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In~equilibrio è l’attimo appena precedente lo slancio nella riflessione; è il momento del bilancio di un tragitto che si materializza sulla trave, forma aguzza e fredda vivificata e complicata dalla presenza dell’uomo in bilico. È la risultante sostanziale di un confronto tra la superficie e l’infinito; è il silenzio, costellato da geometrie perfette di luci e suoni, per sospensione d’incredulità. Dopo un periodo di studio e di approfondita catalogazione delle sue opere, attraversando con rinnovate consapevolezze le ricerche estetico-formali che hanno contraddistinto la sua carriera, Camerani riassume il percorso trentennale che lo ha reso uno dei capisaldi della storia della videoarte italiana, lasciando deflagrare nello spazio espositivo una selezione autobiografica e storicizzata di “video ambienti” - video e sculture assemblati in un dialogo armonico ed extra-mediale - amalgamando tra loro tecniche e materiali eterogenei in virtù dell’urgenza, sempre intatta e sperimentale, di esprimersi poeticamente.
Per Camerani, l’equilibrio è aprire uno squarcio su una dimensione conoscitiva, perseguendo un ideale di chiarezza. Il suo è un processo di elaborazione culturale, per cui l’arte è percorso di ricerca e autocritica senza sosta, cristallizzata nel momento in cui l’artista è perno della sua creazione. Ne deriva una singolare compenetrazione tra produzione vivace, istintiva, e puntigliosa indagine - anche con l’elaborazione di testi, riletti e a volte reinterpretati a distanza di molti anni - nella consapevolezza che il labor limae delle prime opere, i rifacimenti e le variazioni sul tema, sono tutti dettati da un acuto senso del potenziale che ha l’arte di agire sull’uomo. Contro la proliferazione di una retorica che falsifica il linguaggio e la vita, Camerani usa gli strumenti della tradizione dell’arte, che passano dalla proporzione della scultura classica alla ricerca dei materiali di origine poverista, alla riduzione all’essenziale della videoarte di avanguardia oltre oceanica - poi diventata, proprio grazie alla diffusione programmatica delle azioni artistiche di Camerani, avanguardia ferrarese. Strumenti che, come lenti scintillanti, mettono più nitidamente a fuoco l’esperienza della ricerca della verità, trovando nell’evidenza della realtà fenomenica la sostanza morale di cui dovrebbe alimentarsi l’esistenza.
- Federica Maria Giallombardo