Davvero chiaro e illuminante. Grazie!!!!!!!

Bravi C'è anche Tino Carugati... conosci???

+Danilo Giaquinto Grazie, sono contenta che la mia lezione ti sia stata utile!

+Loretta Bernabè Grazie mille Loretta, sono contenta che le mie lezioni ti siano utili. Ti aspetto alle prossime!

Grazie mille!

+Antonio Pirro Grazie Antonio :) presto nuove lezioni di teoria e pratica :)

Bene grazie mille!

Grazie per la risposta. Ho 72 anni e studio ora la chitarra e la musica purtroppo prima non potevo x motivi di lavoro. Mi piace capire anche se non suonerò mai alla perfezione. Ti ringrazio tantissimo per avermi fatto capire meglio il circolo delle V

Grazie a te!

Serena è un'ottima insegnante. Spero che riusciremo nuovamente a collaborare con lei, per la vostra gioia :)

+Marco P Ciao Marco, ti ringrazio per i complimenti! Sono davvero contenta che ti piacciano le mie lezioni. Alla prossima!

+mikelus r Grazie mille, se avessi domande chiedi pure! Alla prossima!

+Serena Galli sei molto brava a spiegare.grazie! !!

+Francesca Troiano Grazie mille Francesca! Alla prossima

Una cosa sola avrei da chiedere. Nello spiegare l'andamento delle scale e delle relative minori, puntualizzi il fatto che ci si debba muovere di 5° GIUSTA. Però rimane in sospeso il come distinguere una giusta.

Ciao Marco, servirebbe una lezione sugli intervalli, per poter contestualizzare meglio il ragionamento. Ogni intervallo è identificato da una distanza (unisono, seconda, terza ecc...) e da un aggettivo (Maggiore, minore, giusto, eccedente, diminuito). L'assegnazione dell'aggettivo avviene in base al numero di semitoni da cui è composto l'intervallo. La quinta giusta, per definizione, è costituita da terza Maggiore+terza minore: p. es: DO-SOL=quinta giusta, composta da DO-MI=terza Maggiore + MI-SOL=terza minore. Se ti risultasse difficile ricavarla in questo modo, puoi sederti al pianoforte e contare sulla tastiera i semitoni sapendo che è composta da 7 semitoni.

Io andrei anche a sensazione. Se da un senso di "tristezza" è facile che sia in minore, altrimenti con buona probabilità è maggiore. Ma non è neanche detto, poichè dipende anche dalla velocità di esecuzione. Un brano minore con un tempo veloce potrebbe dare comunque un senso di "brio" se vogliamo. Oppure quando risolve in un accordo minore alla fine o se principalmente si ruota attorno ai gradi minori della scala (2, 3 e 6) piuttosto che al 1, 4 e 5.

Grazie Piero!

+Paolo Paoletto Ciao Paolo, mi fa piacere se la mia lezione ti è stata utile. Ti aspetto alle prossime!

+Livio Amaglio Grazie Livio, sono contenta che ti sia piaciuto il video! Alla prossima!

Ciao Ciro, prima ti rispondo, poi ti metto una pulce nell'orecchio 😉 Scrivere un brano in FA# o SOLb è una scelta del compositore, diciamo che la seconda è più comune ma... FA# e SOLb (anzi, in ordine di altezza, SOLb e FA#) non sono veramente la stessa nota. Buona ricerca 🤗

@@micheleb.2946 Grazie per la risposta...ora veramente mi hai messo in crisi 😁. Spero di riuscire a capire la differenza.

Fai il liceo musicale?

Ciao Vito, devi ricordare a memoria che tutte le scale Maggiori devono rispettare la struttura di: TONO-TONO-SEMITONO-TONO-TONO-TONO-SEMITONO, ovvero riassumendo 2Toni-1Semitono-3Toni-1semitono. La scala di Do Magg. è l'unica che senza bisogno di aggiungere diesis o bemolli rispetta naturalmente questa struttura. In tutte le altre sei obbligato ad utilizzare alterazioni per "adattare" gli intervalli alla struttura. Le scale minori mantengono la stessa armatura di chiave della loro scala Maggiore relativa. Se scorri nei commenti qui sotto trovi una risposta dettagliata che avevo dato ad un altro utente in cui faccio vedere come costruire la scala di Sol Magg. Per ciascuna scala Maggiore si applica il medesimo principio. Se avessi altri dubbi scrivi pire, alla prossima!

Fabrizio Ferrante ho risposto a questa domanda nella precedente che hai postato! :)

Ti ringrazio!

Ehhh, La tonalità di FA#mn è ralativa a LA mg, SOLbmn è relativa a SIbbmg (doppio bemolle)! Ma con l'uso dell'enarmonia quel SIbb lo chiameremo più semplicemente LA (naturale). Enarmonia è quando la stessa altezza di suono ha un nome diverso: Lab=Sol#, Do=Si#, Fa#=Solb. Quindi LAmg ha solo FA#mn come relativa.

