Monte delle Formiche (Zena di Pianoro - BO) - Santuario e Parrocchia di S.Maria Nascente
5 campane intonate in sesta e quarto maggiore:
Fa3 = Giuseppe Brighenti, 1901
Sib3 = Giuseppe Brighenti, 1901
Do4 = Giuseppe Brighenti, 1901
Re4 = Giuseppe Brighenti, 1901
Fa4 = Francesco De Poli in Vittorio Veneto, 1999
Il santuario (ecclesiasticamente denominato Santa Maria di Zena) sorge in posizione a circa 20 Km da Loiano su uno sperone roccioso (638 mt di altezza) a strapiombo sulle valli dell'Idice, del Savena e di Zena. Il luogo è ovunque conosciuto come Monte delle Formiche per un curioso fenomeno naturale che si verifica una volta all'anno da tempo immemorabile: la migrazione su questa vetta di una varietà di formiche alate (Mirmyca Scabrinodis) che nel mese di settembre giungono a sciami dal centro dell'Europa per compiere il loro volo nuziale. Il popolo, che da sempre riveste coi colori della leggenda fatti naturali, soprattuto se imperfettamente conosciuti, ha sempre sempre creduto che queste formiche, con la loro morte rendessero omaggio alla Beata Vergine, come lasciava d'altra parte credere anche un antico distico latino riprodotto fedelmete sotto la santa immagine: "Centatim volitant formicae ad Virginis aram quo que illam voliant vistmae tatque cadunt" (Ansiose volano le formiche all'altare della Vergine, pur sapendo che ai suoi piedi moriranno). Le prime notizie di una chiesa cristiana in queto luogo risalgono al 1078 quando il territorio apparteneva a Matilde di Canossa che appunto in quell'anno ne fece donazione al vescovo di Pisa. Allora si chiamava Santa Maria Barbarese. Più avanti nel tempo, un documento del 1400 cita invece la chiesa con il nome di "Santa Maria Formicarum" e menziona già l'arrivo delle formiche sopra il tempio.
La chiesa fu riedificata più volte: nel Trecento, nell'Ottocento, e quella che ora vediamo risale al 1957, ricostruita nello stesso luogo su disegno dell'arch. Gaetano Marchetti, dopo la devastazione dell'ultima guerra. Il campanile, del 1727, fu l'unico edificio del complesso a resistere agli eventi bellici. Le 4 campane, scampate alla requisizione, furono montate dentro un gabbiotto. Nel 1999 si decise di effettuare un restauro alla torre rimettendo gli scuri, rifacendo le scale e rinnovando la cella campanaria. Le 4 ottime campane fuse dal Cav. Giuseppe Brighenti di Bologna nel 1901, furono finalmente ricollocate in cella dopo 54 anni assieme ad una campana più piccola, fusa dalla fonderia Ing. Francesco De Poli di Vittorio Veneto il 5 Dicembre del 1999 per consentire l'intonazione in maggiore. La grossa di nota Fa3 crescente è dedicata a S.Maria Nascente, pesa 9,90 q.li ed ha un diametro di 113 cm. La mezzana di nota Sib3 crescente è dedicata a S.Maria del Rosario, pesa 4,10 q.li ed ha un diametro di 85 cm. La mezzanella di nota Do4 crescente è dedicata a S.Vincenzo Ferreri, pesa 2,89 q.li ed ha un diametro di 75 cm. La piccola di nota Re4 crescente è dedicata a S.Biagio Martire, pesa 2,07 q.li ed ha un diametro di 67 cm. La piccola del maggiore di nota Fa4, pesa 1,03 q.li, ha un diametro di 49 cm e riporta le seguenti iscrizioni: "Parrocchia di S.Maria di Zena al Monte delle Formiche" - "Anno del Signore 5 Dicembre 1999 il Cardinale Arcivescovo Giacomo Biffi benedice e inaugura il campanile del 1727 restaurato, a 54 anni dagli eventi bellici" - "Orfeo Facchini Parroco nell'Anno del giubileo Sacerdotale". Le 4 campane maggiori, oltre alle differenti dediche riportano una stessa iscrizione: "Initium Saeculi XX Jesu Christo Redemptori Curiati S.Mariae de Zena MDCCCCI"
Suonate:
-Tirabasse: 12 Martellate e 12 Modenesi
-Doppio: 6 Buttate, 3 Fatte a Campanini e Mezze
-Doppio: 6 Buttate, 36 Dell'Annunziata
-Tirabasse: 12 Becche
8 Settembre 2017, suonate per la Natività di Maria
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
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Andrea Tescari:
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Nicolò (CampanaroBolognese 2002):
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