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In occasione del centenario della morte di Max Weber (1864-1920), la Fondazione Gramsci Emilia-Romagna presenta un ciclo di tre incontri che si propone di ripensare non solo il suo contributo nell’elaborazione di categorie centrali nelle scienze politiche e sociali, ma anche di riflettere sull’eredità e sull’utilità del suo pensiero per la comprensione del nostro presente.
In ambito di teoria politica si tratta di valutare la tenuta dei suoi concetti per interpretare il nostro tempo, segnato da populismi, sovranismi e nuove forme di investitura carismatica all’interno delle stesse democrazie liberali. In ambito filosofico-culturale, di riprendere le nozioni di «disincantamento», razionalizzazione, «immagine del mondo» e di riflettere sulla loro utilità per comprendere i processi culturali attraverso i quali diamo senso alla nostra esperienza. In ambito giuridico-economico, di fare il punto su natura e futuro del capitalismo; di capire quanto l’analisi weberiana delle radici etico-religiose del capitalismo moderno e dei loro effetti sulla «condotta di vita» dell’individuo borghese possa essere ancora almeno in parte valida alla luce degli attuali sviluppi del neoliberalismo e dei ‘soggetti’ che esso produce.
Venerdì 16 ottobre 2020 ore 17.00
Sala dello Stabat Mater, Biblioteca dell’Archiginnasio (Piazza Galvani, 1)
Carlo Galli "Weber. Quale realismo?"
Francesco Tuccari "Max Weber e la politica come professione"
Più info su: www.iger.org/2020/09/21/immagi...
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