senza farmaci ben dati non ci sarebbe statala legge 180 poichè la situazione PRE MODERNA PSICOFARMACOLOGIA non consentiva la riforma fatevene uan ragione senza mettere i paraocchi idelogici

@@PsychiatryonlineITA1 Assolutamente si, non volevo in nessun modo incriminare l'uso dei farmaci quando necessari, né sminuire il fatto che ai tempi abbiano permesso i risvolti citati anche nel video, ma a quella osservazione Peloso prontamente ha riportato il dialogo sul fatto che Basaglia sapesse dosarli moderatamente appunto per renderli "alleati" e non la "soluzione". Pensavo di aver espresso chiaramente questo, invitavo soltanto ad ascoltare la ricca analisi offerta nel canale psichiatria e filosofia in quanto sono stati approfonditi più aspetti del modo di operare di Basaglia nella comprensione delle dinamiche psichiche della patologia senza limitarsi all'uso del farmaco. Saluti.

@@serenamichelaspark Paolo Peloso la pensa esattamente come me e non vi è nessuna contrapposizione idelogica o scientifica sul tema. Franco Basaglia usava gli psicofarmaci e li conosceva meglio di tanti suoi colleghi di allora non vi è alcun accenno ad un uso "moderato" ma semmai ad un uso corretto che è tutta un'altra cosa

@@PsychiatryonlineITA1 guardi che non sto in alcun modo andando contro l'uso dello psicofarmaco che permette anche un dialogo con il paziente che prima era impensabile. Né ho detto che Peloso ha idee contrastanti dalle sue, non conosco né lei né Peloso e non era il mio intento aprire un conflitto 😅 riportavo soltanto che in quel passaggio Peloso ha ribadito che vanno saputi dosare per far si che non diventino un danno per il paziente, ora non ricordo la frase precisa ma in caso le prendo i minuti esatti di quando lo esprime. Nel contempo può tranquillamente rimuovere il commento o lo faccio io stessa non era questo il senso, invitavo soltanto a soffermarsi sul fatto che in altra sede ha ben spiegato cosa interessava Basaglia più approfonditamente, ovvio che in quei tempi allearsi al farmaco era oltre tutto l'unico modo per porre fine a una "detenzione" forzata. Non stavo facendo un discorso pro farmaco o contro farmaco, ma appunto devono diventare alleati della cura e non rappresentano la "soluzione", a esclusione delle malattie degenerative e di altre patologie prettamente strutturali, il resto se non viene affiancato dalla psicoterapia ha ben poca risoluzione con il mero farmaco che diventa soltanto altra azione "contenitiva" e nient’altro.

​@@PsychiatryonlineITA1 12:05 spiega che provenendo da altra formazione riusciva a utilizzare gli psicofarmaci in modo efficace e rispettoso. 12:50 specifica che "Basaglia introduce gli psicofarmaci (in quanto alleati) ma è anche in grado di usarli senza un uso esagerato, che naturalmente è inutile da un lato e nocivo al paziente dall'altro" Ho fatto soltanto questo appunto, chiedo scusa se le è sembrata una mancanza di rispetto ma stavo soltanto puntualizzando le "intenzioni" di Basaglia che Peloso ha ben sottolineato maggiormente in altra sede. Se vuole può togliere tutti i messaggi, e dal canto mio le dico che auspico un domani dove gli psichiatri tornino a prestare estrema attenzione alla psiche della persona senza fermarsi esclusivamente a poter contenere il sintomo. Tutto qui Cordialmente