video interessante; peccato per la squallida musichetta stile porno anni 80.

La nomina non è valida. Bergoglio non è il papa

Qualcosa per noi residenti !!

Interessante questa verità

Molto interessante! Il termine "carampana" è ancora oggi in uso, a significare una signora in là con gli anni e da modi diciamo non troppo accattivanti. Significato ben lontano da quello originario!

le cned!!!!!

Da Ispettore della Polizia Locale che ha militato nell' Arma dei Carabinieri condivido pienamente questo video raffigurante il momento che ho vissuto diverse volte iscrivendomi ulteriormente sl canale da Sostenitore per Spirito di Solidarietà

4566stiamo scherzando. Un minimo di qualçosa

Bellissima questa storia io sono della frescada ora vicolo pineta

Complimenti !!!! Ma s. Mattio sarebbe S.Maria Materdomini .

Ridicoli ... una grand boiata. Solo mercanti ...

P.s. ne dovreste fare una nuova versione per Venezia

Anche dopo 7 anni video meraviglioso 😊🌻🌻🌻🌻🌻

Il complimento ai “nizioleti” non ci sta proprio; ricordo infatti ai venexiani che fu il becco di napoleone ad imporli per meglio identificare i luoghi e rubare a man bassa

Purtroppo tutte le Istituzioni e la partitocrazia italiana continuano ignorantemente a non capire che la funzione primaria dell’Arsenale di Venezia dev’ essere quella propedeutica allo studio delle scienze e tecnologie marine, in poche parole: la riconversione dei luoghi in un grande Polo internazionale: universitario, di ricerca, di mantenimento storico costruttivo delle barche autoctone, ma anche sportivo; ovvero qualsiasi disciplina abbia a che fare con il “MARE”. Questa Città nella Città dovrebbe costituire la “MENTE” in chiave moderna, della rinascita dell’Economia del “Mare”, unica economia in grado di restituire alla Città lavoro, benessere e soprattutto generatrice di residenza di tipo permanente, quindi di riequilibrio su quella tossica del turismo di massa. Mentre la gronda lagunare sud con Porto Marghera dovrebbe assume la funzione di “BRACCIO OPERATIVO”, ovvero la creazione di un Distretto Marittimo d’eccellenza per l’alto Adriatico concentrando qualsiasi attività industriale, artigianale, commerciale e di servizi, che abbia a che fare con il “Mare”. Con l’occasione si dovrebbe anche prevedere un nuovo sistema portuale, l’idea consisterebbe nel collegare un nuovo porto Off-Shore con un retro-porto (possibilmente franco) in area Fusina o S. Leonardo in terraferma, attraverso un tunnel sottomarino lungo una dozzina di km come quello di Seikan costruito in Giappone. Questo comporterebbe l’esclusione delle navi entranti dal Porto di Malamocco per raggiungere Porto Marghera, oggi costrette percorrere a bassa velocità la ventina di km in laguna lungo il Canale dei Petroli (Canale artificiale soggetto a continue e costose escavazioni). Un canale che tra l’altro ne delimita il transito ai portacontainer con pescaggio sino ai 12 mt. mentre le nuove mega portacontainer necessitano profondità di 17/18 mt. *** Con questa soluzione il trasferimento dei container, dall’avamporto al retro porto, non subirebbe alcuna rottura di carico e potrebbe essere velocissimo attraverso treni portacontainer elettrici. *** Con questa scelta logistica non subiremmo più alcun condizionamento del sistema Mose nel caso alzasse gli sbarramenti in previsione di alta marea o il transito nelle Conche di navigazione limitato a contenere navi lunghe massimo 180 mt. mentre le portacontainer di nuova generazione si attestano sui 400 mt. *** Con questa soluzione otterremmo un Porto all’avanguardia e concorrenziale con Rotterdam, inoltre potrebbe significare un notevole risparmio nella manutenzione per il minor escavo dei canali artificiali in laguna non più necessari. *** Il tempo di permanenza navale per le operazioni di sbarco risulterebbe notevolmente ridotto perché sarebbe escluso l’attuale percorso dei 20 km lagunari per raggiungere Porto Marghera con un grosso risparmio dei costi per gli armatori. *** Certamente questa soluzione risulterebbe molto meno invasiva per il territorio lagunare e per l’ecosistema nel suo complesso. *** Il retro-porto intermodale, costituirebbe una piattaforma logistica di sostegno al previsto distretto marittimo veneziano aumentandone le potenzialità per tutto il waterfront lagunare sud. *** Potrebbe tornare d’interesse anche il progetto (ripreso attualmente dalla politica) della vicinissima idrovia PD-VE, ma anche le possibili interazioni nella riformulazione della futura autostrada Romea. *** Decisiva infine, l’interconnessione di questo nuovo Retro-Porto intermodale (area franca) con Marghera, Mestre e Venezia attraverso un progetto di mobilità lagunare velocissima con hovercraft. Oggi, all’Arsenale, invece, si è concessa l’occupazione di questa eccezionale eredità economica, alla Biennale e alla Marina militare, con l’intento di trasformare questi luoghi nell’ennesimo gigantesco museo - mostre - eventi, esclusivo contenitore per soddisfare ulteriori masse di pestifero turismo. Dico “pestifero turismo di massa” perché, come la Peste di antica memoria, il turismo di massa con tutte le sue incontrollate interazioni, sta di fatto sterminando la Millenaria Civiltà Anfibia (da 150.000 residenti, oggi si arriva ufficialmente a malapena 50.000, ma in realtà, ufficiosamente molti di meno).

