Perché odio le quote rosa | Laura Venturini

Perché odio le quote rosa | Laura Venturini | TEDxFirenze

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Күн бұрын

Perché vestiamo i bambini di azzurro e le bambine di rosa? E perché in Italia chiamiamo "quote rosa" quelle che in molti altri Paesi sono definite "quote di genere"? Ma soprattutto, che colore ha la competenza? Nata a Torino - la leggenda narra in orario per l’aperitivo - e cresciuta tra barattoli di miele e libri, è imprenditrice, consulente SEO, speaker e docente. Laureata in filologia a Roma, sognava di lavorare in una casa editrice finché nei primi anni duemila inciampa in rete e scopre i motori di ricerca.
Nell’aprile del 2014, fonda Quindo, agenzia SEO, senza uffici e con uno staff tutto al femminile, che coordina da remoto. Aiuta aziende, imprenditori e noti brand a gestire la reputazione online, aumentare la visibilità su Google e intercettare nuovi clienti.
A dicembre 2019, ha curato l’edizione italiana di “Smart Leader” una guida sulla leadership da remoto. This talk was given at a TEDx event using the TED conference format but independently organized by a local community. Learn more at www.ted.com/tedx

Пікірлер: 4

@ileniavivino680 2 жыл бұрын

Non riesco a comprendere il senso di questo intervento. Dal titolo immaginavo che trattasse temi importanti quali la meritocrazia. Anche io sono contraria alle quote rosa non perché mi turbi il colore, di cui francamente me ne infischio, ma perché sono certa che in un Paese in cui esiste la vera parità di genere noi donne procediamo nel nostro lavoro grazie alle nostre competenze e al merito e non perché veniamo tutelate dallo Stato con le quota rosa. In ultima istanza parlare di inclusività ed avere un'azienda di sole donne mi sembra quantomeno incoerente.

@SRandom91 2 жыл бұрын

Se fosse che veramente le persone avessero eliminato dalla loro testa migliaia di anni di pregiudizi. Solo che dalla televisione Italiana e anche molti commenti che vedo sul web, mi fanno pensare il contrario. Certi uomini sono messi lì proprio perché uomini e non necessariamente competenti. Quindi perché non fissare comunque una quota femminile anche se non competente (per assurdo)?