Great Version, his voice is amazing and i like his slow style

Fantastico. Riccardo Novaro dà l'ennesima prova delle sue capacità sceniche e vocali. Belli anche i costumi e la scenografia, originale senza essere fuorviante (purtroppo una delle poche). Fasolis resta una certezza.

Di solito Diego Fasolis mi piace, la mia prima Serva Padrona è stata la sua, ed è di sicuro capace di dare molto... ma, mi dispiace, non si può fare un’opera di primo Ottocento con un’orchestra barocca: ciò non per le caratteristiche degli strumenti, che nei primi decenni dell’Ottocento erano ancora simili a quelli del Settecento (corni senza pistoni, diapason più basso, corde di budello ecc.) ma questo non basta a fornire un’HIP (Historical Informed Performance) ben riuscita. Soprattutto per quanto riguarda la presenza di un clavicembalo e di un fortepiano, quando sappiamo, anche grazie alle memorie di Geltrude Righetti-Giorgi (prima Rosina), che Rossini, quella fatale sera romana del 1816, sedeva a quest’ultimo strumento: due cembali li posso capire in un’opera barocca, ci sono testimonianze di come persistessero anche in alcune orchestre di tardo Settecento (per esempio quella della Pergola di Firenze), ma qui sono decisamente fuori luogo! Sarebbe stato molto più azzeccato optare per il basso continuo d’uso comune all’epoca, come già aveva fatto Chailly nella sua incisione de “La Cenerentola” con dei risultati di tutto rispetto. Purtroppo corde di budello e variazioni non forniscono automaticamente un risultato storicamente corretto: il mio sogno rimane un’orchestra d’epoca che però si dedichi ESCLUSIVAMENTE al repertorio del primo Ottocento: altra epoca, altri gusti, non si può far finta che Rossini sia lo stesso di Cimarosa, per fare un esempio, se un’orchestra è specializzata nel repertorio barocco non è automaticamente specializzata in un autore come Rossini, che con le sue opere semiserie e serie, ci fa chiaramente capire che siamo ormai alle soglie del fenomeno del melodramma romantico