Ero all'interno della Tosa nel 94 e vidi dal vivo il disastro che mi fece stare male una settimana, nel mio primo (e ultimo..) gran premio visto dal vivo. Mi sono emozionato ascoltando Zermiani, sembrerà strano ma non conoscevo esattamente la dinamica, è stato più sfortunato di quanto pensassi; per me Senna era "IL" pilota..

La mia infanzia è stata "linea ad Ezio Zermiani dai box", e non dico altro. Grazie x questo regalo e speriamo di risentirlo in un altro incontro.

Quanto l'ho adorato! Da ragazzina appena vedevo apparire il baffo e sentivo la mitica frase "Ezio Zermiani dai box" mi saliva l"eccitazione e pensavo "dai comincia la battaglia!". Erano i tempi della guerra tra Senna e Prost...che tempi, che piloti!❤️

In un'epoca in cui correre in formula uno significava rischiare la vita, la simpatia e la voglia di scherzare di Nelson Piquet era davvero eccezionale. E sebbene fossero entrambi brasiliani ma dai caratteri diversi, dopo aver sportivamente amato Piquet, ho amato Senna.

Una lunga chiacchierata che ascolterei volentieri per ore e ore. Total respect per Ezio. Giornalisti così professionali e passionali sono rari purtroppo

Un bel racconto di una F1 che purtroppo non c'è più.. E poi che bello risentire il grande Zerniani!

Grande Ezio. In formissima, lucido, veloce, aperto e moderno.

Grande Ezio se mi sono innamorato della F1 e del grande Ayrton è anche merito tuo!!! Un grande uomo, un grande sportivo e di conseguenza un grande giornalista❤️

Grazie ragazzi dei bei momenti che ci regalate. Grazie millissimo a Ezio Zermiani per avermi fatto diventare grande grazie alla sana passione che mi hai e ci hai trasmesso, con modi garbati e genuinità . Bravi