Grazie! userò il video per una delle mie lezioni in Brasile.

C' era anche il ponte delle tette 😉 Hug dalla Francia

Ma va la.

Le mezze veritá sono peggiori delle menzogne. Sic.

Perchè non citi Marino Marini? Perchè non parli della modifica integrale, pardon bonifica integrale, sic.

Alla Universitá di Padova, ingegneria idraulica, si occuparono anche di simulare il distacco del monte Toc e scivolamento nel lago artificiale fornato dal Vaiont : 2000 morti.

XXI CANTO DANTE CI RICORDA CHI SIAMO E COSA S' HA DA FARE.

Riprendiamo la cosutruzione di NAVI IN LEGNO

Perchè non costruiamo NAVI all'ARSENALE?

Se arriva una persona in senso opposto ci si passa?

kzfaq.info/get/bejne/rLB_idl_t9fNY6c.html

Fontamara di Ignazio Silone!

Non è molto convincente a mio parere

Dièci anni fa: what suggestion could she receive from the community for the drumming she suffered from the institute of the motto knowing everything ?

credo che sia forse la calle dell'ocio grosso nel sestiere di castello che da' sul campo delle gorne non lontano dal campo due pozzi la seconda più stretta di ve.

Molto interessante, grazie

vorrei vedere un bel film o una serie tv ambientata nell'affascinante Venezia del rinascimento....con tanti aneddoti e scene erotiche

gia propio

Utile ma noiosoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo comunque grazie

👏👍🕊

sentito? ghe sbiro mi!!!

Meravigliose si. ...... Anche io avrei scelto un altro genere di musica, ma, erano così belle e interessanti che quasi non sentivo neanche la musica Grazie

Mmma! Dobbiamo vedere se funziona ora

Sempre i "maschi" che rompono le balle!!! Prima ci vanno e poi fanno la morale!!!

Un bordello galleggiante nel 18 ° secolo non e niente confronto allo scandalo del Mose, che colpisce una splendida Venezia innocente.😳 I Venesiani i e stati traditi🥺

Non e' importante che Il MOSE salvi Venezia o meno, l'importante e che ci sia un nuovo MOSE che dia lavoro per i prossimi dieci anni a 10000 persone e con i tempi che corrono avere un lavoro e' importante o si fa la fame. Venezia puo' aspettare, tanto non e' un' importanza econmica perche' ha l'acqua alta. Se avete conoscenza che c'e' l"Olanda che ne sa qualcosa di acqua alta mi raccomando non disturbatela. Buon lavoro e non andate di fretta o vi trovereta a spasso. Chi paga? Lo Stato. Cordiali saluti e un nuovo anno 2020 di Pace e Prosperita' e Acqua Bassa. Paul Candiago ([email protected])

2:24 epic fail

Nosotros no tenemos laguna pero si tenemos islas en Italia y en otras partes de países.

