Lezione di politologia cristallina ed efficacissima. Possibile che l'unico intellettuale contemporaneo rimasto a smascherare questa sequela di luoghi comuni, ormai prevalenti, sia soltanto Luciano Canfora? credo che buona parte di coloro che governano le sorti di questo paese e dei processi politico-economici dell'Europa e del mondo non abbiano nemmeno gli strumenti appena sufficienti per comprendere il breve discorso del professor Canfora.

Lezione interessantissima, grazie.

Bellissimo video. Luciano sei un grande❤️

Bellissimo video, grazie per averlo pubblicato. Un Luciano Canfora davvero illuminante, mi ha dato tanti temi di riflessione.....grazie ancora.

Impeccabile come sempre, un Maestro.

Grandissimo come sempre Canfora.

Grazie davvvero per questa video intervista

Il tempo si sedimenta in sua compagnia ....Grazie Prof !!!

Grazie, molto importante, ti chiedo scusa perché sto scaricando il video per mettere i sottotitoli in Arabo, per l'importanza del tema, ed anche come il concetto viene trattato da un punto di ricerca Marxista. se non sei d'accordo, basta un msg!, e grazie ancora.

Grazie per la condivisione

Dal 499 a.C. la Grecia fu coinvolta nel ciclo delle guerre persiane. Benché all'inizio non fosse chiara la situazione, in un paese molto diviso tra varie polis autonome e spesso in contrasto, lo scontro divenne infine una manifestazione compatta di un vero scontro di civiltà, nel quale i greci combatterono tutti assieme in difesa della propria libertà contro il rischio di essere ridotti in schiavitù politica (come gli italiani annessi alla Unione Europea). Già nel 546 a.C. i persiani avevano conquistato la Lidia, con molte città dell'Asia Minore, come Efeso, Mileto, Alicarnasso.... Gli altri greci non reagirono. Ma nel 499 a Mileto Aristagora organizzò una rivolta che depose la tirannide persiana e scatenò la rivolta anche di alcune altre città. Nello scontro militare che ne derivò i ribelli ottennero aiuti solo da Atene ed Eretria, e dopo una prima fase favorevole giunse la sconfitta, tre anni dopo. Ma intanto si era sollevato il problema che gli abitanti dell'Asia Minore reclamavano la libertà e chiedevano aiuto agli altri greci. La situazione precipitò nel 491, quando gli ambasciatori di Dario I chiesero a tutte le città greche "acqua e terra", ovvero un atto di sottomissione che equivaleva ad una annessione. Alcune città acconsentirono, ma molte rifiutarono, specialmente Atene e Sparta, chiaramente orgogliose della propria indipendenza. L'anno successivo una spedizione persiana punitiva forte di una flotta con 300 navi conquistò le isole Cicladi, distrusse Nasso ed Eretria, e sbarcò un poderoso esercito in Attica, a Maratona. Lo stratego Milziade guidò una spedizione difensiva contro il nemico, e sorprendentemente gli ateniesi sconfissero i persiani nonostante una grande sproporzione di forze, favorevole al nemico. Per una volta, gli spartani fecero una brutta figura militare, giungendo sul campo a battaglia finita. La vittoria viene interpretata come il risultato della difesa della libertà contro lo spirito di conquista, in una epoca in cui questi valori erano ancora sentiti al punto da rischiare la vita stessa. Dieci anni dopo, Serse, figlio di Dario, organizzò una spedizione davvero poderosa, con forze militari che sembravano sterminate, per la conquista della Grecia intera. Naturalmente, prima inviò i suoi ambasciatori a proporre la pace in cambio della sottomissione. Questa volta i greci trovarono una forte unità riunendosi a Corinto ed organizzando la resistenza comune. Il re spartano Leonida resistette per ben tre giorni al passo delle Termopili bloccando lo sterminato esercito persiano. Si trattava fin dall'inizio di una azione di retroguardia palesemente suicida, ma i combattenti anteponevano la difesa della patria e della libertà alla propria vita stessa. Successivamente la battaglia navale dei Salamina fu vinta dall'alleanza panellenica guidata dall'ateniese Temistocle, che negli anni precedenti aveva preveggentemente fatto costruire una grande nuova flotta. Nel 479 la grande battaglia terrestre di Platea fu vinta grazie soprattutto al'esercito spartano condotto da Pausania. Simultaneamente, la battaglia di Capo Micale, di fronte all'isola di Samo, guidata dal re spartano Leotichida e dall'ateniese Santippo, distrusse gran parte delle forze militari persiane. Seguì immediatamente la rivolta dei greci della Ionia e delle isole, costringendo definitivamente le forze persiane, inizialmente soverchianti, a ritirarsi, abbandonando tutto il territorio greco, per ritornare in patria. Tuttavia, una nuova lega delio-attica continuò comunque a combattere contro i persiani, ritenendo che con un vicino così minaccioso e potente la libertà non era assicurata finché non lo si fosse costretto a rinunciare ad ogni mira. La guerra continuò fino a costringere il nemico all'accordo della pace di Callia, con cui gli sconfitti rinunciavano ad avanzare alcuna pretesa sulle polis. Di tanto è capace chi vuole davvero difendere la propria libertà e indipendenza. Ecco, ora, se ne avete il coraggio, guardate il desolante panorama politico italiano odierno, e confrontatelo con lo spirito delle guerre persiane. La storia non si può cancellare, perché ci sarà sempre qualcuno a ricordarla. E, purtroppo, oltre alle guerre persiane, neanche questa nostra epoca di enorme decadenza sociale, civile e politica potrà essere cancellata dalla memoria dei posteri. Chissà cosa penseranno di noi.

