Una piccola avventura a km 0
A volte non serve spostarsi molto per trovare bellezza e il fascino della storia, la Vandelli una opera voluta dal duca Francesco lll d’Este per collegare Modena al mare di Massa Carrara rimanendo dentro i confini del ducato , una opera spettacolare che noi decidiamo di percorrere tutta d’un fiato proprio per percepirne al meglio la fattezza .
Partiamo prima dell’alba da Modena , ben presto siamo a Pavullo per vie che conoscevamo già , salite e single track appassionanti.. da Pavullo comincia il duro , poi c’è Lama Mocogno da lì la Vandelli fino a San Pellegrino in Alpe e tutta su sentiero originale con molti tratti ancora in buono stato .
Finalmente si scende a Castelnuovo in Garfagnana , fa caldo e la stanchezza si fa sentire ormai sono 12 ore che pedaliamo , abbiamo in programma la sosta per ricaricare le batterie poi si riparte.. un po’ in piano e raggiungiamo Vagli di sotto e poi Vagli di Sopra, comincia la scalata alle Apuane , fino a 1000 m di quota si pedala ma poi tocca spingere gli ultimi 600 m di dislivello , si sapeva , gli ultimi metri prima della forcella sono bici a spalla , sulla Tambura siamo a 5000 m di ascesa fatti , che spettacolo le Apuane e la Vandelli che scende ripida come non avevo mai visto .
Sono le 21:00 ci rimangono pochi minuti di luce per scendere le prime centinaia di metri i più esposti , purtroppo anche dopo non riusciamo a montare in sella, la Via col buio la stanchezza e le bici inadatte non ce lo permettono ma non cambia nulla, scendere la via col buio della notte forse te ne fa apprezzare ancor di più la grandiosità della opera .
Stanchi ma felici arriviamo a Massa dopo una piccola avventura dietro casa.