(00:00) Intro (musica: In My Memory by Infraction - KZfaq: www.youtube.com/watch?v=RXPJM...)
(01:00) La Sirenetta
Per celebrare la fine di questo Pride Month e l'inizio dell'estate, noi di Out Loud abbiamo deciso di leggervi una storia che tutt* pensiamo di conoscere, ma che in poch* hanno letto veramente, e ancora meno sanno da dove prende origine.
Se vi abbiamo incuriosit*, seguiteci allora nelle profondità marine per scoprire l'amore che si cela negli abissi più profondi di noi stess*:
Hans Christian Andersen, celebre narratore danese, trovò l'ispirazione per la sua storia immortale, "La Sirenetta", nel fuoco di un amore non corrisposto per Edvard Collin, suo caro amico.
L’autore danese era profondamente innamorato di Edvard tanto da dedicargli lunghe lettere in cui descriveva le sue idee, le sue emozioni e allegava i suoi racconti.
A seguito però della scoperta del matrimonio di Edvard con una donna, Anderson trovò rifugio dal duro colpo nel linguaggio fantastico; immaginò un universo incantato, negli abissi marini, popolato da sirene e tritoni in cerca di qualcuno da amare.
Ovviamente, l’analogia più struggente e sospirosa è la similitudine fra Andersen e la Sirenetta stessa, nel metabolizzare il rifiuto da parte del Principe tanto amato.
Quello dello scrittore divenne un tentativo di tradurre le frustrazioni dei suoi desideri servendosi del fantastico. Non a caso, la produzione letteraria di Andersen è intesa come letteratura pedagogica, in quanto non mira al divertimento o all’intrattenimento ma all’analisi di alcuni comportamenti che, spesso, si presentano nella vita dell’uomo.
Un’altra forte allegoria che si evince nella fiaba è data dalla perdita di voce della giovane sirena, come accade anche nell'omonimo cartone Disney.
Elemento emblematico e potente che riporta all’impossibilità di comunicare quel sentimento proibito che stava distruggendo e consumando Andersen.
Di ulteriore ispirazione per l'autore fu una lettera scritta di proprio pugno a Edvard, di cui parte fu recuperata per costruire l'incipit de "La Sirenetta":
"Se guardassi fino in fondo alla mia anima capiresti appieno la fonte del mio desiderio e mi compatiresti. Anche il lago aperto e trasparente ha le sue profondità sconosciute che nessun subacqueo conosce. Laggiù, suggerì, c’erano le sirene che non osano, o non possono, pronunciare i loro nomi le enormi tartarughe marine dei secoli passati, i naufragi addormentati, le lanterne dei leviatani che vivono nell’oscurità, le strane bellezze del sé che solo un coraggioso subacqueo può scoprire".
Ed è dunque grazie alla sua incredibile capacità immaginativa che Andersen riesce a trasformare il suo dolore personale in una fiaba universale, regalando al mondo una storia di amore di sacrificio e speranza che riecheggia ancora oggi.
Non perdetevi allora l'occasione di ascoltare questa storia che trascende il tempo e che, dai lontani abissi dell'inconscio, riemerge fino a noi.
Ringraziamo di cuore Ambra Pagano per questa splendida illustrazione.
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