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Domenica 20 marzo, ore 23.40, su Rai Uno, finalmente, dopo un paio di rinvii dovuti alla programmazione straordinaria a causa della guerra in Ucraina, andrà in onda il mio Speciale Tg1 PIER PAOLO, dedicato al più grande intellettuale del novecento (e oltre), in occasione del suo centenario. Un uomo che oggi come allora può accendere una luce con le sue parole e può aiutarci a ritrovare il bandolo della matassa per dare risposte a problemi che sembrano insormontabili, ma non lo sono, sono semplicemente la conseguenza di una cultura, oramai sempre più globale, basata solo su tutto quanto Pasolini ha ferocemente combattuto e avversato. Studiare Paolini è diventato urgente e improcrastinabile. In Italia questo gigante è stato raccontato soprattutto per la sua morte, per l'orrore e il mistero noir che per molto tempo si è mangiato tutto il resto. Io ho voluto invece far parlare la sua opera, celebrata in tutto il mondo da decenni, tradotta in decine di lingue, ma da noi, come al solito, spesso ancora in secondo piano rispetto alla morbosità del gossip inutile che si è fatto intorno alla sua vita privata e al suo atroce omicidio, un massacro che ancora non ha un colpevole e che ha tolto di mezzo una mente che avrebbe fatto la differenza. L'Italia senza Pasolini è stata un'Italia diversa, peggiore. Forse molte cose sarebbero andate diversamente se quella voce potente, quel genio moderno e all'avanguardia, in grado di anticipare i tempi come nessun altro mai, in grado di concepire il futuro con la sua inter disciplinarietà e la sua cross medialità ante litteram, non fosse stata zittita per sempre. Chi lo ha fatto, chi lo ha ucciso, sapeva bene cosa stava eliminando. Pier Paolo Pasolini è una voce che continua a parlarci e a darci una possibile, valida e risolutiva chiave di lettura ai mali del nostro tempo. Io spero di essere riuscita ad aprire una piccola porta su un'opera immensa, colossale, variegata, che in un'ora può solo essere evocata. Spero di aver fatto un buon lavoro, per un uomo che ho sempre amato, per un artista infinito, eterno, che ha sfidato la morte, guardandola in faccia, da martire, per un bene superiore: la verità. #SpecialeTg1 #PierpaoloPasolini