Io ho abbandonato il conservatorio al 6anno a 15 anni ,nessuno aveva mai capito che le mie difficoltà di lettura erano dovuti alla dislessia, l'ho saputo solo quest'anno a 59 anni. Se lo avessi saputo prima forse tutto sarebbe cambiato, mi ci voleva molto più tempo degli altri per imparare un brano e nn ero io che ero negligent nello studio. Oggi ci sto riprovando libero dalle colpe che mi facevo e il sentimento di sconfitta

A 53 anni ho ancora un conto aperto con il pianoforte! Ho preso lezioni in tanti periodi della mia vita poi, per quasi vent'anni, ho chiuso il coperchio e dimenticato tutto. Poco tempo fa ho ripreso a fare esercizi, ho rimesso mano a qualche brano e niente, questo dannato strumento mi dà ancora piacere... Perciò a settembre si ricomincia, per la quarta o quinta volta, a cercare un maestro. E speriamo che sia la volta buona per viverlo finalmente bene, con piacere, senza aspettative irrealistiche... So che lo devo a me stesso. 🤞🤞🤞

Ho iniziato da 15 giorni a quasi 57 anni partendo da zero, dopo questa intervista sono sempre piuù convinto della scelta, grazie Sivia e grazie alla prof.😁

Bellissima intervista e molto interessanti i contenuti! Comunque, a onor del vero, gli unici "non parassiti" in questo periodo sono solo i ..... commercialisti! Se qualcuno di loro mi sta leggendo gli consiglio vivamente di iniziare un percorso musicale a prescindere! Anche per me, come descritto dalla Psicologa Silvia, è stato un toccasana; ritagliarmi del tempo da dedicare al pianoforte, seguendo i corsi di SognandoilPiano, ha avuto risvolti positivi anche nel lavoro quotidiano che svolgo! 🎶🖋💼 🎶

Interessante e verissimo

Interessatissimo video. Non suono il pianoforte,ho 65 anni. Suono da sempre la chitarra per hobby. Nel gruppo dove suono mancava il bassista. Nemmeno due anni fa mi hanno dato un basso in mano dicendomi: studia il repertorio. Così sono diventato anche bassista . Una nuova esperienza che , spero,mi dia nuove opportunità.

Grazie per quello che fai ogni giorno per chi ama e studia il pianoforte come me e tanti altri.

Video molto rilassante, grazie alla piacevole e interessante conversazione e allo sfondo collinare. Mi sono ritrovato in molto di ciò che vi siete dette. Ho iniziato a studiare pianoforte due anni fa, all'età di 61 anni, e ormai esercitarmi e studiare fa parte della mia vita. Ho iniziato praticamente da zero ( conoscevo a malapena le sette note), e ogni giorno dedico allo studio circa due ore, seguendo lezioni ogni settimana da un bravo insegnante.Da circa sei mesi, ho abbandonato il piano digitale per un piano acustico, e sono molto soddisfatto della scelta, che consiglio a chiunque se lo possa permettere, perché trovo che esercitarsi con un piano acustico, grazie al suono naturale e pieno, sia meno faticoso e più gradevole. Molto mi ha aiutato mia moglie, supportandomi nei non rari momenti di scoraggiamento ( e il supporto dei coniugi, e dei parenti in genere, a detta del mio insegnante non é così scontato...). É difficile esprimere a parole quello che per me vuole dire lo studio della musica, ma proverò a farlo, pur essendo sicuro di non riuscire ad esprimerne che una minima parte: - Innanzitutto, iniziare a studiare il piano alla mia età, vuole dire intraprendere un'attività che impegna, oltre che il cuore, anche la mente e che, al pari ( se non più) dello studio di una lingua straniera, é un potente antidoto alla pigrizia mentale e al declino cognitivo, considerato anche che, nel mio caso, é come se avessi iniziato dall'alfabeto; - grazie allo studio del piano, mi sono avvicinato e ho approfondito la conoscenza del meraviglioso mondo della musica classica, che ascoltavo anche prima, ma di cui avevo una conoscenza molto superficiale; - ho trovato qualcosa che, finché le mani e il cervello me lo permetteranno, mi impegnerà per gli anni che ancora mi rimangono da vivere, dandomi degli scopi e degli obbiettivi di miglioramento; - per me, lo studio del piano rappresenta quello che credo sia per altri la meditazione yoga. É un tempo che dedico a me stesso e in cui mi sento in contatto con il mio mondo interiore. Cerco anche di vivere quest'attività senza un'eccessiva ansia da prestazione, ma impegnandomi nello studio e accettando i risultati che arrivano. Infine, vorrei condividere le considerazioni sulla felicità e sulla malinconia. La felicità, a mio avviso, al contrario della serenità, é uno stato dell'animo che, per l'intensità che lo caratterizza, non può essere vissuto a lungo. Circa la malinconia, é un'emozione dolcissima ma in cui , secondo me, non bisogna indulgere troppo perché rischia di sconfinare nella depressione. Grazie di nuovo a entrambe.