Que hay en esa la guna ah hay. Solo pesca ah que divertido.

Sono napoletano, mi piacerebbe che dalle nostre isole ai nostri confini del nord ci sentissimo tutti per quel che siamo; italiani, fieri di Venezia e di tutto il nostro territorio. Venezia sei bellissima, un po fragile, per questo sarei dell'idea che limitassero un po l'afflusso di turisti, non per egoismo o eccesso di protezione, solo perché (come ho potuto constatare personalmente) quando si è in troppi ne va della salute di questo gioiello rinascimentale.

Complimenti per il documentario. L'identità se mantiene conservando e trasferindo la storia. E l' Italia fa cura de questa richezza. È possibile vedere il passato atraverso della sua narrativa serena. Bello lavoro. Grazie mille.

zaia, lupi, ....ho son sempre gli stessi, zaia della lega nord è PRESIDENTE DELLA REGIONE VENETO DAL 2010 e salvini ha avuto pure la faccia tosta di venire qui a Venezia sto novembre 2019, con la città sotto acqua .... a prendere per il culo i veneziani è venuto a dare la colpa alla Raggi e ai 5 stelle

Gentile Signora, bisogna valutare tutti gli aspetti del MOSE. Uno dei piu' rilevanti e' che piu' a lungo la mucca vive e piu' lattec c'e' da distribuire fra burocratici , impresari, forze lavorative e contrattori. Finito il MOSE tutti licenziati e come si sbarca il lunario il prossimo mese, con i chiari di luna che ci sono in giro? Lo stesso sara' per Ponte Morandi dovrebbe, dicevano, essere gia' in funzione...ecc. Prefabbricato al Porto di Genova a un terzo del costo: Made in China. Cosi' va il mondo e veda anche lei se puo' rosicchiare qualcosa. Ah! salvare Venezia? solo di seconda importanza. Cordiali saluti Paul Candiago. ([email protected])

Politici italiani perepepoppoperepe'

