Forse questo dovrebbe finalmente mettere fine al paradigma positivista che guida tutt ora la clinica moderna e super tecnologica.

Libertà limitata, tuttavia, al linguaggio.

Libertà dunque disposizione del Logos. Libertà senza fondamento altro si pone come fondamento in quanto indeterminato.

Dunque Libertà in quanto arke' è "eccedente" al logos e sua forza attivante? Non c'è Logos se non in quanto disposizione della Libertà.

Se non capisco male quindi il principio primo del filosofare e' la liberta' di pensare, ma subito questa liberta' originaria si frantuma davanti ai condizionamenti a cui sottosta' il pensiero stesso. E non e' forse allora come dice Heidegger che solo un pensiero non filosofico non metafisico puo' indicarci la radura dell'essere ?

Il logos non è il ragionamento che i greci chiamavano loghismos. Un greco direbbe che il relatore è qui fermo all' intelligenza passiva senza esercitare l' intelletto attivo. Questo perché il ragionamento non è mai libero ma sempre condizionato. L' intelletto attivo è invece libero in quanto non sottoposto a condizione alcuna. Quello che Platone definì intuito. Se l'uomo si distingue come l' animale dotato di ragione ed intelletto nel senso appena esplicitato allora l'uomo non umile ossia l'uomo non distaccato non è un uomo. La relazione è quindi forse suggestiva ma assolutamente priva di intelletto. Un latrare di cani.

sospetto da tempo che i filosofi continentali siano tutti un po' tutti dei chiacchieroni, ma qui siamo al livello di un santone o guru indiano che abbindola degli sprovveduti. "Il fondamento che si rivela uno sfondamento"; "il possibile non può togliere ogni possibile, il possibile è tale se il suo s-fondo è il possible che ogni possibile sia possibile, cioè l'impossibile": ma che vada a lavorare, suvvia.

Un vero quaraqua opportunista. Ma lui lo sa e ogni tanto prova vergogna

L' uomo non umile non è.

Banale.