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LA SALERA - 16 Agosto, festa di San Rocco, mi ricorda qualche anno fa quando sono andato in quel di TISER per assistere a una manifestazione del tutto originale ,la “festa della Salera” appunto che si svolge tra Selle e Tiser, due belle frazioni di Gosaldo in provincia di Belluno. Nata nel lontano 1924 da un’idea a dir poco stravagante di alcuni amici burloni di Selle che pensarono bene di costruire una canalina in legno (una salera appunto), normalmente usata per portare l’acqua dalle sorgenti alle fontane o abbeveratoi del paese e portarla in quel di Tiser insieme a qualche damigiana di buon vino per “darla a bere” agli abitanti di questa frazione che secondo quelli di Selle, detti “Saleroi o Magnamuss”, si davano troppe arie perché residenti in centro.
Il pomeriggio del 16 Agosto un variopinto corteo con in testa le fisarmoniche, a seguire il somarello (muss) che trascina la “salera” e una moltitudine di gente allegra e spensierata partono dal villaggio di Selle in direzione di Tiser e fra canti e suoni di fisarmonica arrivano nella piazza del paese, a questo punto la “salera”, della lunghezza di circa 10 metri, viene assicurata ad una terrazza o ad un balcone, con la pendenza necessaria, in vista di tutta la folla che gremisce il paese. E’ giunto il momento magico e piano piano dall’alto viene versato il buon vino nella salera che incomincia a scorrere con grande gioia dei presenti che fanno a gara da sotto, bicchieri alla mano, per raccogliere tutto quel “ben di Dio” e brindare così alla salute dei generosi offerenti. Una manifestazione da non perdere (chissà se la fanno ancora, in passato mi risulta che la facessero ogni 3 anni). Questo simpatico brano (Piero la vutu ti) assieme a tanti altri, appartiene alle tradizioni delle musiche del basso agordino che ha tra i suoi promotori di spicco Bepi Selle.