tra l'altro ha una voce bellissima e dizione perfetta...meglio della gran parte dei doppiatori odierni..

Come è noto, il termine "democrazia" significa: "potere, o governo, del popolo". Proviamo a costruire un metodo di valutazione del livello democratico di un paese, secondo un punteggio determinato da alcune voci discriminanti. - Libera competizione tra diversi partiti +1 - Elelzione diretta dei rappresentanti +1 - Sistema elettorale proporzionale, che non falsifica le quote di voto espresse dai cittadini +1 - Democrazia diretta legislativa giuridicamente prevale nte a quella rappresentativa +1. In questo modo possiamo giudicare i sistemi politici distinguendoli in 5 classi, da 0 a 4 punti. La democrazia instaurata in Italia nel 1948 raggiungeva la seconda posizione, con 3 punti. La democrazia italiana attuale è al penucltimo posto della scala, con 1 punto. Appena un punto sopra alla soglia del precedente regime fascista, a punti zero. Naturalmente, qualcuno potrebbe obiettare che le quattro voci citate non abbiano tutte lo stesso peso. In tal caso, dal mio punto di vista assegnerei 2 punti, o forse anche 3, all'ultima voce, quella della democrazia diretta.

Su come i nani riescono ad abbattere i giganti da dietro una anonima tastiera,vedere il commento precedente.

