Intanto non è una traduzione, ma una traslazione filologica, lor signori hanno scritto quanto secondo loro Nietzsche "veramente" intendeva. Poi i lor signori, avrebbero dovuto astenersi da "Informare" Nioetzsche, limitandosi ad informare su SNietzsche, invece non hanno fatto che propagandare la balla secondo cui finalmente si capisce che Nietzsche è del tutto diverso da quello che si era cpito leggendolo, poichè la sorella avrebbe lo avrebbe stravolto. Ecco questto è vero cialtronismo, altro che quello della sorella, peraltro degno di comunisti andati a male come GIuliano Ferrara o Mazzino Montinari.

max stirner ampiamente più radicale e "superiore" qualsiasi cosa voglia dire.

Qua l'unico invidioso sembri tu. Chill bro🌈

@@andrea_salvador 😳🧐😮🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂e di che? 😏

@@davidegiannelli4475 Concordo pienamente. Il giudizio calzante su Ferraris e la sua pop-fuffa è proprio quello espresso da Sini.

CHe Nietzsche sia solo un mito segue semplicemente dal fatto che nessuno dei suoi seguaci sa spiegare (con motivi consistenti) un qualche aspetto di questa presunta grandezza. Io trovo (leggendolo) tutti argomenti contrari, stupido, falso, meschino, fa finta di scoprire cose arcinote o ovvie, contraddittori, subdolo.

Da tutto questo commento (di cui potevi anche risparmiarci qualche passaggio personale) si evince che Nietzsche è un grande perché piace ai grandi (poi è secondario che tra i grandi accosti Sini e Heidegger). Ma ragionando così finiremmo col dire che Komheini fu un grande perché stava molto simpatico a Foucault; e sarebbe un bel problema...

Vanni Sacchetti Nietzsche accoglierebbe con orgogliosa felicità questa testimonianza e riderebbe di sé stesso come un matto. “Dopotutto costui ha seguito persino un itinerario per visitare i luoghi in cui ho vissuto” direbbe Zarathustra. “Ora voglio lasciarvi, fratelli. Che importa a Zarathustra dei suoi fratelli. Andatevene! E quando tutti mi avrete rinnegato io tornerò a voi!” Così parlò Zarathustra. (Il professore non può non essere Niezschiano).

Questa conferenza è un chiarissimo e appassionato atto di amore verso Nietzsche. Lo dico da grandissimo estimatore dell'opera di Nietzsche. Penso che l'ironia utilizzata da Ferraris verso la sua indubbia megalomania (che era più che altro estetica, e Ferraris, suo studioso profondo, oltre che Nietzsche stesso, questo lo sa bene), la protezione contro associazioni facili ed eccessive al Nazionalsocialismo tedesco, e la verità sulle tanto detestate madre e sorella, siano sottolineature dettate da grande rispetto. Il problema del giudizio lusinghiero o meno su Nietzsche è quello di ridurlo a un filosofo, con tutta l'aura preconcetta e stantia che questa figura comporta, quando in realtà è stato molto di più, tra cui un'ideologia dalla massima portata estetica.

@@ur5616 sono d'accordo con lei. Ferraris compie un'operazione ardua e delicata. Non parla della filosofia di Nietzsche, della quale è profondo conoscitore come giustamente rileva anche lei, ma affronta "l'uomo e il mito". Prendendolo in giro come si fa con l'amico del cuore che consideriamo migliore di noi, aiutandolo a non prendersi troppo sul serio (e nemmeno Ferraris si prende sul serio, definendo in un momento esilarante 'scadente e sciatta' la sua esposizione). L'umorismo e l'ironia sono gli 'smitizzatori' per eccellenza e possono urtare le sensibilità, soprattutto di chi ha bisogno di santi e eroi. Le opere di Nietzsche sono uno straordinario caleidoscopio, richiedono uno studio attento, e riservano enormi gratificazioni quanto altrettanti grattacapi. Un saluto cordiale.

Magari approfondisci un pò l’argomento prima di pendere dalle labbra di questo signore.. ma giusto un pochino, non sono verità così nascoste. Prova ad informarti sull’ operazione editoriale “la volontà di Potenza” portata avanti dalla sorella e peter gast, e di come questa sia stata la base su cui Heidegger abbia scritto il suo libro più importante dopo essere e tempo. Prova a comprendere la differenza su ciò che ha pubblicato N. ed i suoi appunti. E visto che ci sei, prova anche a leggerti qualcosa su che cosa è stata l’opera di recuper fatta dall’ edizione Colli - Montinari. Quella di Ferraris non è ironia, ma sufficienza e arroganza. Roba da circoli universitari italiani.

@@GDRossi-jn6zd qual è la differenza tra i suoi appunti e le sue opere pubblicate ?

