A me, appassionata di abbigliamento nei secoli, interesserebbe moltissimo, anche con immagini! Grazie se riesci a farne un video!

Sì, anch'io sono curiosa, cucio per hobby e avevo partecipato a rievocazioni storiche, mi piacerebbe sapere del popolino e se i vestiti colorati erano soprattutto indossati dai ricchi. Grazie per i tuoi video, sono sempre molto interessanti, solo quelli delle battaglie non mi interessano

@@stefaniapilotto7165 Sì, non so se anche nell'antica Roma fosse così, ma anticamente i vestiti a colori acccesi e brillanti erano proprio riservati ai ricchi, che potevano permettersi i coloranti naturali, gli unici esistenti allora, molto costosi, che i poveri invece non si potevano permettere, per cui erano costretti ad accontentarsi di quello che rimaneva dei bagni di tintura degli abiti dei signori, ormai sfruttati e quindi pallidi, smorti. Quindi i vestiti dei poveri per forza erano sempre solo di colori smorti e amorfi...

@@lauravaccario2788 grazie,

Ma guarda che si sa come vestivano i romani. Lo si è appreso dai dipinti e dalle statue oltre che dai ritrovamenti archeologici. Usavano toghe e tuniche. La differenza tra Patrizi e Plebei era nella qualità dei materiali. Poi sandali d'estate e stivali d'inverno. Ma avete mai visto film sui romani come il gladiatore? Ma dove vivete?

Quanta ragione che hai! Sono sicuro che la nostra società ne gioverebbe moltissimo

In realtà si dovrebbe insegnare.Vedi il saggio breve alla maturità

Um comentário em português? 🧐

Saludos!

Capito l’italiano ?

@@Marseille472 lo capisco ma non lo parlo. Lo sto imparando

@@olgagarcia6961 complimenti questo é gia molto bene

Credo che il canale "Satura lanx" faccia al caso suo. Ci dia un'occhiata. Buon divertimento.

@@zodiaco5526 Grazie a Lei. Provvedo quanto prima a visitare il canale. Un caro saluto

Il video è molto bello ed interessante. L'abaco era uno strumento in uso in tantissime civiltà diffuse dall'Europa fino all'estremo Oriente Asiatico, tanto che è impossibile determinarne l'invenzione. L'abaco giapponese è ripreso da quello cinese, come d'altronde l'alfabeto ad ideogrammi e tantissime altre cose. Moltiplicazioni e divisioni si fanno pure con l'abaco, non posso spiegarne il funzionamento in poche righe, ma per chi è a conoscenza di sufficienti conoscenze di matematica è una cosa semplice, d'altronde anche un orologio analogico a lancette è possibile usarlo come calcolatore. Saluti.

@@superspirito Hai riferimenti su come fare moltiplicazioni e divisioni? Non sono mai riuscito a trovare nulla in merito... grazie

Sono sicuro che facendo delle ricerche su Google del tipo " come usare l'abaco" o qualcosa del genere sicuramente qualcosa si trova, ma probabilmente c'è qualcosa anche su KZfaq. Tieni presente che l'abaco è stato usato per millenni presso diverse civiltà e pertanto se ne conoscono diverse varianti. Inoltre sfruttando certe proprietà dell'aritmetica dei numeri alcuni calcoli ne vengono semplificati usando l'abaco, qualcuno li chiama "trucchi". Una volta la variante più semplice, il pallottoliere, fino a non molto tempo fa era ancora uno strumento didattico di normale utilizzo, se tu riuscissi a tornare ai tempi della scuola elementare forse troveresti l'uso dell'abaco più intuitivo, ma dipende da quanti anni hai, io non sono giovane, purtroppo... Ciao.

@@AndreaCapiluppi Dimenticavo la cosa più importante, se proprio ti interessano tali argomenti trovi tutto in qualsiasi testo che si occupa di storia della matematica. Ovviamente un testo sufficientemente corposo e non troppo striminzito. Siccome è passato troppo tempo io non ricordo quale fosse il titolo e l'autore del testo sul quale feci l'esame a suo tempo... (ho studiato matematica). Ti consiglio di cercare nella libreria universitaria della facoltà di matematica a te più vicina, oppure in biblioteca. D'altronde l'amministrazione di interi Imperi, non solo quella di un singolo agricoltore, imponeva l'uso avanzato di quello che per diversi millenni fu l'unico strumento calcolatore disponibile per l'umanità. Come già detto, l'utilizzo per diversi millenni, almeno 5.000 ma probabilmente anche di più, presso diverse civiltà portò allo sviluppo di diversi tipi di abaco. Tra quelli che conosciamo ne venne sviluppato qualcuno specifico proprio per semplificare il calcolo della moltiplicazione. E proprio i Romani, i tanto vituperati Romani, svilupparono un tipo di abaco tutto loro, tra i più sofisticati tra quelli che conosciamo, talvolta lo chiamavano Tavola Pitagorica... Mi sono iscritto al tuo canale, bello e interessante, complimenti!

Probabilmente funzionava un pò come oggi: oltre gli studi c'era una sorta di apprendistato presso famosi giuristi, botteghe artigiane, cantieri in cui si formulavano progetti, ecc. Magari, anche tramite la famiglia che aveva le giuste conoscenze, un figlio aristocratico che vantava un certo percorso di studi, rientrando a Roma aveva la possibilità di affiancare un uomo già conosciuto in quell'ambito, imparando sul campo e poi, col tempo, trovando occasioni per emergere e farsi un nome a sua volta, attirando assistenti più giovani interessati al mestiere.