I so wanted to say such a great question, so to the point, so important, and certainly a most crucial (one) in finding a "definition" to a already "defined" "word", but in the attempt in trying to be tempted in saying so, I beautifully remembered that I was asked by being pushed in a insinuating way to say what democracy is, at the age of seventeen at two different settings, with the same construct type of an audience. That of (the audience) a lot of other teenagers, together with the people pushing the teenagers in the most elaborate insinuating ways to stand up and say what (democracy) is, for example among many. Such as teachers, or "an educating system", among many other ways, ( are the people doing the pushing in the most insinuating ways). What is amazing, and the full intending of the word (amazing) in this case I make use off, is the fact that I remember exactly, that I don't remember nothing what I said before, during and after, (simultaneously) whatever I said regarding democracy, and I remember also, that in both cases in relation to the audience, neither did anyone else remember what I said, before, during and after whatever I said regarding democracy. As consequence of that it goes without saying, that anyone from both cases of the audience's, if asked, would remember exactly, that they did not remember nothing, before, during and after whatever I said in relation to democracy, also, just like me. That gives a very clear idea of what it is, the actual try, of answering such a question, (as the one off), what is democracy. An "answer" there is nonetheless and for myself, to begin such an answer, there is only one possible position of being that there can be, and it is (not a competition). Which is the only possible structure in being that whatever a word such (democracy) is supposed to represent, is also. But in complete violation to begin and search for an answer, that is exactly what is presented, believed and crucially practiced by all that take part in any form of democracy. Competition (that is) in all possible combinations of ways and actions, represented as always by a participation, through a declared or in many other forms of existence, not a declared method of participation. It is not a competition, is the being of the answer. Because it's core fundamental developing as a method, a way of being, (of what is meant by democracy in its honest understanding) most likely began with the smallest groups of human beings, and that core fundamental method, (a way of being) is still in being among human beings as I write, (uninterrupted). So much so, that it has morphed and adopted in existence of being, with only one single human body (a person), together with their mind and soul, within another group. Is the answer to the why it is not a competition. It all comes down to the only fight, (a democratic fight) there has ever been uninterrupted!!! That of, between being and (sophists) In any group of people, that knowledge in relation to each others way of being is in existence and honestly true, then a automatic representative of any such way of honest and true being for the whole group, would be the first contact point, if required and needed, in relation to being. Meaning, if my brother runs faster than me and all of the group, then in all things related, to faster then me running or the group, my brother is the democratically elected, for the group. That would make my brother, a specialist in running, so much so that he would take it seriously and be ready to run anywhere, and for all that was beneficial to the being of the group, which would include himself. If on the other hand, my sister would notice, that in relation to water or that of catching a prey, (for example) redirecting the water all the way to the habitat, or throwing an object such as a spear at the prey (for example) would be more beneficial to the group then running for both. Then, in that case the representation in being for both new methods would be the first point of contact of such being for the whole group, democratically elected, and automatically always. This method brings into being a weird concept, a wrong concept, because (the wrong concept) it assumes irrelevance in being, and such irrelevance can be applied to any form of being, (by the wrong concept). The concept is represented and known as (redundant/redundancy), and at even the possible though of such a form of being as (redundant), is where power takes over democracy, and the fight between being and (sophists) begins, as always. Because once anyone, (as in the fastest running brother a group can have), is a specialist and that special specialists status is made "redundant" reduced, not as useful anymore, ( or as it might wrongly seem in appearance, even if so), then if the specialist, (the sophists) has any power, (the sophists/specialist) will use such power to keep their special status, and in many cases increase their special status (unfairly and many fold), by pointing out that their speciality is what is the best way, and what wants to make it redundant (their speciality) is a dangerous way for the being of the group, and should be stopped, made redundant without even beginning in most cases of being. So messed up is the concept of redundancy, that the fastest running brother could even make redundant all other possible even faster then him running brothers, if in possession of power over them. With the increase of the group's, and the combinations of structures (maintaining such groups), from single, friends, family, tribes, cities, state's, and countries, then the automatically elected representatives of many many different ways of being, for all types and combinations of group's, become the first point of contact for the group. A very specific one that has kept this structure I refer to in being, intact through all periods, and in relation to very complex in structure and very large groups of people, is known as ambassadors. Having a continuous uninterrupted contact with a very large and complex group, without having to fully unite with such group, or invade a group, is done so far in the best way through ambassadors, that are consciously or unconsciously automatically elected by the very structure in being of the group, and the method is as old and very much related as reproduction. This would make the answer that democracy exists and does not exist at the same measured period, anywhere in the world. It exists in many forms of being and with many groups, at the same period it does not exist with many forms of being and many groups, overlapping and extremely often with and within the very same groups. Whatever form of being that gives power to anyone, including a group is also (the same power) what impedes and allows for a concept such as democracy. Power has very strict rules, rules have to be in law, and some laws become special or even very very special. Add competition in this way of being, and a democracy that is not a democracy, becomes existence for anyone and any group of people. Making for a single human being or the whole group, being called into being (action), through a participating method such as (a choice, a yes or no, a pro or against) known as vote, do so always against their own benefit (whichever way it is applied), which is always in it's totality, the very presence being of the group, the whole group. As it is a being fact of existence, that a permanent or even a standing (for however long or short) yes, and no, a choice, or pro and against, any type of being human (existence), for a single human, all the way to very large groups, is not how democracy, whatever it is, and whatever it has turned out to be, operates in being. Power through simple and sophisticated (sophists) laws, on the other hand, can only operate in being in such a way, as a permanent or even a standing, (for however long or short) yes and no, choice, or pro and against any form and type of being human, in existence, making the vote and the law in their core being, be in their overall totality against the benefits of the whole group. Simply achieved by not understanding what (redundant) is, supposed to stand for, and what it can never do. If a vote is presented as a choice, a yes and no, pro or against, it means that (something) has already happened, as in the case of laws, and that is not a democracy. It is also why less and less people are interested in being in such a way, through a action as voting, because in either way, something has not, or has happened, with quite a lot of the cases, in the form of (it is not related to my being). That is why innovative ways, in order to entice the need to be pro or against, with a yes and no, as a choice of right and wrong, have to be developed, conjured, invented, and stimulated in order to vote, in a never ending emergency state of being. The people, single human all the way to groups that hold power, take the action of being called to a vote in completely different way. Which I will represent with a question and an answer, posed to and answered by a very powerful person, which as a consequence would automatically be part of a very powerful group. What do you predict for the future? Is the question. And!!! More of the same. Is the answer. This way of a democratic participation, is almost rarely called into action in terms of (something) has happened and a yes and no, pro or against, through a choice of right and wrong is to be. Because a never ending state of emergency is not in a being form with their being.