Ho solo 2 parole per descrivere questa live: “che spettacolo”! #ForzaFerrari

Bella chiacchierata, grazie, è sempre un piacere ascoltare i ricordi e le testimonianze di Ezio Zermiani, amatissimo corrispondente della F1 degli anni Ottanta-2000. Vorrei solo aggiungere una piccola precisazione, relativa alla narrazione delle cause della morte di Senna (minuti 20 e seguenti), senza entrare troppo in particolari e descrizioni, che potrebbero risultare sensibili (apprezzo la rispettosa reticenza di Zermiani in merito), e sottolineando in anticipo come il mio commento non intenda presentare nessuna forma di critica ad alcuno, ma solo evidenziare una cosa che mi meraviglia tutte le volte che ascolto questo tipo di testimonianze sulla morte di Senna. E ovviamente la preciso perché, dal mio punto di vista, costituisce una forma di dovuto omaggio ad un campione che merita di essere ricordato bene (anche dal punto di vista della precisione), visto che non si tratta unicamente di mito della F1, ma anche di un essere umano di valore. Ogni anno mi capita di sentire e risentire cronisti, piloti, addetti ai lavori etc (di recente anche agli incontri promossi dal MAUTO in occasione della bellissima mostra Senna Forever) che ripetono la stessa storia dell'estrema fatalità dell'impatto nel quale Ayrton non si sarebbe rotto neanche un mignolo, ma, sfortunatamente, ad ucciderlo sarebbe stata la rottura, nell'impatto, del braccetto della sospensione anteriore destra, che si sarebbe infilato nel casco come una fiocina, uccidendolo. La notizia è in effetti corretta, perché l'evento descritto si verificò davvero e causò lo sfondamento della regione frontale destra, recidendo l'arteria temporale e causando lesioni mortali. Ma quella non fu l'unica ferita letale. In rete sono da anni disponibili le testimonianze e le interviste dei medici che lo soccorsero, sia dell'ormai compianto Sid Watkins, che dei medici del 118, come per esempio il professor Alessandro Misley, specialista in anestesia-rianimazione e in servizio al 118 per la F1. Invito a ricercare la sua testimonianza non solo perché aiuta in un miglior percorso di conoscenza, cosa che dovrebbe interessare qualsiasi essere umano si accinga a ricostruire un fatto realmente accaduto, ma anche perché chiarisce ancora meglio quale sia stato l'impatto dell'incidente di Senna sulle valutazioni che portarono poi, negli anni successivi, ad un radicale (per quanto lento e progressivo - infatti tra Monaco 1994 con Wendlinger e il 1995 con Hakkinen altri due piloti finirono in coma ma furono più fortunati e sopravvissero) cambio dei parametri e della stessa mentalità riguardo alla sicurezza di piloti, circuiti, auto, nonché alle tipologie di intervento in caso di incidente. Il corpo di Senna, come quello di Ratzenberger il giorno precedente, era sì rimasto intatto (dal collo in giù!), in parte a causa dell'angolo di impatto contro il muretto, in parte grazie alla cella di carbonio che rinforzava l'abitacolo. Ma decelerazione e impatto causarono in entrambi i casi, sia per Roland che per Ayrton, una frattura della base cranica ed un trauma cranico già di per sé letali, cui, nel caso di Ayrton, si aggiunse la lesione inferta dal braccetto della sospensione. Come ricorda il professor Misley questo tipo di lesioni si sarebbero potute evitare, salvando vita e salute dei piloti, in una F1 degli anni successivi, da quando, su spinta di Watkins fu infine introdotto il sistema HANS (head and neck system) e furono progettati diversamente gli abitacoli. Oggi poi l'HALO, introdotto in seguito alla morte di Jules Bianchi, ha già ulteriormente salvato la vita a molti piloti. Credo che ricordare questo elemento testimoniato dai dottori che prestarono soccorso a Senna aiuti non solo a fornire informazioni più complete, cosa che sarebbe sempre auspicabile in ogni circostanza, ma anche a comprendere in maniera più specifica l'impatto che queste morti ebbero sulla successiva evoluzione della F1, come per altro sottoliato dallo stesso Zermiani. In merito a quanto ricordato a proposito di Elio De Angelis c'è ancora un articolo scritto a riguardo proprio da Senna per Autosprint nel 1986, si intitola "Siamo tutti responsabili" e spiega molto bene alcune delle cose accennate. Tra l'altro Elio e Ayrton non erano stati certo amici l'anno precedente in Lotus, anzi, ma questo articolo testimonia chi fosse Senna già nei primi anni di carriera in F1. Quanto alla questione della morte in pista, entrambi i piloti erano morti in pista in termini di cessazione dell'attività celebrale, solo che in entrambi i casi il cuore batteva ancora. La dottoressa Fiandri, allora primario dell'unità di rianimazione a Bologna, spiegò bene la cosa. Secondo le leggi italiane del tempo la morte clinica doveva essere dichiarata quando il cuore smetteva di battere (sette minuti dopo l'arrivo in ospedale a Bologna per Ratzenberger, alle 18,40 per Senna). Questo permise alla FIA di non fermare la gara. Diversamente non si sarebbe potuto correre già domenica, non solo dopo la morte di Ayrton. Grazie ancora per questa bella chiacchierata.

È stato bellissimo ascoltare questa chiacchierata. Un mito Ezio, semplicemente un mito. E grandissimi anche voi, perché state dando la possibilità a tanti appassionati di questo sport di avere un'informazione a 360°, e vi assicuro che canali così sono merce rara. Complimenti ancora e continuate così!!!

Ciao Ezio, sei e sarai sempre nei cuori di noi appassionati si formula uno, ci hai fatto vivere momenti indimenticabili con le tue interviste e i tuoi commenti, sei un grande

Innanzitutto vorrei dire al Grande EZIO....GRAZIE...per me la f1 più appassionante, rimane quella con LUI ai box e sulla PITLANE ..... grazie x questa bellissima intervista...! Un saluto 👋.

Sarebbe straordinario sentire Zermiani per ben 12, anche per 18, se non addirittura per 24 ore!