il Montanelli mi ha semplicemente preceduto, ma io non sono da meno ..... Leggete veneziani, se ne siete Capaci. Natale 2015 a Venezia: Vedi Venezia e poi muori Se D(ur)ante de' Alighiero avesse visto Venezia come si presenta ora vi avrebbe ubicato il suo Inferno. Fu proprio a causa del suo disinformato ottimismo che ci lasciò la pelle. Sulla strada del ritorno, passando nei pressi delle Valli di Comacchio, contrasse la malaria, che lo uccise a Ravenna il 14 settembre 1321. Anche lui non comprese che la malaria è opera delle zanzare e pertanto non era infallibile. E se fosse stato più saggio avrebbe preferito morire non a Venezia e non a Ravenna, ma a Vieste, dove c’è il Paradiso che lui non ha visto. Per quanto riguarda Firenze, che può “vantare” le periferie più brutte del mondo, in barba ai suoi celebrati viali, anche io sono scappato l’ultima volta, e quindi non sono da meno del divin poeta. A Venezia ci sono sempre 1000 motivi per andare via e nessuno per restare. Qui nessuno sa guardare oltre la sponda opposta del canale vicino il quale si trova a transitare, e nessuno vuole accorgersi che ci sei. E se qualcuno ti guarda lo fa solo con l’obiettivo di spillarti quattrini. E mi domando sempre perché i piccoli gruppi brandeggiano le mappe. Quali tesori sommersi e sotterrati possono ritrovare a Venezia? E c’è dove poter scavare per cercare tali tesori? Dovrebbero munirsi anche della muta da palombaro. Qui non trovi mai quello o chi cerchi. E se lo trovi, è chiuso o assente. La gente che sale in gondola vuol far notare a chi si affaccia dalle calli che hanno soldi da buttare, per far contenta una compagnia femminile sicuramente sbagliata. Gente schiva di ogni cultura sale in gondola per “immergersi” nel paesaggio, dal basso della propria bassezza e per farsi ammirare. Evitano ogni confidenza, perché hanno tutto da nascondere e niente di cui potersi vantare. E quando ridono è per evitare di piangere. Squallidi turisti e turistesse, di professione prostitute dilettanti o architette, disposte a tutto pur di poter fare danno, scattano fotografie inanimate, senza un “obiettivo”. La gente è attenta a tenere lo sguardo verso il basso, o verso il telefonino, e copre la propria indesiderabile espressione con superflui occhiali da sole, anche oggi che c’è nebbia, perché essi sono soli e si trovano a disagio con le buone compagnie, evitandosi sistematicamente. Ognuno viene qui a prolungare e inumidire la propria solitudine e la propria inarrestabile e inutile agonia. Le coppie sono tutte rinchiuse nel loro metro quadro mobile e si muovono come marionette. Le maschere di Venezia sono esposte ovunque, a riprova che un mondo di maschere e di morti che camminano non vuole cambiare e non cambierà. Venezia è una ZIA con le VENE sclerotiche. Si sono sempre dette cose peggiori di Napoli, ma Venezia è un po’ più annacquata e la differenza vera consiste che si trova un po’ più a nord. Napoli non rimpiange i Borbone, ma Venezia rimpiange gli Absburgo, che ti facevano trottare anche sull’acqua. Venezia sprofonda e va alla deriva. E nella costrizione della festa di Natale 2015 è più morta che mai. Il solo luogo che volevo visitare, un Museo, nel giorno di natale è chiuso, perché è festa, quando mi chiedo che cosa abbiano da festeggiare ancora questo mondo senza Dio e questa città che cade a pezzi nei canali, che nessuno andrà a ripulire. E nessuno fa caso che il museo è chiuso, perché i turisti conoscono poco più di Piazza di Spagna a Roma e di Piazza San Marco a Venezia. Ogni dieci metri ti perdi, ma non ti perdi d’animo, e se qualche straniero si perde e ti chiede aiuto, s’infastidisce subito se tu, pur rispettando le distanze, mostri d'essere cortese, . E’ tutto caro a Venezia, perché la città degl’incanti non produce nulla che possa rendere il mondo meno peggiore, mentre deve anche alimentare i venditori ambulanti, numerosi e molesti come le cavallette. Poiché essi non pagano le tasse, perché non imbarcarli tutti a Venezia e poi scaricarli in mare a 100 kilometri dalla riva? A Venezia c’è una targa in ricordo del passaggio di Dante, ma nessuno la vede e se la vede ne resta compiaciuto. L’osservatore non si accorge che la targa da tempo immemorabile vuole essere ripulita per tornare ad essere bianca. Quasi non si distingue la scritta dal fondo. E’ come un diario caduto nel fango, che nessuno ha voluto ripulite, né restaurare. Non tutti sanno, ovvero nessuno sa, che Dante, durante i suoi viaggi da esule lontano dalla sua Firenze, inospitale anche per me, visitò anche Venezia. Nel XXI canto dell’Inferno, la pena riservata ai barattieri (politici e funzionari pubblici corrotti) è l’immersione nella pece bollente dell’Arsenale di Venezia. Perché solo ai barattieri? E chi non vorrebbe oggi essere un barattiere, visto che non esiste più un mezzo onesto e creativo per fare soldi? Dante affermò ironicamente che a Lucca c’era solo una persona onesta, un certo Bonturo, che fu tra i peggiori barattieri della città. Oggi le cose non sono cambiate: chiunque ha successo, non importa con quali mezzi l’abbia raggiunto, se non è accusato pubblicamente, riesce a farsi eleggere sindaco e capo di governo, se non ha in progetto di combattere la corruzione e lo spreco.