Grazie professore

Se questa che abbiamo attualmente e' una democrazia, allora possiamo definire democrazia anche il regime in Egitto o Libia.

Interessante

come si chiama il pezzo musicale dell'inizio del video? grazie

Grazie! Ora un fatto importante mi è chiaro.

like a boss!

Canfora, come sempre, maestro del sospetto. Mi sono occupato della democrazia, in occasione di una lezione per studenti di liceo, qui kzfaq.info/get/bejne/Zq91haapnpynfGw.html

Quanto mi piacerebbe che ci fosse stato un confronto tra Canfora e Preve sulla fine o non fine della dicotomia storica destra-sinistra...

Continuing.... The ability to run, and the need to run are two completely different forms of being. Without being able to run, there is no possible need to run, even if it is a very specialised need, (a sophist). Being can never be made redundant, a need, the need can, and when it does, it means not the end of running, just a new way, more of the same, because running is a form of being.

Grandioso Luciano Canfora

Luciano Canfora sempre interessantissimo x la nostra formazione storica

analisi lucida e realistica.

Cos'hai contro Canfora? Domanda senza polemiche, davvero!Visto il commento, ci tenevo a capire :) (uno scambio di opinioni non fa mai male giusto?)

LECTIO MAGISTRALIS

Aah i bei vecchi tempi della Russia Sovietica...

Immagini emozionanti cariche di responsabilità

Buonasera

Il professor Canfora è talmente preparato e capace che è un peccato non sia alla guida di un partito politico o che non faccia Politica "attiva", intendendo con quest'ultimo termine, la partecipazione diretta in Parlamento o nel Governo. L'Italia ha bisogno di persone come lui in Politica, ma questo è un "sogno", visto a che punto di bassezza "culturale", prima ancora che ideologica, siamo arrivati. "Ignoranti" al potere: la disgrazia più grande in cui questo Paese potesse precipitare; completamente "ignari" della materia,la Politica, di cui dovrebbero essere i cultori, i rappresentanti, le massime autorità. Per diventare veri Politici, veri Statisti non si può improvvisare e sparare "cavolate" propagandiste e basta. Prima di tutto bisogna "studiare" sul serio, educarsi, garantirsi un substrato eccellente di "cultura", che attualmente manca a buona parte dei nostri politici, indipendentemente dalle idee che esprimono. Tra l'altro, ha ragione il professore, l'ideologia non può tramontare mai: bisogna sempre averne qualcuna su cui ancorarsi per poter esprimere il proprio pensiero e le proprie intenzioni. Poveri Noi. Confido nei giovani, quelli capaci, studiosi, curiosi e pieni di volontà, non emigrati all'estero per necessità o mancanza di riconoscimento.