Ezio Zermiani!! La leggenda del giornalismo in F1 grazie per il suo grande impegno e sacrificio per aver saputo regalarci interviste sensazionali,al limite di ogni ragionevole consenso o no! ♥️

Bellissima intervista! Ricordo molto bene la vittoria del compianto ELIO DE ANGELIS al GP d'Austria del 1982. Elio riposa in pace ovunque tu sia. ♥️🇮🇹

Vissuta questa piacevole oretta con sentimento! Sempre bello sentire i racconti di Zermiani

La voce di Ezio indimenticabile! I suoi ricordi unici! Grande uomo sportivo ❤️🇮🇹🥇

Bellissima puntata! Ci manca il sig. Zermiani, con gli anni travagliati della Ferrari e delle griglie con dieci piloti italiani. Che tempi!!!

Grandissimo Ezio Zermiani lo ringrazio anch'io x a tutt'oggi x me è ancora uno dei migliori ovviamente ringrazio anche "la formula 1 dimenticata" xchè senza di voi questa chiacchierata non sarebbe stata possibile.....TOP👍

Che emozione e immenso piacere rivedere e sentire il mitico Ezio Zermiani,lui e Mario Poltronieri rappresentano per me la formula uno vera,quella che ormai non esiste più.....Grazie Ezio per avermi fatto vivere una formula uno da favola,grazie di cuore

Altro pezzo della mia passione giovanile!! Grande Ezio

Che bella intervista, complimenti, Grazie Ezio per questi bei ricordi.

Sempre lucidissimo. E' un piacere sentirlo, un grande giornalista e inviato come non ce ne sono più.

Bellissima live, Ezio Zermiani e' la F1! Mi ha regalato anni bellissimi, i suoi siparietti con Nelson( ne ricordò uno in particolare nel quale Nelson chiede a Nannini in ospedale per il tragico incidente di aiutarlo.....) in diretta un coloratissimo Sandro! Siamo nella Me...a vieni ad aiutarci, e lui ed Ezio giù a ridere. grazie Ezio grandissimo e uomo e giornalista sopraffino!

Straordinario, grandissimo Ezio!! Solo un piccolo appunto. Senna non fu dichiarato morto in pista in quanto Imola (come anche Monza) è una pista stradale quindi in caso di morte è di competenza della Polizia di Stato (quindi rilevamenti, rapporti ecc ecc). Se invece viene dichiarata la morte in ospedale tutto cambia..... Mio padre (ex commissario tecnico FMI me lo diceva sempre lato motociclistico, ma per le auto valeva lo stesso discorso....).

Fantastico Ezio. Che bello rivederlo.

Ezio leggenda vivente. Sono cresciuto con la F1 raccontata da lui e Poltronieri. Viva!

Zermiani afferma che l'impatto di Senna contro il muro del Tamburello non causò la minima frattura e non ruppe nulla di vitale. È un'affermazione sconcertante; è molto strano che non sappia che la base cranica di Senna era devastata in modo irrecuperabile, a causa della violentissima decelerazione causata dall'urto contro il muro del Tamburello, come ha riferito Alessandro Misley (componente della squadra medica che ha soccorso Senna in pista). Il pezzettino di metallo della sospensione nulla rileva; se anche non ci fosse stato, la distruzione della base cranica avrebbe comunque portato Senna alla morte. Che dire? Boh... P.S.: un'altra grave inesattezza di Zermiani riguarda il compianto Elio De Angelis: non è vero che nell'incidente del Castellet non aveva grandi ferite e non aveva fratture; il roll bar miserabilmente striminzito della BT55 si spaccò ed il povero Elio subì gravi danni alla testa e il distacco della colonna vertebrale. Ri-boh...

