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Non avevo una chiara idea di come chiamare questo giro in bici, poi via, via che passavano i giorni e mi sorprendevo di quanto soprattutto una cosa, pur variando nelle sue forme, era sempre presente intorno a me, non ho avuto più dubbi. L'acqua dei fiumi, delle fontane, dei laghi, delle cascate, delle sorgenti, del mare e per fortuna solo alla fine, anche quella della pioggia, mi ha accompagnato per quasi tutti i 665 chilometri. Non è stato un trail di sola natura, un tour forse, un po' meno avventuroso del solito, ma sicuramente vario, che in cinque giorni, mi ha portato in luoghi che non conoscevo e che ero curioso di vedere. Ho attraversato parecchio Lazio e piccole parti di Molise e Campania, scoprendo paesi come Castelgandolfo, Nemi, Subiaco, Fiuggi, Alatri, Isola del Liri, Arpino, Scapoli, San Gregorio Matese, Gaeta, Sperlonga, San Felice Circeo. Vivendo la natura della valle dell'Aniene, dell'altopiano di Arcinazzo, del lago del Canterno e di San Vincenzo al Volturno, del Parco del Matese e della Riviera di Ulisse. Ho percorso tanto asfalto, ma non mi son fatto mancare le pietre dell'Appia antica, un po' di strade bianche e qualche single trail nel bosco. Ma la più grande fatica è stata la cipresseta di Fontegreca, che per il mio rifiuto di principio, a percorrere strade a ritroso, ho risalito su un sentiero trekking con gradini alti 40 cm, tirando su la bici, che con tutto il carico stava sui 30 chili!! Ho sempre dormito e mangiato comodamente in strutture, dalla foresteria del Monastero di Santa Scolastica, all'ostello della gioventù, dal rifugio sul lago del Matese, all'hotel sul mare. Ho incontrato persone simpatiche e sempre disposte ad aiutarmi. Fatica e sudore spesi bene. Esperienze da vivere e condividere.