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Ringrazio per l'apprezzamento. Quanto al "gli": "Grammatica Italiana" Treccani: L’uso della forma pronominale atona gli in funzione di complemento di ➔termine in riferimento non solo al maschile singolare, ma anche al maschile plurale è ormai da considerarsi accettabile in quasi tutti i livelli di lingua. Si trova ampiamente attestato anche in tutta la tradizione letteraria: "Chi si cura di costoro a Milano? Chi gli darebbe retta?" (A. Manzoni, I promessi sposi) A favorire l’uso di gli al plurale c’è anche il fatto che il pronome loro è bisillabico (e dunque tonico, a differenza di tutti gli altri pronomi personali di questo tipo) e dev’essere sempre posto dopo il verbo

La storia, purtroppo, non si fa con i se.

@@giuseppe_perri_Filosofia Non si tratta di rifare la storia. È una domanda legittima. Nel caso Cirillo, per esempio, si è trattato. Nessuna "linea della fermezza". E hanno fatto tutto il possibile per liberare Dozier. Con Moro, fu esattamente il contrario. E allora nasce, naturalmente, la domanda: perché?

@jonathankongre5049 Lei fa una domanda diversa. Ascolti tutta la serie di video e vedrà che le cose saranno più chiare: il quinto video si occuperà in dettaglio delle trattative, che ci furono, e del perché fallirono. In ogni caso, la risposta è la stessa: gli eventi storici sono sempre individuali e non esistono leggi storiche assolute, semmai tendenze generali. Né si possono paragonare casi molto diversi e che incidevano sulla stabilità dello Stato in modo molto minore, come quelli di Cirillo e Dozier. In estrema sintesi e attenendosi ai fatti, si può dire che non si trattò ufficialmente per Moro perché il Pci avrebbe fatto cadere il governo. Nel quinto video della serie si chiarirà che Moro stesso trovò la soluzione politica per la sua liberazione, ma non si riuscì a conseguirla. Moro non fu liberato dalle forze dell'ordine perché lo Stato si mostrò inefficiente o inerte (P2); non è escluso che altre parti ancora dello Stato (che è sempre fatto da componenti diverse) non abbiano perdonato a Moro le sue confessioni.

Sì, ma non era un operaio ma un alto dirigente industriale ed era iscritto al Pci solo da un anno.

Il video pone dei punti fermi, che ci sono.

Le commissioni parlamentari non hanno mai portato a nulla anzi, spesso hanno avvallato teorie infondate senza prove ma solo sorrette da supposizioni. Ne è un esempio che, sia quella di Pellegrino che di Fioroni non hanno portato a nulla di concreto se non il portare i fatti a mera cronaca allontanando così le responsabilità politiche. C'è da notare che queste commissioni hanno dei costi e anche elevati, che pagano i contribuenti. Per arrivare a trasmissioni come "Report" che promettendo nuove informazioni fece uno scandaloso "copia incolla" pieno di dietrologie. Non si vuole considerare la storia per come è andata. Questo servizio mi sembra faccia la differenza, un po' come i saggi di Marco Clementi. Lo sto ancora ascoltando, e spero continui in questa linea. Per quanto non mi trovo in piena intesa, fino al 35mo minuto ritengo valido il lavoro.