Commosso prima ancora che partisse il video😊❤️ GRAZIEEE!!! 🏁🏎️

Bellissima! E molti complimenti. Una cosa, quando Zermiani sostiene che se fosse morto "solo" (le virgolette le metto io) Ratzenberger non sarebbe cambiato niente, non sono molto d'accordo. Senna lo aveva sostenuto prima della corsa, che dal lunedì dopo avrebbe fatto sentire le sue ragioni.

un piacere sentire grandi personaggi come Zermiani. grazie

Ricordo quando Piquet passò alla Lotus -ex Senna-voleva vincere per dimostrare che lui la rendeva competitiva, ma poi in un intervista la definì un cesso 🤣

Su Alboreto mi viene sempre la lacrimuccia anche a 40 anni 😐

Pura poesia, peccato troppo corta, ci vorrebbero ore ed ore, attendevo da anni una sua intervista con aneddoti ❤

un concentrato di passione una cosa bellissima ecco la f1 al tempo di ezio zermiani

Grazie ragazzi, grazie Ezio 👍

Che bella intervista! Fantastico Ezio .Grazie

Molto bella la sua risposta al minuto 37:30, ogni epoca ha i suoi punti forti e deboli. Grande saggio.

Fenomenale giOnalista di FORMULA1, QUELLA CON LA F MAIUSCOLA, e di una simpatitia e di una personalita' UNICA.

Linea a Zermiani dai box. E partiva l'imprevedibile

Risposta al Sig. Denis Dotta: Infatti, esattamente, come ha detto lei ...che magone che viene su, quando a dire queste parole:"Linea ad Ezio Zermiani dai box" era un altro grande del giornalismo sportivo: Mario Poltronieri. Che giornalisti, che passione mettevano, che tempi, incommensurabili!

Grandissimo Ezio Zermiani.

Mio giudizio personale: nessuno ha eguagliato Zerbini, giornalista completo, non aveva preferenze, intervistava tutti, quello che un vero sportivi cavolo sentire. Non il solito giornalismo partigiano che si da privilegia di sostenere solo alcuni. Un campionato piloti oggi molto diverso. Grazie Zermiani, manchi al circus👍👏🖐🐊

Ezio Zermiani il vero giornalista della f1.....quanto manca

Che grande Ezio!!❤️

Grande intervista. Grande Zermiani!!!

Bravissimo Ezio Zermiani! Grande professionista e bella persona. Il più azzeccato per questo canale!!!!

Senza parole ❤

Bella intervista.. complimenti..👍

Zermiani non rompe coioni, cit. Nelson Piquet

Un pezzo di storia.. Quando ancora la RAI si poteva vedere!!

Livello delle risposte e umano altissimo, é un grande.

chiudo gli occi ed ascolto la Voce della mia Formula 1 💝

Siete grandi. ✌️

54,25 minuti volati 🤷🏼‍♂️ grazie ragazzi...e un affettuoso grazie al grande Zermiani 🥇✋

È venuto a Merano per presentare la storia di Carlo Abart. Persona meravigliosa. Ho potuto salutarlo, dicendogli: la formula 1 l'ho imparata da lei e da Mario Poltronieri

Con personaggi come questi dovreste anche fare altre chiaccherate. Ok l'argomento scoop. Ma quanta storia potreste portare ai più giovani!

La ducati era la 750 Paso,ma Zermiani,unico,sarà sempre perdonato. Un mito. Avercene. Grazie Ezio!

Veramente il medico che ha soccorso Ayrton al Tamburello dice in un intervista che aveva una frattura della base cranica, dovuta alla forte decelerazione, e che il famoso puntone della sospensione in realtà provocò solo una ferita superficiale. Inoltre riporta che ha avuto attività cardiocircolatoria per alcune ore dopo l'incidente. Quindi non è morto sul colpo.

Bellissima intervista ad un mito del giornalismo sportivo. Zermiani dice che è morto in pista, é una sua visione errata. Va ribadito che Ayrton non aveva fratture dalla testa in giù, ma il piantone entrando sulla fronte, ha schiacciato la testa devastando le vertebre cervicali.

Zermiani si è occupato anche del caso dell'omicidio di Maria-Luise Platzgummer, avvenuto non lontano da Merano, e conclusosi solo nel 2010, con la morte del parroco accusato e della scrittrice accusatrice.

