A cura di Massimiliano Stucchi
Sono passati vent’anni da quando il gruppo di lavoro coordinato da INGV consegnò al Dipartimento per la Protezione Civile (DPC) la mappa di pericolosità sismica che si chiamò MPS04 o anche, più semplicemente, “la mappa”. Dopo l’approvazione finale dell’apposito “panel” di esperti europei istituito dal Dipartimento, MPS04 venne sottomessa alla Commissione Grandi Rischi per l’approvazione, che avvenne il 6 aprile 2004.
Compilata secondo le specifiche definite dall’Ordinanza PCM 3274/2003, pubblicata meno di un anno prima, MPS04 era destinata a indirizzare le operazioni di aggiornamento della classificazione sismica di competenza delle Regioni; come tale venne successivamente recepita nell’Ordinanza 3519/2006, anche se nei fatti il suo utilizzo in questa prospettiva fu modesto. Portata a termine in tempi rapidi come iniziativa interamente finanziata da INGV in un periodo di forte crescita e di sviluppo scientifico dell’Istituto, MPS04 permise a quest’ultimo di affermare una leadership nazionale in un settore fino ad allora di competenza di una sola parte degli istituti confluiti nel 2001. Maggior successo ebbe invece il “modello” MPS04, costruito fra il 2005 e il 2007 come joint venture INGV-DPC, utilizzando lo stesso impianto metodologico e gli stessi dati di base della mappa. Il modello MPS04 consistette nell’estensione della mappa dallo standard “PGA con il 10% di probabilità di superamento in 50% anni” ad altre probabilità di superamento in vari intervalli temporali e ad altre modalità di rappresentazione dell’azione sismica, in particolare gli spettri di risposta. Questi risultati vennero poi adottati come base per la nuova normativa sismica, nota come NTC08 e successivamente NTC18.
In questo seminario, oltre a ricordare brevemente il contesto, normativo e scientifico, in cui MPS04 venne realizzato, verranno ricordate le applicazioni del modello e si cercherà di fare chiarezza sui rapporti - a volte poco compresi - con la normativa.
Verrà infine analizzato il notevole impatto mediatico avuto da MPS04, nella sua considerazione ambivalente di “mappa e di modello”, soprattutto a partire dal terremoto di l’Aquila del 2009. Questo impatto convogliò verso la mappa/modello una serie di critiche - a volte superficiali - che avrebbero dovuto riguardare al più le specifiche della normativa per rispondere alle quali il modello MPS04 era stato compilato.