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Trump ha la colpa di una guerra civile negli Usa?

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Aldo Giannuli

Aldo Giannuli

Күн бұрын

Пікірлер: 53
@andreaermannogammarota2550
@andreaermannogammarota2550 Ай бұрын
Bella lezione professore, grazie
@denisbiancocammel1465
@denisbiancocammel1465 Ай бұрын
Prof ha sbagliato scrivere Trump.
@zedo1973
@zedo1973 Ай бұрын
e due , come ieri,temo che il prof non legga i commenti hehehe
@falco_88
@falco_88 Ай бұрын
Ah ah
@antoniovalenzi660
@antoniovalenzi660 Ай бұрын
A trovarlo "La seconda guerra civile americana" di Joe Dante! Film introvabile, usci' solo una volta in DVD con L'Internazionale, poi più nulla. Anche su internet, ultima risorsa, è praticamente scomparso. Capolavoro in anticipo sui tempi
@antoniobassu9324
@antoniobassu9324 Ай бұрын
Adesso non so se è ancora disponibile ma io lo vidi qualche anno fa su RaiPlay
@antoniovalenzi660
@antoniovalenzi660 Ай бұрын
@@antoniobassu9324 Lo cercherò! Lo vidi al cinema e ne rimasi fulminato, benché al tempo sembrasse più una commedia fantapolitica
@matteo-6523
@matteo-6523 Ай бұрын
Buona serata prof
@paolog7449
@paolog7449 Ай бұрын
Interessante
@MelliFluoGddy
@MelliFluoGddy Ай бұрын
Il libro di cui parlavo nell'altro video è The Turner Diaries ma è roba vecchia e già molto trattata.
@kruaxiilferengi
@kruaxiilferengi Ай бұрын
In verità è più che mai attuale... insieme alla bibbia è presenza costante nelle librerie di chiunque abbia "almeno" un AR 15 nell'armadietto delle armi da fuoco...
@luigiaresu8016
@luigiaresu8016 Ай бұрын
Ecco un altro che confonde la realtà con l'ideologia...come se non sapesse chi fomenta i casini negli Usa e in Europa ( vedi Italia e Francia).
@jacques.cousteau
@jacques.cousteau Ай бұрын
chi li fomenta?
@mariarucci78
@mariarucci78 Ай бұрын
Buonasera prof, se non ne ha colpa di certo ci ha messo del suo
@emebettsegaye2664
@emebettsegaye2664 Ай бұрын
Se fosse capitato ad attuale Presidente sicuramente sarebbe stato colpa di Trump ovviamente
@limonman1716
@limonman1716 Ай бұрын
In realtà la persecuzione politica di Trump arriva già da quando si è candidato per la prima volta come presidente. Quindi hanno fomentato odio su di lui fin dall'inizio, il suo carattere semplicemente lo spinge a rispondere a tono per non farsi calpestare. Chi non ha seguito lo sviluppo di quella situazione e si è limitato alla narrativa del Trump pazzo razzista (falso tra l'altro), non può capire fino in fondo.
@Lensmen-wm1in
@Lensmen-wm1in Ай бұрын
In poche parole, in nome della pace, bisogna sperare che vinca Trump. Siamo messi proprio bene.
@MARCOTRAVERSO
@MARCOTRAVERSO Ай бұрын
Salve professore si può sapere l'argomento del nuovo libro? Non sono informato. Grazie mille
@emzar949
@emzar949 Ай бұрын
Qui qualcuno ha letto il libro di Fabbri....😄
@Loris-xt4tl
@Loris-xt4tl Ай бұрын
Prof Magu',
@marcododero6242
@marcododero6242 Ай бұрын
Tutto giusto, ottima analisi. Unica cosa (marginale sicuramente, lo riconosco) che non condivido è l'idea che a 80 anni non si possa essere rieletti presidente degli USA. Dipende senz'altro dalle condizioni di salute della persona, che dipendono solo in parte dall'età. Non starò a dirle che Pertini e Napolitano erano più anziani e la Regina Elisabetta II ancora di più perchè capisco che non sarebbe un paragone alla pari. Ma, come non apprezzo le società gerontocratiche, non amo nemmeno fare della terza età sinonimo di rimbambitismo. Cosa, secondo me, molto vicina all'ideologia fascita: non a caso parlavano loro di "largo ai giovani". Sia ben chiaro che non le sto dando velatamente del fascista: non mi sognerei mai. Come io non ho 80 anni, ne ho poco più della metà
@brokemolotov
@brokemolotov Ай бұрын
Il fascismo urlava "largo ai giovani" come tutte le ideologie che si pongono come rinnovamento e totale rottura con il passato. Non assocerei il "giovanilismo" strettamente al fascismo, visto che è una costante di tutte le correnti rinnovatrici in qualsiasi ambito della vita umana (non ultima le arti).
@Marco9999An
@Marco9999An Ай бұрын
Napolitano, la regina Elisabetta e Pertini erano capi di stato e non di governo. Comunque si, non è detto che a 80 anni non si possa essere lucidi ed in forma sino ad 85 per fare un mandato. Ma nel caso di Biden non sembra il caso.
