Chieste anche io, da palermitano sono curioso! Nel frattempo godiamoci questi video pieni di chicche

@@savistri Sugli Elimi non si sa molto Le ipotesi principali comunque li danno o come Italici (che sosterrei pure io maggiormente) oppure provenienti dall'Anatolia (Troiani,popolazioni minoiche egee forse pelasgiche). Comunque se sei di Palermo potresti essere tranquillamente un discendente dei Fenici o un greco al massimo,se permette.

Dovere, e complimenti per il lavoro che portate avanti

Grazie!

Onore a noi Italici,fratello Un saluto dalla Lucania 🇮🇹👋

Grazie!

Ringrazio molto. Ricordo però che non sono professore, sono solo laureato in Lettere Antiche.

Il lupo o il cinghiale Sono un lucano e italico dop :D 🇮🇹👋

Se alcuni erano davvero "italiani" (geograficamente) pre-italici (linguisticamente), ad esempio Etruschi, Reti, Camuni, Liguri..., altri (come in questo caso) italici (linguisticamente) lo erano. Allora forse meglio definirli pre-romani, piuttosto che pre-italici. A proposito di "italici" (linguisticamente): un'annotazione che, giacché ci siamo, può valer la pena di fare. Una corrente di studio un po' più "vecchia" (alla quale gli archeologi tendono ancora a conformarsi) tendeva (e tende ancora) ad usare il termine "italici" (per estensione da "itali", che erano una piccola tribù nell'odierna Calabria) riservandolo ai soli Osco-umbri. MA nel frattempo la glottologia storica indo-europeistica è andata molto avanti nella ricostruzione d'un proto-italico comune (di pari passo, avendo anche meglio reinterpretato l'alfabeto venetico, ha perso credibilità la "moda" pan-illirista in voga decenni addietro - alla quale peraltro non erano stati estranei condizionamenti politici [filo-jugoslavi o filo-austriacanti] tesi a negare precoci presenze "italiche" in area nord adriatica e dalmatica). Oggigiorno, i glottologi, pur riconoscendo che essa poi si era scissa in due "rami" tendenziali (uno Osco-umbro o Sabellico [o Umbro-Sabellico] che dir si voglia, e uno che comprendeva Istri, Veneti, Latino-Falisci, Aurunci, Siculi e forse altri, e che andrebbe definito con un aggettivo [io propongo "Ausonici"]), tuttavia individuano con nettezza la comune discendenza di tutte queste lingue da un'unica lingua "intermedia" (rispetto all'indo-europeo e alle lingue storiche) comune, piuttosto ben ricostruita, e ormai internazionalmente chiamata (nel mondo degli studi glottologici) "Proto-italico comune" (tant'è vero che anche il Latino e le lingue neo-latine vengono glottologicamente ormai da tutti etichettate come "italiche" in seno alla macrofamiglia indo-europea). In questo senso, "italici" (linguisticamente) lo erano anche Veneti, Latini, Aurunci, Siculi ...etc. Di ramo non Umbro-Sabellico, ma pur sempre italiche, perché discese dal proto-italico comune. Liguri, Galli, Reti, Camuni, Etruschi, Messapi, Dauni.....etc. invece no (linguisticamente). Per quanto, ovviamente, a meno di immigrazioni recentissime ancora non ben consolidate (è il caso, per esempio, dei Galli a sud e a sud-ovest dell'Ager Gallicus), anche loro, in quanto stanziali in Italia, ben avessero titolo per definirsi (se la parola fosse già esistita al tempo) o per essere definiti oggi, comunque, "italiani" (geograficamente).

​@@grantottero4980 condivido in toto, anche io sono sempre stato convinto che i due rami seppur distanti avevano origini comuni

@@enoppp167 Sì. Tieni presente che non è che lo dica io, ma lo dicono fior di studiosoni di tutta la comunità accademica glottogica indoeuropeistica mondiale (dall'Eurasia al Nordamerica). Da qualche decennio, ormai, col progredire degli studi. La vecchia tendenza a considerare gli italici osco-umbri e i latino-falisci (e i venetici, e i siculi, etc. etc.) come rami separati e direttamente discesi dal proto-IE senza una lingua comune intermedia è ormai "démodée", fra i glottologi.

beh, loro si sono aggregati ai volsci a seguito delle invasioni

Non so. A me non risulta un falso conclamato, ma potrei sbagliarmi: non sono specializzato nel settore. A riguardo: www.academia.edu/3302882/Documenti_epigrafici_preromani_dal_territorio_volsco_ed_aree_connesse_in_Il_Lazio_dai_Colli_Albani_ai_Monti_Lepini_a_cura_di_L_Drago_Troccoli_2009_2010_pp_441_451

