Venire rinchiusi in una struttura OPG , Ospedale Psichiatrico Giudiziario , strutture che hanno sostituito i vecchi Manicomi Criminali.
La storia di un ragazzo che ritenendosi innocente , si è trovato a trascorrere 5 anni della proprio vita, richiuso in un OPG , in mezzo altre persone problematiche di ogni età.
Una terapia a sua detta sbagliata che lo portava a peggiorare con allucinazioni ed incubi ad occhi aperti, violenza e costrizione nei suoi confronti.
Gli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG), in Italia, erano una categoria di istituti annoverabili tra le case di reclusione che a metà degli anni settanta sostituirono i vecchi manicomi criminali. Sono stati aboliti nel 2013, ma chiusi definitivamente il 31 marzo 2015, sostituiti dalle Residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza (REMS). Al 30 giugno 2010 tali strutture contenevano un totale di 1.547 detenuti.
La prima norma a disporre il ricovero coattivo all'interno dei manicomi è stata la legge 14 febbraio 1904, n. 36. La vera svolta, tuttavia, avvenne con l’approvazione del Codice Rocco nel 1930 che istituzionalizzò il ricorso al manicomio giudiziario quale misura di sicurezza da disporsi sempre nei confronti dell’imputato prosciolto per infermità psichica. Con il nuovo codice l’ordinamento penale italiano accolse le istanze della cosiddetta Terza Scuola, introducendo quale compromesso tra le contrastanti opinioni delle scuole Classica e Positiva il sistema del doppio binario che articolava le risposte sanzionatorie alla commissione di un reato distinguendole tra pene e misure di sicurezza, queste ultime a loro volta suddivise in personali e patrimoniali.