Il GP andava fermato,primo perché dopo un ferito grave ed un morto va fermato,secondo perché l' incidente di Ayrton anche se e' dovuto alla saldatura improvvisata del piantone dello sterzo, e' comunque figlio degli incidenti precedenti, perché' la saldatura improvvisata si rompe per le vibrazioni, dovute comunque alle vetture molto basse, molto rigide, molto al limite l' epoca e senza sicurezza. Quindi dopo tutto quello che era successo, andava fermato, e' un ambiente vergognoso quello di Ecclestone, Ayrton e' stato ammazzato da Bernie Ecclestone e da Patrick Head della Williams.

Questo video dovrebbe avere 1 milione di like... Non 500

Ezio ❤️

Ezio...un mito!!

Zermiani un fuoriclasse,oggi solo noia, non lo farebbero lavorare

Ciao Ezio, racconta quanti microfoni ti hanno distrutto berger, piquet durante le mitiche interviste 👏👏👏

Che nostalgia Zermiani...

Enzo rappresenta la formula uno con cui siamo cresciuti noi nati negli anni 80,la formula uno vera e passionale che si è persa da qualche anno ormai Ora sembra tutto robotico,finto e costruito

Immenso

beh grande invidia per l'intervistatore. Personaggi come Zermiani sono miti della mia gioventù e non potranno MAI essere sostituiti.

grande ezio e chi lo dimentica...ricordo le sue interviste a senna e villeneuve

Ho amato questo grande uomo! La F1 più bella... quella dimenticata... Ps. Unico appunto, titolo del video ingannevole, dai...

Andrea de Cesaris al gran premio del Messico 1991

È morto per la rottura della base cranica dovuta all impatto, non per la sospensione che ha bucato il casco. Ma come fa Zermiani a dire che non aveva altre ferite?

WOW

Ezio sta al giornalismo sportivo come Ayrton è stato ed è la F1

Un Mito come la Porsche e ...

Da 34:00 a 34:16 ...da fare ascoltare a tantissime persone. Non necessariamente del mondo dello sport, ma del mondo in generale.

Comunque Piquet come uomo una cacchina

ma una diretta con "la voce" vera della formula 1, Andrea De Adamich?

Definire Ezio un istituzione è riduttivo. "Il più grande" forse è abbastanza adeguato.

No ragazzi Senna sarebbe morto pure per il puntone che perforò all' altezza del sopracciglio ma anche anzi morì sul colpo cerebralmente per via delle vertebre del collo spezzate per l'impatto

Come hanno fatto a togliere il casco a Senna se aveva un pezzo di ferro infilato in fronte? Purtroppo Senna é morto per la rottura delle vertebre del collo...lo ha detto il medico che lo ha preso in cura in ospedale.

La storia che Senna è morto in pista è una leggenda inventata senza nessun riscontro medico.

Come si fa a intervistare un grande giornalista dandogli continuamente del “te”? 😂 Imbarazzante.

Un professionista nel suo lavoro immenso... Bravo e bravi a voi per questa intervista.

Cazzo assomiglia a Funari .

La sospensione è stato il colpo di grazia ma non è vero che non aveva altri danni. Aveva praticamente il collo rotto dopo un botto del genere. Sarebbe probabilmente morto lo stesso per i danni alla base cranica. Il suo incidente si fa passare come normale quando in realtà è stato tremendo. Abbiamo visto incidenti peggiori con piloti sopravvisuti solo per fortuna. In particolare quello di Berger sempre al Tamburello, mentre quello di Piquet è stato meno pesante di quello di Ayrton perchè la macchina ha urtato il muro con la coda della macchina, mentre Senna ha fatto un terribile frontale. Spiace ma si vede lontano un miglio che Zermiani avendo mangiato in quel mondo per anni non vuole dire la verità o accusare qualcuno quando nei fatti l'incidente e quella morte non sono fatalità manco per niente. Le modifiche irresponsabili della Williams sullo sterzo poi rotto e lo schifo totale di non annullare quella gara dopo la morte di un pilota il giorno precedente mi hanno allontanato per anni e anni da questo sport. La formula 1 di oggi poi sarà sicura ma è troppo gestita dall'elettronica e poco dal talento del pilota, quando andava semplicemente massimizzata la sicurezza. Oggi è di una noia mortale guardare un gran premio.