Alcuni esperti (vedi Massimiliano mancini) convengono che si tratti di un falso

Grazie ❣️

in realtà quel nome è una negazione della storia appena raccontata... è un nomignolo offensivo dato in ambiti romani in epoca recente per alcuni imprecisati territori remoti e poveri (non per le città e i centri del Lazio). La parola "ciociaro" non riguardava una popolazione, ma un gruppo sociale di poveri analfabeti che vivevano ai limiti della civiltà e della legge (quindi evidentemente Cicerone non era, come alcuni dicono, "ciociaro", già solo perché sapeva leggere e scrivere). Franco Mistrali a metà Ottocento chiarisce infatti che si tratterebbe di una banda di briganti della Sabina. Gregorovius li presenta come pericolosi predoni ben distinti dalle popolazioni dei piccoli e fiorenti centri della Campagna latina. Fu il fascismo che lo impose alla provincia di Frosinone quando la inventò, provando a sostituire i nomi geografici e storici reali (Valle latina, Latium adiectum, lo stesso Lazio etc.). Purtroppo in provincia di Frosinone si continua ad usarlo in funzione turistica (con scarsi risultati pratici) non avendo compreso che in realtà è un'offesa che prova a cancellare oltre trenta secoli di storia... Non esiste alcun toponimo con quel nome o aggettivo (aggettivo spregiativo da cui deriva e non viceversa), non è presente in alcun documento storico fino all'epoca moderna e comunque fino al fascismo sono rarissimi e riguardano appunto la descrizione di alcuni briganti... quando alcuni si lamentano dell'uso "ciociaro" come offesa sbagliano perché in italiano esso è un'offesa. L'equivoco è volerlo usare come etnonimo.

@@matteomiele480 grazie mille, avevo sentito di questo storia. Purtroppo il nome della nostra terra oggi è questo, bisognerebbe offendersi di meno e studiare di più. Valle Latina o Campagna Romana, sarebbero nomi molto più belli ed edificanti, ma i nostri politici locali non ci arrivano (basta guardare le reazioni del Sindaco di Frosinone o del Senatore di Ceccano all'articolo di Repubblica).

Caro @@francescocompagnone6052 grazie della risposta! sono d'accordo: In effetti quella polemica è abbastanza ridicola. Comunque fortunatamente il processo è reversibile. Ancora non si è arrivati mai, nonostante l'ossessivo uso del termine, ad usarlo a livello istituzionale. Non vi è ancora nessuna istituzione territoriale con quel nome, nonostante il tentativo recente di una proposta di legge costituzionale di fratelli d'italia che vorrebbe abolire il nome Lazio (oltre trenta secoli di storia) e istituire la regione della ciociaria... dunque sul piano istituzionale quel nome in effetti non esiste, seppure usato a livello popolare... basterebbe cominciare a non usarlo e riappropriarsi dei termini storici e geografici... un saluto!

Non solo i colori di Frosinone ma anche di Latina. Ciociari e Pontini sono la stessa cosa, andrebbe trovato un nome per noi latini meridionali.

In realtà dovrebbe essere il contrario: i popoli germanici chiamavano indifferentemente tutti i romanizzati *Walaz proprio perché probabilmente avevano avuto più contatti coi Volci, che erano però di origine celta, che con altre realtà italiche

Attenzione a non confondere i Volsci con i Volci

La comunanza è plausibile, dei termini, dato che anche per le popolazioni italiche indoeuropee le terre di origine sono quelle del medio Danubio, proprio dove si sono formati successivamente i volci celti

Quindi Vulci, Volterra o lo stesso territorio del fiume Volturno hanno attinenza?

Grazie dell'informazione Non sapevo questa cosa circa gli Æqui

Quelli non sono i Volsci, ma i Volci, un popolo celtico. Sul perchè magari potrei fare un filmato ;-)

@@Evropantiqva questa è una rivelazione! Mi hanno sempre raccontato una fesseria allora! Voglio assolutamente saperne di più ora!

@@Evropantiqva questa non la so parlacene Gioel

Il termine Italia viene da un popolo del sud Italia che i greci chiamavano Vituli, che poi si è trasmessso in tutta la penisola ed è diventato Italia. Così come gli umbri con l’umbria ecc , per i volsci non è successo forse perché facevano parte del latius che è diventato Lazio

No. A riguardo le consiglio questo filmato che approfondisce la questione relativa all'etimologia di "Welsh" : kzfaq.info/get/bejne/pMVlrbGkt8i5eaM.html

@@Evropantiqva grazie mille

Ma no, di comune hanno giusto la famiglia indoeuropea, ma i gallesi sono celti, e gli osco umbri no. Volci piuttosto, un popolo gallico della germania meridionale

Molte città italiche hanno mantenuto il loro nome preromano.

@@andryuu_2000 era un riconoscimento e un epoca in cui roma ancora nn si sentiva padrona del mondo. X dirti poi Sora ha combattuto al fianco di Roma contro Annibale e quindi riconosciuta come leale alla repubblica.

Atina e Sora..... Altro ke provincia di Frosinone! Grazie mille x il video!

@@lostregon3 La "provincia di Frosinone" è più affine a Sora e Atina che a qualasiasi provincia neoborbonica tu stia pensando. Al massimo possiamo concordare che Frosinone non sappia gestire per nulla il suo territorio, che io quasi quasi unirei a quello di Latina per farlo gestire a loro.

@@andryuu_2000 quando Sora e Atina esistevano frosinone era solo campagna e palude,pascolo x sanniti e volsci,solo dopo fu fondato frusinium....ma tanto tanto dopo,infatti il nome é latino e nn arcaico, poi,x quanto riguarda la provincia, se nn fosse stato x il 20ennio fascista,100 anni fa....ancora erano campagna romana legati alla cittª del vaticano fino a casamari....confine del regno delle due sicilie! Veroli ha molta piu storia.