Made in milkway.

Qualcuno organizza un tour su Caronte? Dicono che l'atmosfera è di metano, e visti i tempi, potrebbe essere interessante sfruttarlo, 'sto metano... 😁

@@ruhsexperimentsgliesperimentid un gasdotto? Puoi fare un progetto? 😉

@@pasqualemichini6131 chiedo a mio nipote che sta facendo architettura, io sono solo una fisioterapista😁😁😁

In realtà il motore a curvatura lo abbiamo già progettato e può funzionare, il problema è che attualmente non possediamo i materiali necessari per costruirlo. Aspettiamo che la tecnologia migliori e fra due o trecento anni potremo parlare di "spazio: ultima frontiera"

Penso sia adrian

@@gianniceleste9970 scusami 😂😂😂😂😂😂 il correttore automatico HAHAHAHAHAHA

Oppure aspettiamo di inventare il motore a curvatura e facciamo da soli😂

Esattamente! Bravo. Anche il concetto di velocità di fuga è stato descritto male. Quello che dice vale per un oggetto non dotato di propulsione, tipo un proiettile. Del resto, in linea di principio, con una navicella dotata di propulsione, posso allontanarmi dalla terra alla velocità che voglio. Adrian fa spesso questi errori anche quando collega il concetto di velocità di fuga più buchi neri per spiegare perché non si può "uscirne" una volta dentro all'orizzonte.

Esatto purtroppo però Adrian non ne ha mai parlato nei suoi video. Ed invece questo è molto importante perché renderebbe possibili in teoria anche viaggi intergalattici. Adrian fai chiarezza su questo grazie.

@@paolop4395 Beh, non è esattissima questa cosa. Nel senso che si, in teoria se io sono su una navicella spaziale che va quasi alla velocità della luce per me, dentro la navicella, il tempo potrebbe anche essere gestibile, ma da fuori no. Mi spiego peggio. Se mandassimo una sonda noi sulla terra non la vedremmo mai arrivare a destinazione (se non dopo migliaia di anni, ed altri migliaia per ricevere un messaggio)... la sonda ci arriva, magari anche giovane, ma a noi non cambia niente. Quindi si, potremmo mandare un manipolo di umani ovunque, in teoria, ma sarebbe un abbandonarli e non avremmo la possibilità di rimanere in contatto. E credo che comunque varrebbe per le stelle, per altre galassie? per quanto il tempo possa rallentare non si ferma, quindi anche se andasse, che ne so, 100 volte più lento per l'equipaggio, un viaggio di 10000 anni vorrebbe dire 100 anni, insomma, l'equipaggio originale non sopravviverebbe.

@@paolop4395 no nn funziona cosi. Puoi anche trovare il modo di andare veloce quanto o piu della luce, anche se fisse possibile, ma servirebbe a molto poco. Se tu potessi viaggiare per 100 anni luce in un secondo, per me qui sulla terra psserebbero comunque 100 anni prima che tu possa arrivare.

@@AndreaDiSomma forse, e solo forse, un modo per rimanere in contatto sfruttando l'entanglement potrebbe esserci, ma sono solo teorie e al momento nn c'è una vera risposta a cosa sia l'entanglement e come funziona, o come sfruttarlo.

Giusto. Anche il concetto di velocità di fuga è spiegato malissimo ed è sbagliato.

"Dove nessuno è mai giunto prima", il quinto episodio, della prima stagione ; gran bel viaggio, ad una velocità letteralmente incalcolabile ed inconcepibile. Cosa sarebbe poter viaggiare in quel modo?! 🤩

Gli effetti relativistici diventano importanti quando sei vicino alla velocità della luce. Prima sono poco rilevanti. Muoversi a quella velocità è impossibile per qualcosa che abbia massa, già a livello di particelle. Se anche raggiungessimo 1/2 della velocità della luce non riusciresti a percepire una significativa dilatazione/contrazione dello spazio tempo. Anche al 90% della velocità della luce avresti minimi effetti relativistici. È nell'ultimo 3 o 5% di questa velocità che inizia ad avere un valore importante la relatività e le sue implicazioni.

Per velocità assurde intende velocità veramente prossime a quella della luce, 1/3 della velocità della luce non è prossima a C, gli effetti di dilatazione temporale sull'equipaggionsono minimi e gli anni per quel viaggio che descrive Adrian sarebbero quindi migliaia ugualmente.

@@matmax6834 Adrian pero' alla fine dice anche andando 10 volte la velocita' della luce, ci metteresti X centinaia di migliaia di anni.. percio' non tiene in considerazione quello che dice Amedeo .

