Un Viaggio... gustoso!

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On An Island: la Sardegna in moto

On An Island: la Sardegna in moto

Ай бұрын

Tre Cantine da visitare, sei amici in moto, 5 regioni da attraversare per un viaggio all’insegna del gusto.
Conoscere l’Italia vuol dire conoscere prima di tutto i suoi sapori: non sono secondi alle bellezze naturalistiche o all’espressione artistica che ci hanno resi famosi in tutto il mondo.
Il vino poi è una via di mezzo: un prodotto che arriva dalla natura e che regala, attraverso i vigneti, paesaggi incredibilmente belli. Un prodotto che parte dalla natura ma viene interpretato e creato dalla maestri degli enologi. Il vino è un prodotto naturale che è presente sulle nostre tavole come alimento dalla notte dei tempi.
Il vino è storia, cultura, paesaggio, arte e soprattutto gusto. Questo viaggio aveva come obiettivo quello di andare a conoscere tre eccellenze direttamente dove vengono prodotte.
La prima tappa è stata in Umbria, presso la Cantina Arnaldo Caprai di Montefalco in Umbria. Qui abbiamo assaggiato il Sagrantino, un vino che è coltivato in poco più di 1.000 ettari e che per questo è caratterizzato fortemente dal territorio ma che a sua volta caratterizza fortemente il territorio. La bontà dei vini, l’ordine maniacale delle vigne e della stessa cantina, unite alle scelte di gusto dei locali e alla competenza di chi ci ha accompagnato nel percorso, sono stati elementi che hanno reso la degustazione un’esperienza di altissimo livello.
La seconda visita è stata più a sud, nel regno del Montepulciano, ovvero in Abruzzo. La Cantina che ci ha proposto il “viaggio tra i sapori” è stata quella Illuminati. Qui abbiamo avuto la fortuna di essere accompagnati dal loro enologo sia nella visita che nella degustazione. Il taglio del percorse era per nulla commerciale ma decisamente più tecnico. Abbiamo avuto modo di conoscere la genesi della cantina e dei vini: due storie affascinati ampiamente ripagate dai sapori dei vini, Passerina, Pecorino e naturalmente Montepulciano. Vini che devono alle terre ma soprattutto al microclima che deva dall’essere tra il freddo dei monti (il Gran Sasso non è lontano) e dal mite del mare che si vede dalle vigne Illuminati, presso il comune di Controguerra (TE).
La terza visita è stata a due passi dalle rive toscane del Tirreno. Presso Castagneto Carducci siamo stati ospiti delle Tenute Argentiera. Qui abbiamo avuto la compagnia di una figura determinate per la produzione dei vini ma che spesso è in secondo piano nei rapporti col pubblico: l’agronomo. Il taglio della visita è stato dedicato esclusivamente a noi e, prima della degustazione, abbiamo avuto modo di andare, in sella alle nostre moto, direttamente sul campo, in mezzo ai vigneti della tenuta. La degustazione non è stata certamente da meno per emozioni. A spiccare fra tutti è stato il vino che da il nome alla tenuta: Argentiera, il Bolgheri DOC per eccellenza.
Il viaggio ad ogni modo non è stato solo all’insegna dei vini: abbiamo visitato le fabbriche di uno dei più importanti produttori mondiali di macchine per la raccolta delle uve. La Volentieri Pellenc ci ha offerto uno spaccato di quello che in un prossimo futuro sarà la raccolta meccanizzata, una realtà che solo gli addetti ai lavori conoscono e forse nemmeno bene per la precisione e la cura che queste “fredde macchine” riservano ad un frutto così delicato come l’uva, condizione necessaria per la produzione di vini di qualità.
Tutto qua? Decisamente NO! I tanti Km percorsi ci hanno fatto conoscere strade bellissime e luoghi incantevoli. Dai paesini di Norcia che ancora mostra le ferite dei recenti terremoti ma che si fa ricordare per le produzioni gastronomiche legate ai salumi e ai tartufi, al Gran Sasso dove siamo saliti fino a Campo Imperatore. Dalle piane che sono state il set naturale del famosissimo film “Continuavano a chiamarlo Trinità”, siamo saliti fino a quella che è stata rinominata “Punta Pantani”. 2.130mt d’altezza noti anche per aver visto la breve prigionia di Mussolini nel 1943.
Le passeggiate si sono concluse con la visita al Castello di Bolgheri, un borgo medioevale preceduto da uno dei viali alberati più famosi d’Italia (2.400 cipressi secolari che arrivano dall’Aurelia fino al castello).
Il Viaggio è stato interamente pensato dall’amico Gianni, che ha condiviso con me, Marco, Iosè e Albertino delle esperienze difficilmente ripetibili in autonomia. Alessio ha fatto da navigatore umano conducendo tutto il gruppo nonostante fosse il più giovane del gruppo.
ps. non essendo un profondo conoscitore di vini e nemmeno un buon bevitore, mi scuso se le descrizioni sono poco accurate o imprecise.
www.onanisland.it

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@nandomoto08
@nandomoto08 Ай бұрын
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