Chiedo scusa! Platone, non Aristotele (ciberneta), come dico correttamente dopo.

Prof., amo i suoi interventi per un aspetto antropologico sempre presente, che arriva a chi ascolta tramite il filo della passione comunicativa proprio di chi ama il lavoro che fa. Oggigiorno non è così scontato. Grazie infinite.

Meravigliosa esposizione. Capace di far riflettere e di reagire con consapevolezza ad un scenario intrigante. Ascoltare e riascoltare il video è dal mio punto di vista importantissimo per poter fissare alcuni punti di base sul prosieguo delle proprie scelte. Mitigare gli effetti negativi non è la soluzione. Riunificare in modo intelligente ci salva.

Grazie professore. Un piacere sentire le sue parole.

Super...sempre Luciano. Un po di comfort_tech aiutava

Prof, si scusa per un inezia in un contesto dove l'entropia informativa dilaga: ci si affeziona a lei😊

Grazie per la condivisione di questo grande maestro

@lucianofloridi mahhhhh... Intervento interessante anche se mi sembra un po' delirante. Soprattutto gli ultimi 10 minuti e la fine dove si propone una soluzione a pane e salame. Ci sono dei salti di logica un po' troppo fantasiosi

Discorso davvero molto interessante, grazie. Lei all'inizio chiede esplicitamente "critica" ed eccola qua :-) 1. Visto che si parla di democrazia, per me c'è un bias su tutto il discorso di citare come esempi politici solo Berlusconi e due volte Trump... comunque .. 2. L'automonbile AI va avanti col verde solo se non le si insegna a stare comunque ATTENTA a tutto anche se c'è verde, cosa che comunque va insegnata anche ai 18enni che si mettono alla guida. Basta insegnargli anche quello. 3. Secondo me è da sempre che si cambia il mondo per far funzionare le cose. Hanno invetato la ruota -> strade, poi hanno invetato le auto -> autostrade, poi hanno inventato gli aerei -> aeroporti, ecc. Certo che in questo caso la scala può essere molto diversa, ma il principio non è nuovo.

Peccato che il prof. Floridi non perda occasione per dire che i filosofi generalmente sono oscuri, lasciando intendere che l’unico che non ha questo limite sia lui.