Ritratto fotografico Ottocento: dagherrotipia, ambrotipia, ferrotipia

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brescialeonessa

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15 жыл бұрын

Questo era il 'promo' del libro ora fuori commercio perché sostituito dal nuovo impegnativo volume: "Dagherrotipia, Ambrotipia, Ferrotipia. Positivi unici e processi antichi nel ritratto fotografico"
Libro in carta patinata, cartonato e rilegato a filo refe, 367 pag. in formato A4, si può acquistare su YoucanPrint.it.
www.youcanprint.it/youcanprint...
L'ebook e disponibile su LULU (cerca "DAGHERROTIPIA").
Low Res video. Bassa risoluzione video: Please buy the book :-) ;-)
Processi fotografici antichi a positivo unico. Tecniche dimenticate attraverso cui il ritratto, un privilegio riservato fino al 1839 ai ricchi ed alla nobiltà, divenne testimonianza di vita, presenza e ricordo per la gente comune. Spiegazioni approfondite e schemi per il riconoscimento e la classificazione delle antiche immagini sono accompagnate da un corredo iconografico di oltre 900 immagini inedite. Il libro propone, tra l'altro, una tavola di identificazione e classificazione dei marchi (hallmarks) utilizzati dai produttori di lastre dagherrotipiche e dagli studi fotografici. 159 hallmarks (The American Daguerreotype, il testo che finora è adottato come riferimento dai curatori dei musei di tutto il mondo ne riporta 63). I riquadri di presentazione europei ed americani sono classificati per tipologia. Sezioni e disassemblati mostrano la successione degli elementi che compongono i montaggi d'epoca. Un insostituibile strumento di studio per l'appassionato di storia della fotografia, per il collezionista e per chi desidera approfondire le tecniche antiche del ritratto fotografico dell'Ottocento.
Storia illustrata della fotografia di ritratto nell'Ottocento, nella forma di diffusione più popolare e caratteristica delle primissime immagini realizzate dai pionieri: l'astuccio fotografico. La confezione in piccole ed eleganti custodie fu una delle più comuni forme di presentazione con cui il ritratto fotografico iniziò a diffondersi ed affermarsi. I dagherrotipi e gli ambrotipi furono infatti prevalentemente confezionati in preziose custodie adatte al trasporto ed a pre-servare nel tempo il ricordo di persone la cui immagine è sopravvissuta in modo sorprendente.
Il libro presenta i processi fotografici attraverso cui il ritratto, un privilegio fino ad allora riservato esclusivamente ai ricchi ed alla nobiltà, divenne testimonianza di vita, presenza e ricordo per la gente comune.
Le diverse tipologie di confezione in astuccio sono esaminate nel dettaglio, considerandone l'aspetto tecnico ed artistico. Spiegazioni approfondite per il riconoscimento e la classificazione delle antiche immagini sono accompagnate da un sostanzioso corredo iconografico.
Il libro propone un'aggiornata tavola di identificazione dei punzoni (hallmark) utilizzati dai produttori di lastre dagherrotipiche e dagli studi fotografici dell'epoca d'oro della dagherrotipia. I riquadri di presentazione e montaggio (mat) sono documentati e classificati per tipologia di profilo.
Il testo è proposto come strumento di studio per l'appassionato di storia della fotografia, per il collezionista e per chiunque desideri approfondire un particolare aspetto delle arti figurative e del ritratto fotografico dell'Ottocento in particolare.
Lesposizione non impiega un linguaggio specialistico e si propone di divulgare la cono-scenza delle più antiche tecniche di ripresa fotografica: un regalo che gli appassionati di foto-grafia inseriranno con soddisfazione nella loro biblioteca.
L'idea da cui nasce la collana "Speculum memoriae", che inizia con questo libro, è quella di sviluppare, attraverso successive pubblicazioni, un percorso di approfondimento dedicato alla storia della fotografia, dalle origini agli inizi del Novecento. Il tema centrale dello studio è riservato alle immagini su lastra di rame argentato, vetro e ferro... realizzate con le più antiche tecniche fotografiche ed alle loro diverse forme di confezione e presentazione. Sono in preparazione approfondimenti monografici relativi alle tecniche di conservazione e restauro, alle stampe fotografiche su carta (calotipo, albumina, aristotipia, kallitipia, cianotipia) ed alle tecniche a colori che ebbero una diffusione commerciale (Autochrome, Uvachrome...).
Questo libro è il prodotto della collaborazione di due appassionati collezionisti, orgogliosi di presentare un primo frutto delle loro ricerche. Finalmente è stato possibile riunire in una pubblicazione in italiano una serie di informazioni che costituiscono una vera novità, come alcune considerazioni sulla classificazione dei materiali (p.es. una tavola di riferimento per i profili di riquadro mat) ed una tabella di identificazione dei punzoni rilevati su lastra dagherrotipica, che intende porsi come aggiornamento ed ampliamento dell'ormai storico, poco conosciuto ed ormai quasi introvabile lavoro di Floyd & Marion Rinhart.

Пікірлер
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