Balbi dice chiaramente che se potessimo costruire un'astronave in grado di garantire un'accelerazione costante di 1g, per via della dilatazione relativistica dei tempi questa dal punto di vista degli occupanti, arriverebbe alla galassia di Andromeda in "soli" 28 anni. Ovvio che un'accelerazione costante così elevata per tutto questo tempo, non è (ancora) possibile da ottenere. Un'astronave munita di collettore di bussard, che raccoglie le il rarefattissimo idrogeno nello spazio per usarlo come combustibile, (che secondo le conoscenze attuali e l'unico modo per poter arrivare ad ottemnere accelerazione costante senza il problema di finire il combustibile) avrebbe un'accelerazione estremamente più limitata.

@@alessiobrabus7990 si corretto, ho citato Amedeo perche Adrian escludeva di fatto la possibilita' in qualsiasi caso.

nei libri della Fondazione di Asimov si parla appunto di un impero galattico, e si specifica che mai nessuno aveva osato affrontare l immenso vuoto verso un altra galassia. Mi sembra sia lo stesso anche per Dune

@@lucianogemme8759 grazie per la risposta ma sapresti rispondere alla mia domanda precisa? Cioè nella prima spedizione per Terminus, in cui non usano un "salto interspaziale" ma usano appunto navicelle che impiegheranno anni per percorrere la distanza, si sa che tipo di "motori" usano? La cosa che mi sembra strana è che, nonostante siano definiti mezzi "lenti" e "obsoleti" percorrono comunque distanze di decine di migliaia di anni luce in pochi anni! E la cosa che proprio non mi torna è che si spostano, non è che curvano lo spazio intorno a loro, ma proprio si muovono nello spazio. E Asimov sapeva benissimo che niente può superare la velocità della luce, quindi non capisco quale escamotage possa aver usato nei libri.

@@comequandofuoripiove6951 no mi spiace, ho letto i libri molti anni fa :) e non mi ricordo di questo passaggio.

@@lucianogemme8759 Grazie lo stesso! purtroppo non mi risponderà mai più nessuno dopo di te ahah

Io pure ho letto 'Fondazione' ma dovrei andare a rileggere....💭

Men in Black è galassie dentro galassie. Esattamente in men in Black 2, k ha un armadietto di un mondo. J crede che quello sia tutto il mondo di quegli esseri lì dentro. Maffini video L sfonda un armadietto, e fa notare che anche la galassia degli umani è dentro ad altre galassie dove ci sono giganti.

Succede perché il sistera solare è inclinato di 60 gradi rispetto al centro galattico, e la Terra a sua volta è inclinata di 23,5 gradi rispetto al centro del sistema solare

😏Visto che non è finita nel vuoto?🌌

@Pierino Seedharta Perché le stelle impiegano milioni di anni per spostarsi lungo il centro galattico. La nostra specie non é così vecchia

Lo hanno già fatto, è la base del viaggio spaziale nel gioco Mass Effect.

@@robertomambrini4538 Anche piegare lo spazio è impossibile, se si potesse fare probabilmente si creerebbe una onda che genera un allargamento e restringimente dello spazio in anni e anni luce di distanza, ciò orovocherebbe la distruzione di pianeti soli ecc. sempre nel discorso del fantastico forse creare una bolla una struttura che puo farlo. Ma a me interessava se si potesse fare, cosa accadrebbe da un punto scientifico, chissà magari si possono trovare dei bag nel sistema dell'universo che ci dia la possibilità di evolvere oltre il limite delle leggi fisiche.

si, infatti 😂

Traslochi sempre un casino

Esattamente! Dilatazione dei tempi e contrazione delle lunghezze. Molti divulgatori fanno questo errore! Un altro errore che fanno tutti è quello della velocità di fuga. La loro definizione vale solo per un oggetto senza propulsione, come ad esempio un proiettile, ma non per un oggetto con una sua propulsione. Quello che dice Adrian è sbagliato. Ovvero: una navicella in linea di principio può allontanarsi dalla terra alla velocità che preferisce. Ovvio che se ti devi inserire in un'orbita ben precisa devi acquistare la giusta velocità.

Secondo me sbagli. Ci si impiegano letteralmente 2.5 milioni di anni, servirebbe una navicella grossa come una "Cittadella" di Mass Effect, con serre, allevamenti, produzione di acqua in una qualche maniera per permettere di arrivarci in 2.5 milioni di anni con all'interno una civiltà di generazioni che si susseguono per l'impresa. O in alternativa serve davvero una qualche tecnologia che crei dei wormhole di qualche tipo. Francamente non credo che il tempo per chi viaggia alla velocità della luce scorra così lentamente come dici. D'altronde sono 2.5 milioni di anni LUCE appunto, e se per la luce scorrono 2.5 milioni di anni, non vedo perché non debbano per la navicella.

