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Le malattie croniche infiammatorie intestinali sono altamente invalidanti. Come si previene l'insorgenza dei tumori. Per affinare le competenze al Sant'Orsola di Bologna partirà un percorso di formazione per gastroenterologi. Ne parliamo con Paolo Gionchetti, professore di Medicina Interna all’Università di Bologna e direttore del reparto MICI del Policlinico Sant'Orsola-Malpighi di Bologna.
COSA SONO LE MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI
Le malattie infiammatorie croniche intestinali (Inflammatory Bowel Disease, IBD) sono patologie che interessano l’apparato gastrointestinale, ad andamento cronico-recidivante, con una storia naturale caratterizzata da alternanza di periodi di remissione e di riacutizzazione. Esse comprendono la Malattia di Crohn (CD), la Rettocolite Ulcerosa (UC) e la Colite non classificata (IBDU).
Le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI o IBD) sono patologie multifattoriali complesse, che si sviluppano in soggetti geneticamente predisposti, e sono caratterizzate dalla natura infiammatoria cronica del processo patologico e dalla recidiva dei sintomi. Esistono differenze etniche, genetiche e geografiche nell’epidemiologia delle MICI. L’incidenza sembra aumentare nei Paesi industrializzati e questo suggerisce che i fattori ambientali siano cruciali nel determinare lo sviluppo della malattia.
SINTOMI
- diarrea: è in assoluto il sintomo più comune.
- dolore addominale localizzato nella parte inferiore destra in caso di Malattia di Crohn.
- diarrea con sangue: il sangue è rosso vivo e le feci presentano anche del muco.
Può capitare che queste malattie alternano fasi acute e fasi in cui il sintomo non appare. Nel momento acuto della malattia il paziente può manifestare anche inappetenza, febbre, perdita di peso e stanchezza.
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