L'Ambasciata USA a Vichy ha avuto il compito di preparare sotterraneamente l'invasione americane dell'Algeria, fatto che cambiò radicalmente il corso della guerra. Fu dopo questo tradimento degli accordi da parte dell Governo di Petain che la Germania occupò tutta la Francia. Gli avvenimento del 1939 non sono proprio come li racconta Canfora. E' tutto molto più complesso e prevede dinamiche totalmente diverse.

L'aneddoto su Hitler che spiega le sue intenzioni al rappresentante della Società delle Nazioni a Danzica, si riferisce al diplomatico Carl Burckhardt?

gtrande luciano canfora

Se chiudo gli occhi è come se fosse Albano a parlare

Democrazia = 0 divergenze

Non siete sudditi di niente e di nessuno. Sono le nostre volontà a creare il mondo umano, le volontà di tutti, e niente altro. Per esempio chi usa la televisione è colpevole della propria intossicazione mentale ed anche del potere televisivo, che viene dato dal fruitore e non da altro. Non siete sudditi di niente, siete esseri senzienti in interazione con la realtà circostante. Tutto dipende da quanto potere cedete agli altri oppure no, e in che modo. Su questo bisogna riflettere. Chi usa la tv è colpevole della propria intossicazione ed anche del potere televisivo: è il fruitore a darglielo. Se acquisto ed uso una televisione genero una fetta di intossicazione in più per me e regalo una fetta di potere in più alle aziende televisive. Se invece non lo faccio ottengo il risultato opposto: più lebertà mentale per me e meno potere per loro. Il risultato complessivo è dato dalla somma di tutte le nostre scelte. Il mondo umano è creato dalla somma delle scelte umane. Non esiste alcun potere che non si fondi su questa base: la somma delle nostre scelte, le nostre accettazioni e rifiuti. Il mondo umano è la somma delle nostre attività concrete.. Proprio come nella relazione tra padrone e servo descritta da Hegel. Ma lo si può constatare agevolmente anche senza leggere Hegel. Tutto dipende da ciascuno di noi. Non è il sindacato a creare le condizioni del mondo del lavoro, è la somma di adesioni o consensi, espliciti e taciti, che i lavoratori cedono al sindacato a fare la sua forza o debolezza. Non è il partito.... Senza critica e distacco, quando il cittadino è passivo è ovvio che la democrazia si ammala. In Francia la democrazia è ammalatissima, e il popolo ha generato gli anticorpi che stanno combattendo contro i virus dell'autoritarismo.

Due soli aspetti che oggi preoccupano molti (non tutti, purtroppo): l'ammazzare e ammazzare e ammazzare per affermare/salvaguardare un nuovo /o già installato sistema politico; la libertà (certo, sempre relativa, ma più o meno vasta) di riunirsi, dire quel che s i pensa anche sul potere ecc.. Queste due cose sono restate completamente fuori dal discorso di Canfora, come fossero "residui" da non prendere in considerazione. Mi pare che le socialdemocrazie europee, con tutti i loro difetti, siano stati i sistemi che hanno ampliato l'accesso ai diritti (non certo garantendo l'uguaglianza, ma andando verso una maggiore uguaglianza) senza ammazzare. Poi si può dire che ci sono indirettamente morti a causa dello sfruttamento, dell'ambiente contaminato ecc.. Però le fucilazioni o, come sta avvenendo in Siria pseudo "socialismo arabo", c'è l'ammazzamento di centinaia di migliaia di persone, la distruzione del paese, la tortura sistematica di decine di migliaia di persona. Un teorico della politica dovrebbe mettere queste "trascurabili variabili" nel suo dotto discorso.

Forse il parolaio è riuscito a trovare quei pochi, fondamentali nodi concettuali su cui si fonda la realtà politca e culturale occidentale... Sempre il parolaio ha buttato giù due righe, edite da Laterza, intitolate "La democrazia": se conosci un po' di storia contemporanea leggi cos'ha da dire il parolaio al riguardo.

Lezioni di democrazia dai professori universitari. I meno democratici per definizione. Detentori di potere discrezionale e autoritari

Chissà perché a spiegarci la democrazia devono essere sempre i comunisti. Infatti l'unione sovietica era una repubblica democratica 🤣🤣🤣

Grazie professore