Ciao, innanzitutto grazie per aver visto e commentato il video! Ti rispondo dal profilo privato. Secondo me in molti casi è vista come una denuncia. Prendi Madama Butterfly, per esempio: l'opera intera vuole mettere in luce l'esistenza del "turismo sessuale" degli occidentali nei confronti delle donne asiatiche (argomento tutt'oggi attuale), pertanto Cio-Cio San appare come una vittima che, in circostanze diverse, avrebbe potuto salvarsi e vivere una vita comune. Penso che in linea generale il sacrificio femminile possa essere interpretato come un atto che smuove la coscienza degli spettatori (nonostante all'epoca fosse visto come necessario, donne come parte debole della coppia, e come tali devono essere loro a modificare il proprio status) e che faccia provare loro delle emozioni forti, quindi spesso è parte dell'effetto spettacolare dell'opera: una Violetta che manda "a quel paese Germont" (e se lo sarebbe meritato) e continua a vivere la sua vita con Alfredo è certamente meno d'effetto della sua decisione di allontanarsi dall'amato, nonostante tutte le difficoltà comportate dalla sua scelta. E anche in questo caso possiamo parlare di denuncia, da parte di Verdi, nei confronti di quella borghesia perbenista fin troppo ancorata alle sue convinzioni e all'impressione che si dà sugli altri (il gran duetto tra Violetta e Germont padre ne è un esempio magistrale). Spero di aver risposto alla domanda, se così non fosse sentiti liber* di dirmelo senza problemi!

@@elenasantoni4473 Grazie davvero, Elena, per le tue risposte! Quindi, se ho ben capito (perdonami, ma sono davvero poco esperto in materia, pur abitando in territorio “verdiano”) potremmo vedere l’opera sia come una forma di intrattenimento, dove a prevalere sono le emozioni suscitate dalla musica, dalla voce dei protagonisti e dalla storia stessa, sia come un’opera artistica che, in quanto tale, inevitabilmente porterà con sé la visione del mondo del compositore. Come per un quadro, un libro o un film. Motivo per cui, mi riallaccio alla risposta del video della Carmen, credo anch’io che sia sbagliato modificare il finale di un’opera poiché equivale a “limitarsi” a disegnare i baffi alla Gioconda: può suscitare scalpore, ma non smuove l’essenza dell’Opera stessa. E poi sì, senza questi sacrifici, non avremmo arie così profonde, toccanti e vibranti come “Amami Alfredo”!

davvero ??

probabilmente la tua valutazione di capacità linguistica e comunicativa è alterata da qualcosa ...