Meraviglioso, grazie Serena! 🙏☀🧡

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Jnâni (da jnâna: sapienza, conoscenza) è il saggio per eccellenza e indica colui che si è completamente risvegliato. Nisargadatta stesso era uno jnâni

Forse la tua domanda Enzo è: come fare ad andare oltre l'identificazione con il corpo e la mente? Perché naturalmente, finché si è vivi il costrutto rimane. Nisargadatta nei suoi insegnamenti cerca di portarti ad essere testimone del corpo-mente. Come? Guidandoti verso l'esperienza di sentirti coscienza. Tu sai di essere, di esistere. Questa sensazione senza ulteriori aggiunte di pensieri è la coscienza, non la tua o la mia coscienza, ma l'unica coscienza che è in tutti gli esseri. A volte egli fa notare, come al mattino appena svegli, prima che si mettano in movimento i pensieri che ti riportano subito alla tua storia, (il tuo nome, il tuo stato, i tuoi impegni da svolgere) puoi notare un breve momento che sei sveglio e pur sapendo di esserlo, la memoria non si è ancora messa in movimento e tu ti rendi conto solamente di esserci. Oppure in un momento di tranquillità in cui i pensieri si diradano, lasciando spazio libero nella mente, come un cielo libero da nuvole. Quel sapere di essere senza nessun'altra aggiunta è la nostra natura di coscienza. Il corpo-mente è solo il supporto della coscienza. Se continuerai ad ascoltare Nisargadatta in queste registrazioni, ti guiderà a prendere atto di questo stato e l'identificazione con il corpo-mente cadrà.🙏🧡

Concettualme l'ho capito e' come se sai la strada per arrivare a una città ma no ci sei mai stato così mi sento

@@enzopisacane7588È un bell'esempio quello che fai. Ad un certo punto della tua indagine, scoprirai che quella strada conduce a te stesso(alla parte reale di te stesso), luogo che però non hai mai abbandonato. È come qualcosa a cui, in un panorama a te familiare, non hai mai fatto caso. Quello spazio in cui si è formato il pensiero che hai avuto: "Concettualmente l'ho capito, e' come se sai la strada per arrivare a una città ma non ci sei mai stato", quello sei tu in quanto essere o coscienza. Prima che avvenga quel pensiero tu sei lì che osservi come coscienza. Ci siamo abituati ad identificarci con i pensieri, ma in realtà siamo lo spazio dell'essere in cui avvengono i pensieri. I pensieri arrivano, rimangono per un po' e se ne vanno, ma tu rimani lì come uno spazio vuoto. Immagina una lavagna bianca su cui vengono scritte delle frasi: la mente si concentrerà più facilmente a notare le frasi, piuttosto che lo spazio vuoto della lavagna. La lavagna bianca è la coscienza, le parole scritte sopra, sono i nostri pensieri che poi creano la storia in cui ci identifichiamo. 🙏

Andrà tutto bene 🧡

@nonnorenato4651 Ti prego di non arrenderti... Persevera e ancora e ancora... E andrà tutto bene❤️💪🏻

È vero ciò che affermi ma non vale per il mio commento Leggilo

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