Che dire .. Bravissime mi trovo d'accordo su tutto e debbo dire che e' stata una fortuna aver iniziato ad imparare a suonare il pianoforte da diversamente giovane perche ' ho ritrovato emozioni e felicita' nascoste sotto la tastiera !🙃

Signora Silvia Mi raccomando non rimuova nel tempo i suoi Video Didattici . Grazie.

Felice Giorno prof !! Le sono umilmente grato x le splendide lezioni … impagabili oserei dire !!! Con ammirazione e gratitudine 🙏 Cordialità Michele .

bel video è come partecipare ad un incontro tra amici chiacchierando amichevolmente di argomenti interessanti

La vergogna, per me, è soltanto la propria paura del giudizio negativo che possiamo anche solo percepire negli altri nei nostri confronti. Bisogna farsi forza e combattere questa paura perché assolutamente falsa. Chi vede una persona al piano, la prima cosa che pensa è : "Cavolo ma tu suoni il piano? Ma tu sei un grande! " Perché il piano è uno strumento anzi Lo Strumento per eccellenza che denuncia una capacità, lavoro e studio che sono di meraviglia per tutte le persone. Cioè io invidio tantissimo chi suona il piano

Mitica ❤

Wow! Grazie! Ho 44 anni, sono genitore, e da un anno e mezzo suono il violoncello. Mi ritrovo pienamente in ciò di cui avete discusso. Siete due perle.

Io avevo cominciato a 40 anni, purtroppo,ho dovuto lasciare x motivi di lavoro, ma dopo essere andato in pensione, ho ripreso avendo molto tempo libero, ora sono 8 anni che suono, ora essere rimasto senza insegnante, ora mi trovo in difficoltà, le note non le leggo, sono le dita che vanno da sole, ora sono studiando shopping in la minore, e il rondò Veneziano è molto bello ma veloce, li ogni tanto sbaglio, e lo correggo lentamente io sto molto bene suonando il piano

ho iniziato a studiare da autodidatta l'arpa celtica dopo la perdita di mia madre. Mi e' servito moltissimo ad addolcire l'impatto del trauma. Ora suono da circa cinque anni per me stessa dentro casa. A volte con la finestra aperta mi vengono delle ansie da prestazione con la vergogna del giudizio dei passanti davanti casa. Ma poi penso questo: se mi giudicano male lo facessero loro se sono capaci😊 e il pensiero della vergogna passa subito. Bella intervista grazie mille.

ho iniziato a suonare la tromba a 49 anni adesso da poco suono anche il piano mi piace ma ho poco tempo. il tuo sito mi è di grande aiuto ! ti ringrazion di cuore ! io prima non sapevo neanche cosa fosse suonare

Che vista stupenda.

Psicologia e Musica: due facce della stessa medaglia. La Musica a mio modesto può essere terapica per ogni essere umano anche se solo la si ascolta, lo diventa ancor di più se la si pratica con un qualche strumento. Nel mio caso lo strumento musicale è per me una sorta di ambulatorio dove mi reco tutte le volte che ho da farmi medicare qualcosa e nel quale trovo sempre l'antidoto risolutivo seppur spesso temporaneo, ma già molto bene così. Una bella intervista che mi ha lasciato il segno. Grazie ad entrambe.

Le aspettative che hanno gli altri su di noi e quelle che noi stessi ci creiamo diventano uno ostacolo al fluire del destino che si finisce per nn accettare quando nn corrisponde a quella serie di aspettative attese. A volte nn è chiaro quando è necessaria caparbietà e tenacia in cose che magari nn sono adatte a noi per natura, non è chiaro quando forzare insomma. Le aspettative nn raggiunte a volte portano a frustrazione, un ruolo importante lo hanno i genitori dei piccoli alunni riguardo a questo. Quando siamo grandi attribuiamo le colpe ai genitori dimenticandosi che da maggiorenni abbiamo la facoltà di fare le scelte che vogliamo e modificare il carattere di nostra iniziativa. La musica è per alcuni un buon campo di lavoro su se stessi anche per migliorarsi personalmente. Chiunque abbia ricevuto un dono dal cielo dovrebbe metterlo a disposizione degli altri innanzitutto, lo scopo della soddisfazione personale nn era lo scopo per cui quello dono viene "donato" . Suonare per dar piacere ad altri, insegnare musica per elevare gli altri credo sia il fine migliore per far musica oltre ad essere il veicolo più efficace dell'espressione del sentimento anche a scopo di preghiera e di gratitudine per la nostra nascita e vita. 5000 anni fa i saggi dicevano che l'universo fu creato da un suono. Può oggi il suono salvarlo dalla decadenza dell'egoismo umano?

