Mi hai segnato nel profondo, la storia italiana di quegli anni è tinta da tanto dolore. Sono tornate alla memoria le storie della mia mamma, quanta miseria culturale! Leggerò il tuo libro, grazie per averci raccontato la tua storia

Ho iniziato ora a leggere il suo libro, fin dall'inizio mi ha colpito al cuore per alcune somiglianze con la storia dei miei genitori, anche se con un epilogo diverso. Non è solo la storia in sé, è anche lei che scrive benissimo, grazie di averla raccontata. Faccio il tifo per il suo libro al premio Strega!

Ho seguito con interesse la tua intervista Maria Grazia Calandrone, perché ti ho conosciuta di persona in quanto poetessa, in varie occasioni di raduni letterari, in cui sia tu che io insieme agli altri declamavamo le rispettive poesie. Purtroppo, oltre a potersi soffermare a parlarne, non c'è mai stato la possibilità di sapere di più l'una dell'altra. Ti ho seguita in silenzio, leggendo le tue poesie e in varie trasmissioni radiofoniche, sui social, nei vari siti poetici e letterari, ma stamani per caso sfogliando i servizi televisivi su KZfaq, ho visto il tuo nome ed ho guardato l'intervista riguardo il tuo libro, in cui ho appreso cosa si celava dietro il tuo volto, che sin dalla prima volta che ci siamo incontrate, al salone del libro a Roma ed in altre occasioni... vi avevo letto la tristezza che portavi in te e non ne conoscevo il perché e forse neanche tu arrivavi ad accorgertene. Stamani vedendo questa intervista, il tuo volto è cambiato, mi è apparso illuminato, tutt'altro! L'ho visto pieno di quel sorriso che ti mancava e che nel raccontare il tuo cammino verso la verità, che ti ha portato a conoscere la via crucis di tua madre biologica. Forse, ha fatto in modo che, il peso che opprimeva la tua anima e causava la tua, forse, inconsapevole tristezza, che ho sempre percepito nelle tue poesie, nel ritmo di come le recitavi e mi ero sempre domandata, il perché di quel alone di tristezza che ti accompagnava... ora e solo ora, mi ho avuto modo di capirne la causa. Anche se il tuo cammino sarà stato di sicuro doloroso, ti è servito a liberare dal tuo volto e dentro di te la tristezza che coabitava con la tua vita. Prima indagando e poi scrivendo hai potuto far luce e comprendere il perché del tuo abbandono, che non èstato un atto vile, ma solo un atto d'amore per un amore che non aveva altra scelta se non di morire sapendo che con te sarebbe rimasto vivo. Con la storia di tua madre hai portato alla luce e nel nostro vivere quotidiano, di sicuro, la conoscenza di come a quei tempi si viveva lo status donna. Oggi in molti hanno dimenticato o ignorano il vissuto di tante donne. Oggi ci si indigna davanti a ciò che accade in altri paesi la cui evoluzione è in ritardo di 60 anni in rapporto a noi e che giustamente ci si attiva per le donne che subiscono gli obblighi loro imposti come ad esempio: sposarsi contro la propria volontà e, purtroppo, non solo e anche qui da noi, soprattutto in questi ultimi anni la donna non è rispettata più di tanto. Ti faccio i miei in bocca al lupo per il libro, che con piacere leggerò, e ti auguro tanta serenità insieme alla tua famiglia. Buona e felice vita, Maria Grazia!

Grazie, i tuoi romanzi sono preziosi per me.

Quisiera ese libro, espero que esté en Amazon...para hacerlo llegar a República Dominicana....