@@edoardo3717 scusami, ma quello che dici è tutto sbagliato. Parti dal presupposto che il tempo sia una grandezza assoluta, ma l’aspetto rivoluzionario della teoria della relatività, quando fu proposta, è proprio questo: che il tempo, in realtà, non è una grandezza assoluta, indipendente dall’osservatore, quanto una grandezza relativa. Dalle equazione della relatività esce fuori che, fra le altre cose, a modificare lo scorrere del tempo è la velocità a cui ci si muove, e precisamente che, tanto più ci si avvicina alla velocità della luce, tanto più istantaneo sia la percezione dello scorrere del tempo. E questa cosa è stata dimostrata con esperimenti condotti più volte sulla Terra e nello Spazio, con coppie di orologi atomici precisissimi posizionati su aerei, sulla ISS e anche sulla cima e alla base di grattacieli molto alti (questo perché un altro fattore che influenza la percezione del tempo è l’intensità di un campo gravtiazionale, e quindi il tempo scorre diversamente a seconda della distanza da un oggetto molto massiccio, come la Terra). I risultati hanno mostrato tutti la stessa cosa: quanto più ti allontani dalla superficie, tanto più lentamente gli orologi misurano il tempo. Parliamo di differenze veramente minuscole, ovviamente, dell’ordine di millesimi di millesimo, credo, ma esistono. Il che significa che, ad esempio, un astronauta che trascorre molto tempo in orbita su una stazione spaziale invecchia di qualche frazione di secondo in meno che se fosse rimasto sulla superficie della Terra. Ed è questo il punto fondamentale, nota ciò che ho scritto: non è invecchiato di qualche secondo meno in assoluto. È invecchiato di qualche secondo in meno rispetto a un altro punto di riferimento. Il tempo è, in altre parole, RELATIVO al punto di riferimento. In sostanza, se una navicella viaggiasse alla velocità della luce verso Andromeda non ci metterebbe né un singolo istante né 2,5 milioni di anni… in assoluto. Ci metterebbe un singolo istante dal punto di vista di chi è sull’astronave stessa. E ci metterebbe 2,5 milioni di anni dal punto di vista di chi è sulla Terra. Tant’è che questo fenomeno vale anche per la luce stessa, al contrario di quanto dici: la luce che arriva a noi adesso, di Andromeda, la nostra “immagine” di Andromeda che vediamo nel cielo, è in realtà partita da 2,5 milioni di anni, dal nostro punto di riferimento. Ma per i singoli fotoni, “l’esperienza” è istantanea. E infatti non sono cambiati neanche un po’. Non sono invecchiati. Sono esattamente come nel momento in cui sono partiti. E quindi ci portano una immagine di una galassia che in realtà, nel frattempo, è profondamente mutata. Eppure loro sono qui, a mostrarci com’era 2,5 milioni di anni fa.

@@lucadelaurentiis6907 mi sfugge però il perché debba essere istantaneo per l'astronauta

@@edoardo3717 non c’è un motivo “logico”. È semplicemente quello che esce fuori se si fanno i calcoli: se vai alla velocità della luce, dal tuo punto di vista il tempo si “ferma”, scorre a velocità 0, e appena inizi a decelerare ricomincia a scorrere. Per questo si dice che, per capirsi, per l’astronauta il viaggio sarebbe “istantaneo”. Nella sua esperienza non è trascorso tempo (e non solo per la sua mente, proprio dal punto di vista termodinamico) perché un tempo che scorre a velocità 0 non può essere “percepito” (di nuovo, però, non intendo solo dal punto di vista dei suoi sensi, lui e tutta la navicella non sarebbero invecchiati di un singolo secondo). Detto ciò, nessuno ha mai viaggiato davvero alla velocità della luce, quindi nessuno è in grado di dire esattamente cosa si proverebbe.

Pensa che non ha neanche parlato del fatto che il viaggio intergalattico è fisicamente possibile solo verso le galassie più “vicine” alla nostra, quelle del cosiddetto “Gruppo Locale”, di cui Andromeda è la più grande e la Grande Nube di Magellano la più vicina. Ma uscire dal Gruppo Locale non sarebbe solo difficilissimo dal punto di vista pratico, sarebbe proprio impossibile per la fisica come la conosciamo. I singoli gruppi di galassie sono, infatti, tenuti insieme da interazioni gravitazionali. Ciò significa che tutte le galassie di uno stesso gruppo orbitano intorno a un centro gravitazionale comune e finiranno, prima o poi, con l’avvicinarsi tutte quante sempre di più e fondersi fra loro (nel nostro caso gli studiosi chiamano la gigantesca galassia che risulterà da questa fusione Milkdromeda). Ma fra i singoli gruppi, invece, prevale l’azione di quella che chiamiamo “energia oscura”, talmente intensa da vincere la gravità e allontanare sempre di più le cose che separa. E non solo le fa allontanare sempre di più: le fa accelerare sempre di più. Si tratta fondamentalmente dell’espansione dell’Universo (e della sua accelerazione) di cui tutti siamo a conoscenza. Ora, il punto è che questa espansione avviene già adesso con una velocità che è superiore a quella della luce. Il che significa che se anche una navicella si dirigesse verso una galassia di un altro gruppo alla velocità della luce (oltre, per quanto ne sappiamo, non è possibile andare), non ci arriverebbe mai, e anzi, la vedrebbe allontanarsi sempre di più.