@faikadra96
@faikadra96 Ай бұрын
Appunto i paragoni con napolitano, elisabetta o anche adesso mattarella che ha quasi 83 anni non calzano anche perchè sono figure sì di responsabilità ma molto simboliche e cerimoniali. Un capo dell'esecutivo deve essere fresco sia per le decisioni che deve prendere sia per l'immagine che dà del paese. Secondo te abu mazen o il presidente del camerun governano loro? Sono belle statuine messe lì mentre gli altri fanno tutto ed è questo che ormai pensano tutti di biden. Io non metto in dubbio l'esperienza, ma le gerontocrazia è proprio il segno che una società sta decadendo e non ha niente di meglio da offrire o che sta diventando anche un pò dispotica, tant'è che riprendendo l'esempio di camerun, palestina o anche russia per dire con putin non viene favorito il ricambio della classe dirigente proprio per mantenere dei privilegi e non fare troppi cambiamenti. Non dovrebbe essere questa l'immagine che danno gli stati uniti visto che poi si sono sempre incoronati guida del mondo.. Biden ha detto che non si ritira perchè è l'unico che può fermare trump ed è troppo pericoloso e io ci credo in questo senso di responsabilità, solo che se è vero che solo lui può fermare trump stiamo a posto, fa capire veramente come la situazione non sia grave di più
@jacobusp1
@jacobusp1 Ай бұрын
Condivido. Si può essere rimbambiti anche a vent'anni...
@marcododero6242
@marcododero6242 Ай бұрын
@@faikadra96 in effetti potrebbe proprio essere questo un segnale da parte degli Stati Uniti di rinuncia ad essere guida del mondo. Del resto penso sia ben chiaro a tutti che non sono più nelle condizioni di farlo. Devono solo cercare di evitare la guerra civile: ci sono a un passo!
@mauroperossini4785
@mauroperossini4785 Ай бұрын
"Ram belt"?? Ruggine si dice "rust".
@b.2003fat.
@b.2003fat. Ай бұрын
Trump con la U !
@Sklandarkal
@Sklandarkal Ай бұрын
Professore tutto quello che lei dice è ovviamente plausibile; però mi pare che le sfugga il vero nocciolo della questione; e la cosa mi appare del tutto sconfortante se consideriamo che lei ha una solida formazione marxista o marxiana e dovrebbe sapere benissimo che i fenomeni economici e sociali sono alla base di tutto e determinano modifiche politiche e culturali a cascata; infinitamente più di quanto possano fare altre cose come le guerre, la politica estera o migratoria in sè. In america coesistono due atteggiamenti profondi o "facce"; se queste cose non le comprende lei, posso immaginare che fatica possa fare un americano di cultura media. L'america ha una faccia irrazionalista, antilluminista, antiscientista, assolutista, bigotta ed ingnorante e biblodipendente se non teocratica, individualista fino allo spasimo egotico, antistatale tout court più che antistatalista, con venatura violente. Un culto della "libertà" portato agli estremi inteso pure come diritto a portarsi appresso fucili automatici di spessore militare o a fare fuori senza indugio chi ti entra nel giatdino di casa: Dall'altro esiste una america empirista e razionalista, che conserva un brillante primato scientifico e tecnologico, un paese con una capacità organizzativa di risorse umane e materiali che qui in Italia possiamo solo sognare. Un fascino della semplicità conoscitiva elegante e della ragione applicata e pratica che solo chi sa leggere testi anglosassoni di qualsiasi materia scientifica non può che amare e rispettare profondamente. Purtroppo è successo che i prevedibilissimi e comprensibilissimi sviluppi sociali della globalizzazione liberista hanno allargato lo iato tra queste due facce americane al punto da avere generato una autentica schizofrenia; l'america ha un disperato bisogno di ricomporre il suo tessuto sociale; e per fare questo esiste una sola via ovvero reintrodurre misure keynesiane che ridiano a tutti, capitali, lavoro, immigrati un minimo comune denominatore di legalità condivisa e di certezze concrete in tutte le molteplici e infinite contrade del paese; lo stato deve riprendere il controllo che in questi decenni gli è stato via via sottratto da forze private e privatistiche disgreganti; occorre assolutamente ricostruire un tessuto industriale interno e rinvogorire adeguatamente il ceto medio con il solo sistema possibile, ovvero con una classe operaia forte e degna. E poi occorre diminuire programmaticamente le differenze sociali che sono divenute intolellrabili per un paese civile e oltre certi livelli portano ad una naturale disgregazione democratica; occorre riprendere una politica della domanda con buoni salari e sussidi decenti per tutti. Potenziare l'economia con puri metodi dell'offerta alla fine può raggiungere qualche effimero risultato ma contemporaneamente spappola le società come è del tutto intuitivo; per cui hai classi e gruppi che si guardano in cagnesco e che alal fine si sparano pure addosso; un giuoco perverso che assolutamente non vale nessuna candela. E poi lasta but non least, occore rivedere a fondo al finanza; il trading sterile e fine a se stesso è divenuto veraemnte un cancro sociale come il gioco d'azzardo; non deve essere più possibile arricchirsi sul vuoto spinto e sulla rovina di interi strati sociali. e qualcosa di veramente schifoso. E la putrefazione finanziaria degrada in modo assolutamente invincibile qualsiasi società alla sua radice più profonda politica ma anche morale⁸
