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Furono i Pisani a costruirvi un piccolo nucleo abitato distrutto nel XVI secolo durante le incursioni turche.
Porticciolo antico:
Il Vecchio Porto Pisano è un piccolo attracco usato fino al 1973 quando fu inaugurato l’attuale pontile.
𝐏𝐚𝐥𝐚𝐳𝐳𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐒𝐩𝐞𝐜𝐨𝐥𝐚:
La Specola venne edificata nel 1835 sui resti di un antico castello pisano.
Mura:
La Darsena di Augusto è importante per i resti delle antiche mura di protezione del borgo medievale.
Chiesa di S.Gaudenzio:
In alcune carte si legge che la chiesa di S.Gaudenzio fu donata nel 1138 dal Comune di Pisa all'arcivescovo della città Balduino mentre nel 1284 il chierico di S.Siro in Ponte all'epoca prigioniero fu negoziato con la città di Genova in cambio del parroco di campagna di Pianosa.
𝐒𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚:
In seguito all'impegno dimostrato nella lotta per mare contro i saraceni, alla città di Pisa furono concessi privilegi e franchigie dall'Impero. La vittoria in una battaglia navale svoltasi nell'Arcipelago Toscano nell'874 permise a Pisa di avere in affidamento la difesa di queste isole; tale concessione divenne sovranità poco dopo il 1000. Il primo assalto genovese a Pianosa è del 1088 quando i pisani si accingevano a fortificare il piccolo paese. Nel 1112 una flotta genovese invase Pianosa, i pisani costrinsero i genovesi a lasciare l'isola non senza prima aver distrutto le fortificazioni e il porticciolo.
In un placito promulgato a Pisa il 9 novembre 1138 si notifica la cessione dell'isola, riconquistata, a diversi magnati cittadini tra i quali Leone di Cunizio che rinunciò a metà isola, cedendola a Balduino arcivescovo di Pisa. Altra incursione genovese ci fu nel 1170 quando il consolo Corso di nome navigò alla volta di Pianosa, pose l'assedio alla terra ed al porto ricinto allora di grosse mura e difeso da forte rocca; e mentre una porzione delle truppe da sbarco invadeva l'isola da un lato e penetrò da una breccia nel castello e ne restò padrone. Ma i pisani mossero verso l'isola, quindi Corso distrusse i baluardi e il forte e riparò a Bonifacio.
I genovesi sbarcarono nuovamente nel 1283 con la scusa che gli abitanti esercitavano la pirateria. Furono così distrutte le nuove torri edificate dai pisani, depredato ed incendiato l'abitato e condotti a Genova come prigionieri 150 abitanti.
I pisani tornarono in possesso di Pianosa pochi mesi dopo, come conferma un documento, datato 5 febbraio 1284: l'arcivescovo di Pisa, Ruggero, mostrò al consiglio cittadino una lettera del suo omologo genovese che auspicava la liberazione di un suo chierico detenuto nelle "carceri pisane da quelli di Pianosa", promettendo in cambio la liberazione di "Ugolino figlio di Uguccione Vernagalli chierico suddiacono, e Pievano dell'isola di Pianosa, stato preso nel mese di aprile o maggio ultimo passato [...] detenuto nelle carceri di Genova coi laici pisani".
La disfatta pisana nella battaglia navale della Meloria (1284) renderà vano tale piano di scambio permettendo a Genova di divenire padrona di tutto l'alto Tirreno.
Pianosa tornerà sotto l'autorità di Pisa pochi anni dopo, promettendo a Genova di lasciare l'isola incolta e disabitata. Contravvenendo a tale patto, Pianosa fu ceduta in affitto dai signori di Pisa, gli Appiani, prima ad una famiglia pisana, i De Leis, in seguito alla famiglia corsa dei Landi nel 1344.
Non potendo più governare Pisa ed il suo territorio, la famiglia Appiani lo venderà a Gian Galeazzo Visconti, signore di Milano, nel 1399, per la somma di 200.000 fiorini d'oro. Con il ricavato Gherardo Appiani si ritirò a Piombino, dando inizio alla storia del piccolo principato, costituito da Suvereto, Scarlino, Buriano, Vignale, Populonia, e dalle isole dell'Elba, di Pianosa e di Montecristo.
Il geografo granducale Attilio Zuccagni-Orlandini scrisse vari trattati su Pianosa di cui uno molto importante nel 1842. Zuccagni costituì una società con il Console prussiano a Livorno, Carlo Stichling, prese in affitto l'isola per iniziare un progetto di ripopolazione. Probabilmente è questo il motivo della presenza del famoso bassorilievo con la croce su uno scoglio a cala dei Turchi.
0:00 Introduzione
0:24 Cala Giovanna
1:43 Bagni di Agrippa
2:13 Darsena di Augusto
2:40 Catacombe
3:17 Medioevo
4:22 Dragut
4:40 Palazzo della Specola
5:14 Forte Teglia
5:26 Croce scolpita
5:57 Il paese
6:23 Carcere
7:04 Snorkeling
7:22 Medusa e Sciarrano
7:40 Donzelle
8:57 Saraghi
10:01 Triglia, Occhiata e Castagnola
10:33 Tordi
11:20 Anemone e Salpe
12:17 Muggine e Cernia
12:50 Mormora e Tordo
13:27 Saraghi e Sciarrano
13:48 Barracuda
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