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Da Wikipedia Negli anni settanta, con l'affermazione del pendolarismo di massa da e verso le grandi città, le Ferrovie dello Stato si sono trovate a dover potenziare in poco tempo la capacità dei propri servizi. In particolare, il servizio suburbano e locale con grande numero di passeggeri era ancora effettuato, in larga parte, dalle obsolete carrozze Centoporte e Corbellini. Vi era quindi forte necessità di sostituire il vecchio materiale rotabile, non più adatto alle esigenze di trasporto di un gran numero di passeggeri in ambito locale, con percorsi brevi, fermate frequenti e necessità di facile e veloce incarrozzamento, con nuovo materiale di concezione moderna, funzionale e di facile manutenzione.
Carrozza a due piani in livrea XMPR
In Francia, presso le SNCF, erano già in esercizio dal 1975 moderne carrozze a due piani concepite per servizio suburbano e regionale, progettate dalla CIMT Lorraine, denominate VO-2N (Voiture Omnibus à deux niveaux, successivamente chiamate anche VB-2N: Voiture de Banlieue à deux niveaux). Si decise quindi di produrre su licenza tali carrozze, sulla base di questo progetto nato su specifica francese, con poche modifiche esterne ed interne. Le FS commissionarono la produzione alle Officine Casaralta di Bologna, dalle quali le carrozze presero il soprannome, talvolta usato gergalmente, di Casaralta. Vennero inizialmente classificate nB o nA; la prima livrea utilizzata era caratterizzata dal fondo grigio beige con fasce arancio e viola.
Come tipologia di carrozza, la carrozza a due piani, che nella sua prima configurazione era senza copertura del piano superiore, fu costruita a partire dalla fine del 1800 in Prussia. In Francia furono utilizzate a partire dagli anni venti.