@@patrickck Fra gli appunti ci sono cose trascritte da altri autori che ha usato come riferimento, sue diverse prospettive sullo stesso argomento e le famose cancellature della sorella che limitano la visione di insieme (oltre alle false lettere).. Se si pensa che uno dei motivi di scontro e rottura famigliari degli ultimi anni sia stato l'antisemitismo della sorella e del suo nuovo marito che ne aveva fatto una missione di vita (andarono a vivere in una colonia ispirata ad ideali ariani, in Uruguay), si può anche immaginare quanto una singola cancellatura possa fare la differenza. Se poi si prende il falso "la Volontà di Potenza" dove sono stati inseriti appunti da N. trascritti che sono di altri autori (come il razzista Carlyle), e interpolazioni che non si trovano neanche nei suoi appunti i problemi aumentano. Aumentano soprattutto perchè l'opera filosofica più famosa su Nietzsche è quella scritta da Heidegger (iscritto al partito nazista), che si è basata sul falso "la Volontà di Potenza. Gli appunti di Nietzsche adesso si danno per scontati, ma scontati non sono per niente. Prima del lavoro di recupero di Colli e Montinari, l'argomento Volontà di Potenza è stato filtrato attraverso un opera che Nietzsche non ha mai ne pubblicato ne soprattutto pensato in quei termini, mettendo assieme e cercando di sistematizzare ciò che non poteva essere sistematizzato, tanto che alla fine Nietzsche stesso lascia come indicazione di cercare nei suoi ultimi libri, il crepuscolo degli idoli, l'anticristo e ecce homo. La differenza fra pubblicazione e appunti è tutto, soprattutto in un autore come lui che attraverso aforismi e brevi intuizioni guarda lo stesso problema da più angolazioni, non negandosi neanche i pensieri più oscuri.. che poi li pubblichi e in che ordine diventa essenziale. Per finire: Nietzsche in Ecce Homo mette in guardia dalla sorella e in generale dalla Germania, per la loro ottusità e il loro spirito meschino e per un ironia della storia micidiale alla sua morte la sorella invita Hitler al funerale regalandogli il bastone da passeggio del fratello appena morto. P.S. interessante che Ferraris, sorvoli sui reali motivi della rottura con Wagner, visto che lo stesso Nietzsche ne parla chiaramente in più libri, denunciando il suo essersi (di Wagner) inginocchiato allo spirito più gretto della nuova Germania guerrafondaia, nutrito del più insensato romanticismo mitico e di come sia arrivato a sentirsi male fisicamente per la nausea che sentiva verso tutto ciò. Se ti capiterà di leggere qualcosa sull'influenza che Wagner ha avuto sul nazismo e poi i libri che ha scitto N. su di lui, ti potrai fare un idea più precisa. Ultima cosa: Se la sua opera è stata letta in Italia è solo perchè la sinistra francese e i suoi filosofi di riferimento dopo il lavoro di Colli e Montinari ed adottando la loro edizione, si sono tolti gli ultimi dubbi sul suo essere svincolato e svincolabile da una qualsiasi presa culturale fascista. Solo allora in Italia si sono sognati di leggerlo, e solo grazie alla nascente nuova casa editrice Adelphi che in qualche modo è nata proprio per poterlo pubblicare.

@@GDRossi-jn6zd " alla sua morte la sorella invita Hitler al funerale regalandogli il bastone da passeggio del fratello appena morto." Hitler quando Nietzsche era "appena morto" aveva 11 anni... Sulla questione delle "falsificazioni" della sorella, lo stesso Ferraris ha scritto abbondantemente nella postfazione a "la volontà di potenza" Bompiani.D'altronde non c'è certo bisogno de "la volontà di potenza" per leggere passi come "la vita è essenzialmente appropriazione, offesa, sopraffazione di tutto quanto è estraneo e più debole, oppressione, durezza, imposizione di forme proprie, un incorporare o per lo meno, nel più temperato dei casi, uno sfruttare". Semmai sono gli autori "di sinistra" che hanno falsificato Nietzsche con interpretazioni spericolate e decisamente fantasiose.

@@GDRossi-jn6zd L'Oltre-Uomo Nietzsche è per la vita vivente e come tale è sempre in movimento e trasformazione . Questa è la trasvalutazione di tutti i valori e realtà affermata ed insegnata da Nietzsche al piccolo uomo che vive da morto che cammina . Per comprendere Nietzsche è essenziale aver sciolto almeno cinque dei sette segmenti emozionali e fisici scoperti da W . Reich .... Diversamente lo si distorce e mistifica . Nietzsche ... Non fate con me ciò che non ho mai detto ma che invece vi appartiene . Gaetano

Max Stirner insieme a Schopenhauer, e Cioran nel '900.