*_ "Condizionatori spenti! La freschezza arriva dalle colline.

Anch’io ho 42 anni e da qualche mese ho cominciato a suonare il pianoforte…mi ritrovo in quello che è stato detto da voi…è bello perché sto imparando a suonare da spartito ed era una cosa che avevo sempre desiderato fare…😊

Io ho 60 anni, ho cominciato ad aprile scorso da autodidatta, con una pianola acustica. Già so suonare Honky Tonk train blues versione ibrida, sto finendo contemporaneamente di imparare The Entertainer di S. Joplin e ho persino cominciato Concerto di Warsavia di R.Addinsell...il segreto secondo me, è la LENTEZZA, la diteggiatura, il ritmo e l'ascolto. Tutto viene da se, basta ripetere e ripetere alla nausea senza fretta fino alla padronanza della tastiera.

Buongiorno

Gli insegnanti di Musica dovrebbero ricerere una formazione su come riconoscere i problemi di DSA nei loro alunni, anche se di piccola entità, è c'è ne sono tanti che hanno difficoltà con il solfeggio e la lettura, e la lettura a prima vista a causa della dislessia nn riconosciuta

"e ' un tempo tolto" ma utile per la salute mentale! Proprio il fatto che la concentrazione deve essere al massimo lo studio di uno strumento fa da spazzacervello. P.S. Silvia io "sono" come tuo padre..un multihobbista !

Al Conservatorio di Milano c è un team di studio e ricerca che si occupa della didattica per alunni con DSA diretto dal Maestro Piffaretti. Tutti gli insegnanti che desiderano approfondire l'argomento posso rivolgersi a loro, sono nel sito web del Conservatorio G. Verdi di Milano

Io ho cominciato a 55 anni. Ha ragione Silvia P. : si può iniziare anche ad 80 anni se lo desideri.

Da bambino imparai velocemente a suonare ad orecchio, entrai in conservatorio a 9 anni senza essere preparato da un maestro ma solo qualche rudimenti da un fratello. L'insegnante che ebbi era un pianista di rilievo, ero svelto e nn mi fu dato veramente un metodo di studio visto che sembrava nn ne avessi bisogno. Invece la mancanza di metodo associata alla dislessia feve crollare tutto man mano che si andava avanti con le difficoltà fino ad abbandonare tutto in adolescenza. A Napoli c è la prevalenza di una tecnica pianistica differente dalla sua, ma simile a quella che imparai. Se avessi cambiato maestro come gli altri della. Mia classe mi avrebbero fatto ricominciare da capo con l'impostazione del peso, le cadute, ecc... Perdendo così un anno er l'adeguamento. La sua impostazione dell'articolazione mi è molto familiare e sbirciando ogni tanto quando possibile, trovo ottimi consigli per lo studio che nn ricevetti da ragazzo, pensavano che nn ne avessi bisogno ed invece sono preziosi, Grazie. Oggi da grande ci sto riprovando grazie ad un piano digitale pesato con cuffia che nn disturba nessuno: una benedizione! Grazie anche per la sua gioia e simpatia che sono molto piacevoli ed accattivanti, ma anche rassicuranti intendo. Buon lavoro con i suoi alunni, avrei voluto una insegnante come lei da ragazzo ma il destino ha voluto altro. Saluti

Brava Silvia se " ti piace studiare, non te ne devi vergognare " (Vasco Rossi). Io il ridicolo l'ho bypassato con la tastiera e un bel paio di cuffie

Pianoforte anche perché.... ciascuno di noi ha delle forti dipendenze che non ci rendono completamente liberi che, come pensieri costanti, minano il nostro benessere. In primis i soldi, quasi tutti dobbiamo pagare fitti, rate ecc. molti di noi non siamo contenti del nostro lavoro o dei colleghi. Spesso non siamo in grado di rinunciare a mangiare schifezze o bere alcool o leggere il cellulare ecc. Tutto ciò influisce molto negativamente sul nostro benessere. Astrarsi, magari cantando il SOL al tramonto o, recitando in chiesa le litanie, ci aiuta a liberarci per un po' da questi pensieri ossessivi. Suonare significa anche distogliere da queste situazioni contingenti la nostra attenzione e, questo fa molto bene. Per chi vuole approfondire questi concetti bisogna informarsi sul cortisolo che, quando più elevato sostiene le dipendenze, quanto regolare si associa al vero benessere. Suonare può significare anche ridurre lo stress.

a 58 anni suonati qualcosa strimpello, ;) chissa come andra' a finire ;)

Io sono andato in pensione a 62 anni e ho cominciato ad andare a lezione, prima solo flauto dolce alle medie. So dove non posso arrivare ma mi piace intrapendere il viaggio ed avere come traguardo ...solo divertirmi.