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Nel 787 d.C., nel pieno dello scontro dottrinario sull’iconoclastia, l’imperatrice d’Oriente Irene convoca il secondo Concilio di Nicea. L’intento è dirimere la dibattuta questione del culto delle immagini sacre. Esaminando le ragioni avanzate da iconofili e iconoclasti il Concilio definirà un elemento importante nell’esperienza di fede del Popolo: l’arte è capace di portare con efficacia davanti agli occhi la storia della pagina Sacra. L’arte sacra è viva e, in quest’ottica d’intercomunicazione, è formulata una nuova ipotesi in un passaggio definito “dal teologico al teologale”.
Ce ne parla Roberto Quero in "La legittimità dell'immagine", al quale abbiamo fatto qualche domanda sul libro.
Libro: shorturl.at/fgoDJ
Video a cura di Chiara Ascoli
intervista di Elena Vanore