Fabrizio Ferrante Ciao! C'è un po' di confusione.... Rispondo alla prima domanda: la relativa minore di La Magg è fa#min (ovvero il VI grado di LaMagg). Le alterazioni in chiave di fa#min naturale sono le medesime di La Magg ovvero fa#, do#, sol#. Riguardo la seconda domanda La Magg ha come relativa minore solamente fa#min. Che poi fa# minore sia omologa/omofona di solb min e che questo comporti che sul pianoforte di fatto quando esegui queste due scale schiacci gli stessi tasti ok, ma le due scale sono due cose completamente diverse! Fa#min ha in chiave 3#, mentre solb min per convenzione non esiste nemmeno perché si sceglie di non utilizzare tonalità che abbiano come armatura di chiave doppi diesis e doppi bemolli. Sul pianoforte il tasto fa# coincide col solb, ma se sullo spartito è scritto fa# bisogna pensare fa# e chiamarlo così perché secondo l'armonia, in quel contesto musicale il fa# ha una funzione armonica e un ruolo ben precisi, che differiscono completamente da quelli che avrebbe il solb nello stesso contesto. Per questo dobbiamo chiamare le note col loro nome, e fa# e solb coincidono come tasti ma non sono la stessa cosa

Buongiorno questo è un trucchetto che le spiego subito perché può funzionare e perché no: tecnicamente se ho 3 bemolli in chiave il brano può essere in mib maggiore (ricavabile anche nel modo che ha detto lei) oppure in do minore. Per identificare senza dubbio quale delle due tonalità è quella corretta si fa come dico nel video, analizzando l'inizio e la fine del brano e l'andamento armonico generale. Quel che dice lei è un "trucchetto" che semplifica la vita, ma non è il modo accademico di procedere

Grazie Filippo

Ciao Alessio, per capire le "relative" devi sempre ragionare in modo diatonico, cioè facendo riferimento alla tonalità. La scala di LA Maggiore, (come tutte le altre scale maggiori) segue lo schema: Tono - Tono - Semi Tono - Tono - Tono - Tono - Semi Tono. Applicato nella fattispecie alla scala di La, sarà: La - Si - Do# - Re -Mi - FA# - Sol # - La (Ottava sopra)

Michel Petrucci tutto più chiaro, grazie!

E' un piacere Alessio. Grazie a te per avere apprezzato. Buona Musica =)

+guccioFTW Ciao! Come viene accennato in video, tutte le scale Maggiori devono rispettare la struttura 2Toni+1Semitono+3Toni+1Semitono. Il circolo delle quinte si costruisce da Do Magg, che appunto è l'unica scala che non ha bisogno di aggiungere alterazioni (nè diesis nè bemolli) perchè già naturalmente rispetta la struttura detta sopra. Procedendo nella costruzione del circolo delle quinte in senso, p. es. ascendente, si ricava Sol Magg.; per sapere quali alterazioni in chiave devi aggiungere, suggerisco di scrivere tutte le note in questo modo: SOL - LA - SI - DO - RE - MI - FA - SOL e poi di verificare se rispettano la struttura indicata sopra, ovvero: _ SOL-LA = 1Tono? Si, quindi non aggiungiamo nessuna alterazione. _ LA-SI = 1Tono? Si, quindi non aggiungiamo nessuna alterazione. _ SI-DO = 1Semitono? Si, quindi non aggiungiamo nessuna alterazione. _ DO-RE = 1Tono? Si, quindi non aggiungiamo nessuna alterazione. _ RE-MI = 1Tono? Si, quindi non aggiungiamo nessuna alterazione. _ MI-FA = 1Tono? NO, perchè la distanza MI-FA corrisponde ad un semitono, ma la struttura della scala Maggiore stabilisce che in questo punto della scala vi debba essere distanza di 1Tono. Pertanto per ottenerlo devo aumentare di 1semitono l'altezza del FA, mettendo il diesis. L'intervallo sarà quindi MI-FA#. _ FA#-SOL = 1Semitono? Si, quindi la scala è completa e rispetta la struttura indicata. La struttura delle scale Maggiori va imparata a memoria e applicandola in questo modo a tutte le scale Magg. di cui non conosci l'armatura di chiave ricavi quali e quante alterazioni sono presenti. Se avessi ancora dei dubbi, chiedi pure!

+Serena Galli Grazie mille della risposta, ora è tutto più chiaro! A presto!!!

Meno male ti siamo stati di aiuto ^_^

lo trovi con la formula ttsttts

Ciao! La tua domanda è interessante: come detto in video, per capire la tonalità di un brano si devono guardare due cose: 1) l'armatura di chiave (cioè le alterazioni in chiave) 2) l'andamento musicale e armonico. Eseguendo le scale di Fa diesis Magg. e Sol bemolle maggiore sul pianoforte, è vero che schiacci gli stessi tasti in entrambe, ma i suoni hanno nomi diversi! Infatti Fa diesis Magg. ha in chiave 6 diesis, ed è composta dai suoni: FA#-SOL#-LA#-SI-DO#-RE#-MI#-FA#, mentre Sol bemolle Magg. ha in chiave 6 bemolli, ed è composta dai suoni: SOLb-LAb-SIb-DOb-REb-MIb-FA-SOLb. Le due tonalità pertanto non sono la stessa cosa e non possono essere confuse tra loro poiché hanno due armature di chiave completamente diverse. Spero di esserti stata di aiuto. Alla prossima!

Ma se io ascolto un pezzo e cerco la tonalità sul piano ( o su un altro strumento) dovrò dire che il pezzo è in FA diesis pensando in diesis o posso anche dire in SOL bemolle ed in questo caso pensare con i bemolle?

dipende da che accordi ha la canzone

Kuba prod per determinare ad orecchio la tonalità tra. p. esempio, fa diesis e sol bemolle maggiore/minore devi ascoltare il brano nel complesso e, avendo conoscenze di armonia, capire come modula. In base a quali sono le tonalità vicine o lontane a quella di riferimento capisci se sei in fa diesis o sol bemolle. Se studi da poco è meglio guardare lo spartito, così non hai dubbi! :D