E menomale

È accento metrico su endecasillabi. L'accento è sulla O 🙃

Mi cospargo il capo di cenere e mi scuso: ho controllato ed hai ragione. Poena cullei per me e complimenti a te 👍🏼

Dove non ci sono immagini reali di alcun tipo quelle create possono aiutare a visualizzare meglio, anche se non perfette.

Ho indovinato?

Dove non esistono immagini di monumenti, bassorilievi o affreschi inerenti l'argomento, si.

@@AlexTorre ok.

Verba volant et schiaffi purem

Ma perché questo terrore dell'AI?

@@RobertoTrizio ☕☕ no. Orrore dell'IA. Non sa disegnare. Preferisco immagini reali. Mi piacerebbe molto una tua "puntata" a Pompei. Il carro nunziale che hanno ritrovato qualche tempo fa. 😉

@@arcanorium1602 eh non ci sono :D 30 immagini sulla scuola romana non ci sono proprio, nel nostro settore c'è grave penuria di immagini

@@RobertoTrizio un vero peccato.

Quali sarebbero le immagini fatte con la IA? Grazie

Caro Mike. In quanto esperto di comunicazione, posso darti una risposta tecnica. Video "vuoti", per quanto autentici, non sono l'ottimale. La presenza di immagini e video contestuali aiuta la comprensione e aumenta l'attenzione, dunque è preferibile fare di tutto per rendere variegato e interessante il contenuto. Un artista mica usa sempre lo stesso colore no? Ora, prima usavamo meno immagini o eravamo costretti ad impiegare sempre le stesse. Era una scelta obbligata. Adesso abbiamo nuove possibilità che utilizziamo, non vedo il male. E se dedicassi 8/10 ore di montaggio a video come faccio io, ti accorgeresti della loro utilità. Prova a trovare su internet "Legionario romano con elmo montefortino che sale su una nave da guerra al tramonto". Non vedo inoltre il pericolo disinformazione. E' chiaro che le nostre sono immagini di contesto e di fantasia, visto che nessuno può pensare di disporre di foto di Cesare che entra in Senato o di Augusto che cammina per strada. E l'arte classica mica è filologica. Guarda che il Giulio Cesare di Rubens non è più filologico solo perchè lo ha dipinto Rubens. E' sempre di fantasia. E la battaglia di Isso rappresentata con le armature medievali è sempre di fantasia. Quando mostriamo volti di condottieri o di soldati che potrebbero essere scambiati per filologici, lo segnaliamo (lo sto facendo proprio ora con il prossimo documentario). Se invece usassimo l'AI per mostrare un reperto storico fingendo che sia una foto reale, saremmo scorretti, ma questo non è mai accaduto. Se esiste una foto di un reperto non è necessario inventarla. Credo, in realtà, che tu abbia paura che l'AI ti tolga il lavoro. E da grande fruitore dell'AI ti posso dire che la possibilità esiste. Bisogna sapersi evolvere, e utilizzare l'AI (che peraltro è molto sopravvalutata in questo momento) per fare arte. E' l'evoluzione. Una volta si dipingeva su legno, quando arrivò la tela pittorica gli artisti impararono ad adattare i pigmenti al canvas, mica rimasero per sempre su legno. E tu stesso non credo che utilizzi ancora la colla di coniglio o l'albume d'uovo come Cennino Cennini per fare i tuoi colori. Li comprerai in negozi moderni. Insomma, cavalcare l'evoluzione, non averne paura. Grazie per i tuoi complimenti e auguri per il tuo lavoro. Roberto

@@RobertoTrizio Grazie della risposta Roberto, forse mi sono espresso male, ma il problema principale è uno: queste immagini sono brutte. Non tanto perchè genarate da AI, ce ne sono in rete di esempi bellissimi, ma purtroppo non è questo il caso. Io lo capisco benissimo che se sei il solo a dedicarti a questi video il tempo per trovare delle immagini non c'è (ed infatti mi riferivo al plurale nel primo commento perchè pensavo foste un team a produrli, vista la qualità altissima che hanno) ma se il compromesso è questo tanto vale utilizzare delle immagini fatte su paint in 5 minuti. Queste che stai utilizzando, per la maggior parte sono accrocchi informi di linee e texture che mancano di struttura, intenzionalità e narrazione, caratteristiche che invece il Giulio Cesare di Rubens (pur non essendo corretto filologicamente) ha. Per questo io non ho assolutamente paura che le Ai mi "rubino il lavoro" anzi, io stesso (come tanti altri artisti) le uso come strumento per avere delle texture o spunti particolari invece di cercare per ore delle immagini su internet. La cosa che mi fa più tristezza è che tu possa pensare che ci sia questo rischio, sia perchè ti stimo come divulgatore sia perchè ritengo tu possa essere abbastanza intelligente da non cadere in queste banalità. Apprezzo molto che nei prossimi video segnalerai la cosa nei casi limite, significa che anche tu riconosci il problema culturale che alcune di queste possano creare e, soprattutto, la tua onestà intellettuale. Adesso scusami se posso sembrare paternalistico, ma personalmente ti consiglierei di farti aiutare nella ricerca di immagini da qualcun altro nell'associazione in modo da scrollarti almeno questo peso nella produzione dei video perchè comunque capisco la necessità comunicativa che hai nel dover mostrare il più possibile, ma ritengo questo sistema controproducente. Grazie per l'attenzione e auguri per il tuo lavoro, che stimo. Michele