@mariacristinatagliabue4712
@mariacristinatagliabue4712 Ай бұрын
Semplicemente sì, è proprio così
@brokemolotov
@brokemolotov Ай бұрын
Siamo sicuri che sia economicamente possibile tornare a una piena industrializzazione occidentale? Considerando che la parte finanziaria è una sorta di mantra intoccabile (anche perché l'economia americana sta in piedi grazie alla vagonata di soldi che gira in borsa, seppur parecchio sconnessa dall'economia reale) e che quindi marginalità e profittabilità delle aziende quotate debba rimanere alta, come si potrebbe coniugare tutto ciò con l'offrire salari e condizioni eque agli eventuali lavoratori americani? Se costo del lavoro e margini non si possono toccare (il primo perché l'obiettivo è di non comprimere verso il basso i salari, il secondo per mantenere il primato finanziario), l'impatto va per forza sul costo del prodotto. Siamo convinti che un mercato come quello europeo, che dal punto di vista delle imprese è allo scatafascio, sarebbe in grado di assorbire un incremento del (diciamo) 50%, se non più, dei costi dei prodotti? Calcolando che, per certe categorie di prodotti (utili alla produzione, non velleità), le imprese europee sono totalmente dipendenti dal mercato americano?
@Sklandarkal
@Sklandarkal Ай бұрын
@@brokemolotov Una bella risposta; ovviamente occorre una volontà riformatrice profonda; non può essere un mantra e ovviamente non è sostenibile che strati di popolazione debbano impoverirsi ed altri arricchirsi come pescecani; con questi metodi si arriva inevitabilmente al punto di rottura, come è intuitivo; la democrazia occidentale non puo semplicemente reggersi sopra differenze sociali abissali; ma tutto sommato neppure uno stato autoritario può reggersi così, anche se ha mezzi di dissuasione criminale di Stato certamente pià convincenti; la democrazia si è affermata in occidente nel secolo corso per ispirazione superiore dello spirito santo; si è costruita prorpio SOPRA i mutamenti produttivi e di reddito tipici del fordismo; senza di quelli potevamo solo sognarla come è stata sognata per tanti secoli precedenti: Trump nel suo programma si dichiara favorevole alla ricostruzione del tessuto industriale interno almeno a parole; vedremo; invece non ci siamo sulla tassazione; vuole altri tagli fiscali; e lì c'è pure da capirlo, è miliardario; però se la politica normale viene digregata alla radice, allora devi attaccarti al miliardario eccezionale di turno purtroppo; e poi se la ricchezza si concentra in alto e in alto si pagano meno tasse che in basso; lo stato su che risorse deve contare, su quelle degli homeless? E' una follia e infatti il debito pubblico americano è cresciuto al livello dell'italiano.
@faikadra96
@faikadra96 Ай бұрын
Da appendere e incorniciare questo commento. Le persone sembrano non aver capito che le disuguaglianze sono diventate troppo accentuate e ormai ci sono interi mondi opposti che non si parlano e non si capiscono più. Questo è il risultato dopo decenni di globalizzazione neoliberista, finanza spietata in cui se qualcuno ha dei risparmi li può aumentare di 100 volte senza fare nulla e non producendo alcuna ricchezza sempre a discapito degli altri.. penso che quando le elite si sveglieranno dal sonno profondo in cui sono sarà troppo tardi, anche perchè a loro non conviene cambiare questo sistema. Si sta riformando la situazione pre rivoluzione francese secondo me
@brokemolotov
@brokemolotov Ай бұрын
@@Sklandarkal sono d'accordo, ma temo che le fetta di popolazione americana che vive nell'indigenza, o comunque in difficoltà, sia ancora troppo piccola. Non dimentichiamo poi che, molto più che in Europa, là è fortemente radicata nella società l'idea che il povero, o comunque chi percepisce un salario misero, è colpevole della propria situazione, perché non si sarebbe impegnato a sufficienza o non sarebbe un duro lavoratore. Sicuramente prima o poi si arriverà alla rottura del punto di equilibrio, ma temo che ci vorranno ancora diversi decenni prima che smettano di tacciare di pericoloso comunismo qualsiasi timida misura di stato sociale o di tassazione del capitale. Per me rimane comunque folle, nonché un fallimento conclamato, un sistema economico e sociale dove gli strati più bassi della popolazione sono costretti a fare due o tre lavori per sbarcare il lunario, ma finché rimarrà in vita la macchina della finanza che pompa artificialmente i numeri, dando l'impressione che l'economia reale sia altrettanto florida, temo che non verrà messo nulla in discussione.
@QuirinoMartellini
@QuirinoMartellini Ай бұрын
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