Mi sono divertito a realizzare un piccolo remake del mantra tibetano Om Mani Padme Hum.
Oṃ Maṇi Padme Huṃ è tra i più noti e diffusi dei numerosi mantra facenti parte del patrimonio religioso del buddhismo, in particolar modo del buddhismo tibetano.
C’è uno splendido studio fatto da un ricercatore italiano che si trova adesso al Karolinska Institute sulla recitazione del mantra tibetano "Om mani padme hum", capace di ridurre la frequenza del respiro. Invece di fare 12 respiri al minuto come facciamo di solito, col mantra arriviamo a farne 6. Si possono verificare evidenti effetti fisiologici dalla recitazione dei mantra e delle preghiere con un rallentamento del respiro che porta a effetti fantastici sulla nostra fisiologia, c’è un maggiore controllo della pressione arteriosa. Quello di recitare una preghiera o un mantra è, dunque, un sistema per attivare il nervo vago.
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