L'aereo era in uso da 20 anni, ma non aveva mai avuto nessun guasto o incidente prima, e l'equipaggio era tranquillo, il volo sarebbe stato facile. I passeggeri presero posto a bordo, gli assistenti di volo fecero tutti i controlli di routine: tutto come al solito. Il comandante diede il benvenuto a tutti, pronto a partire.
Ma quello che si verificò dopo è davvero pauroso. Niente elettricità, strumenti fuori uso, nessun aeroporto in vista, solo una piccola pista semi-abbandonata, sperduta nelle foreste siberiane. Difficile immaginare uno scenario peggiore per far un aereo pieno di passeggeri ed è un miracolo se tutti ne sono usciti incolumi. Tutto grazie a… un bicchiere d'acqua!
SEGNALIBRI:
I primi segnali di guasto a bordo 1:05
L'aereo volava a vista 2:23
Ecco come un bicchiere d'acqua ha aiutato i piloti 3:19
Abbiamo trovato dove atterrare, ma... 4:05
Niente panico a bordo 6:10
L'atterraggio 6:29
Cosa ne fu dell'aereo 8:34
Musica: Epidemic Sound www.epidemicsound.com/
SOMMARIO:
- L'aereo era in uso da 20 anni, ma non aveva mai avuto nessun guasto o incidente prima, e l'equipaggio era tranquillo, il volo sarebbe stato facile.
- Gli strumenti elettronici cominciarono a mostrare anomalie, ma i piloti non pensarono a nulla di grave e continuarono tranquilli. Anche la torre di controllo considerò il problema di poco conto.
- Dopo 8 minuti, tutte le luci dentro l'aereo si spensero. Lo notarono soltanto gli assistenti di volo, ma ritennero che fosse tutto sotto controllo. In cabina di comando però, si capì subito che c'era qualche problema molto grave.
- Senza gli strumenti elettronici, un aereo è come zoppo. Lo si può ancora pilotare, ma gli strumenti di navigazione non funzionano, la radio non funziona e nemmeno i sistemi di pompaggio del carburante.
- Senza possibilità di controllare l'angolazione di discesa, ai piloti non restò che utilizzare un trucchetto antico, quasi dimenticato: mettere un bicchiere d'acqua sul cruscotto dei comandi.
- Il comandante Novosyolov disse in seguito che per un puro colpo di fortuna riuscì a vedere in lontananza una piccola pista nei pressi della cittadina di Izhma. Era un vecchio aeroporto ormai abbandonato da molto tempo, chiuso al traffico aereo ad eccezione degli elicotteri.
- Malgrado la pista fosse in disuso, Sotnikov continuava a tenerla pulita e in buone condizioni da anni, di sua iniziativa. Andava ogni giorno a tagliare le erbacce, a ripulire dall'immondizia e riverniciava persino le strisce lungo la pista di tanto in tanto.
- Prima del terzo e ultimo tentativo di atterraggio, tutti i passeggeri e gli assistenti di volo vennero spostati più avanti nell'aereo, vicini alle uscite di sicurezza.
- Gli scivoli d’emergenza vennero subito sistemati. Tutti i 72 passeggeri e i 9 membri dell'equipaggio vennero evacuati con successo a terra. Nessuno aveva riportato nemmeno un graffio.
- I fortunati passeggeri e l'equipaggio vennero trasferiti in elicottero nella vicina città di Ukhta, e da lì proseguirono verso Mosca su un altro aereo, a parte una famiglia che dopo la brutta avventura preferì continuare il viaggio in treno.
- Sergey Novosyolov e il suo co-pilota Andrey Lamanov vennero decorati Eroi della Federazione Russa, e il resto dell'equipaggio ricevette l'Ordine al Merito per il coraggio.
- L'aereo ha continuato il suo servizio, volando per altri 7 anni. Fu persino ribattezzato Izhma, e fece il suo ultimo volo nel settembre del 2018.
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