Cortile di Francesco Assisi Metaverso e Metafisica. La trascendenza nell'era digitale. Di Paolo Benanti
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@MrOri624 ай бұрын
Grandissima preparazione Padre Benanti, complimenti per davvero! Rappresenta la punta di diamante del Clero più istruito, molto molto anglosassone ma tant'è, cosí va l'0ccidente (e piú o meno tutto il Mondo) Il Mº Galimberti ha ragione quando dice che Scienza e Religione vanno a braccetto, sebbene (solo apparentemente) sembrino in contrasto tra Loro. Il suo plastico modo di parlare non è altro che un accettare il costante bisogno Umano di spostare i confini della Paura prima, che altro non è che quella della fine della Vita, ovvero la incontrovertibile morte. Spostandoci sempre piú in avanti perderemo sempre piú però il contatto con la nostra natura e con quella che ci resta. Mi piace moltissimo ascoltarla, l'ho scoperta da poco e mi diverto perchè se parlasse con me, nel mio salottino, Le farei diecimila domande, le farei ascoltare del buon Jazz e anche qualche bella conferenza del M⁰ Severino. Un abbraccio
@Alessandrov80 Жыл бұрын
Grazie Paolo Benati
@Isabella-m48411 ай бұрын
Grazie, bellissima conferenza
@dariagomezgane16434 ай бұрын
Che ragionamenti interessanti...Da persona creativa, senza piu' spazio nel contesto attuale, teso all'omologazione, mi viene da chiedermi: cosa ci aspetta dopo la correlazione ( soppiantatrice della causazione)?
@matteotemporin5143 Жыл бұрын
conferenza stupenda. Chiedersi sempre che cos'è quello che abbiamo attorno è difficile, ma è necessario per un reale sviluppo della conoscenza... e soprattutto è necessario per salvare noi stessi, la nostra dignità, la nostra libertà. Noi siamo questo sforzo. Ed esistiamo per esso e in esso.
@dariagomezgane16434 ай бұрын
Splendidi spunti di riflessione...grazie...se la correlazione soppianta la causazione, cosa soppiantera', un domani, la correlazione?
@mariadanilasalvadore67383 ай бұрын
Buongiorno professore, ho molto apprezzato il suo chiaro intervento e mi vorrà scusare se ne commento solo la chiusura. Ora, i costi che ricadono sulla collettività derivano dal 20% (sic!) di effetti negativi dovuti a quel vaccino, in tanti casi imposto per legge. Come spiega che la prudenza da adottare circa quel prodotto, suggerita da tanti medici e ricercatori, non abbia sollevato il minimo dubbio nella restante comunità scientifica? La scienza è ancora confronto o forse è diventata altro? Non è che per guardare il cielo, finiamo nel pozzo, senza trarre dal firmamento l'agognata conoscenza, a differenza di Talete? Nel dibattito sull'A. I. si sottolinea spesso la priorità della persona umana ma mi chiedo in quale modo verrà salvaguardata la natura umana e rispetto a cosa, se si parte dal presupposto che un algoritmo sia più affidabile di menti pensanti, sensibili alle molteplici sfumature dell'hic e nunc?