@@gio4447 Ciao se ho compreso bene (non conosco a fondo i due prodotti) vorresti collegare il proiettore con audio in uscita all'ingresso del Marantz, così da beneficiare dell'audio stereo per contenuti, per esempio, da usb o da streaming, corretto? Se ho compreso bene il Marantz non ha una connessione HDMI ARC e quindi non puoi sfruttare questo tipo di collegamento. Gli unici ingressi che vedo dal manuale sono gli RCA analogici (AUX 2 e 3). Pertanto puoi sfruttare (con un pò di orrore) l'uscita cuffia (dotandoti di cavo pin Jack-->RCA) oppure HDMI-->RCA, ma ho capito forse che hai già provato questa opzione. Fammi sapere

@@SecondA_VitA Federico non ci avevo pensato, proverò questa soluzione tramite uscita cuffie proiettore, RCA sull'ampli....Vedremo grazie

@@gio4447 prova con un cavo da poco giusto per vedere se funziona. Poi nel caso ci metti sù un cavetto migliore. Se in usato trovi un QED o addirittura un Ricable...

@@molokoplus6759 Grazie a te del commento. Questo video fa parte di una serie di altri che pubblicherò nei prossimi mesi, spero altrettanto interessanti. Buona visione!

Ciao Fabio spunto interessante, vediamo cosa esce dalla documentazione che ho disponibile. Grazie per ora

Salve e benvenuto, una fine osservazione, che in realtà diamo per scontata, ma così non è. Personalmente ho scoperto la dimensione social di YT con questo video "di punta" del Canale, dopo altri quasi 300 molto più silenziosi, socialmente parlando. Il pubblico di questo piccolo Canale è ovviamente più maturo di altri, ma voglio dare comunque il beneficio del dubbio all'ignoranza. Oggi si scrive anche con smartphone, tablet etc. non ancora così intelligenti, tanto che correggono anche quello che si scrive giusto (lo scopro rileggendo alcuni dei miei stessi commenti). Spero sia anche quello il motivo. Io credo (opinione personale) che quando si lasci un qualcosa di scritto e di pubblico si faccia più bella figura a redigerlo correttamente (rispetto alle proprie conoscenze). Piuttosto che tacere, ben venga però anche il commento sgrammaticato, se chi si sente di esporlo è stato colpito dall'emozione del momento. Se non offende nessuna sensibilità civile o peggio penale è espressione di una "democrazia digitale" che dovrebbe essere uno degli obiettivi primari di ogni sistema di condivisione. Tutti possiamo imparare dagli altri

@@SecondA_VitA La ringrazio per aver aggiunto uno spunto di riflessione Ma, con il suo permesso, aggiungo e termino, un pensiero personale Per far fronte agli errori non voluti, basta semplicemente togliere il correttore automatico, rileggere quanto scritto, e pubblicare Ci sono diversi canali che fanno divulgazione di grammatica italiana, non è mai troppo tardi, diceva il maestro della trasmissione rai degli anni addietro…. Termino: Al giorno d’oggi, l’ignoranza, è una scelta .

@@ado4490 ha ragione. Diciamo anche pigrizia o troppa fiducia in sé stessi o nella tecnologia, a seconda dei casi.

@@marcomarinacci5078 grazie Marco per questo prezioso dettaglio e complimenti per la tua carriera. Collaborazioni fondamentali per delle testate di riferimento che io posso sfogliare solo adesso, tra enorme curiosità e massimo rispetto per come le cose si facevano un tempo, anche sulla carta stampata

@@SecondA_VitA in realtà ho cominciato a "giocare a lavorare" dalla nascita di Suono, che fu fondata da mio cugino... avevo 17 anni... la mattina liceo, il pomeriggio in sala posa o camera oscura per le foto, e poi (anche in classe) a scrivere articoli durante l'ora di filosofia... :-) E poi vabbe'. Mille anni fa, ahimé! Comunque hai ragione, era tutto diverso da ora (e, non voglio fare il patetico, MOLTE cose erano meglio).

Salve Corrado, grazie del commento. In realtà credo siano del 1980, come leggo dalla custodia dei Flexi Disc. Se è curioso ne parlo nel video di presentazione della Collana kzfaq.info/get/bejne/natdY9tqsLzXhGg.html

@@SecondA_VitA Sarà, ma io ricordo che comprai l'Espresso proprio per avere quel disco, perché dieci anni prima, non ancora quindicenne, il primo marzo del 1968, marinando la scuola, avevo assistito alla famosa battaglia di Valle Giulia. Peraltro ricordo anche che quella che sarebbe diventata la moglie di un mio caro amico (una sessantottina ardente) commentò la pubblicazione del 45 giri dicendo “Madonna! Già dieci anni! Mi pare ieri”. Forse due anni dopo il disco fu ripubblicato. In ogni modo allora (ma anche oggi credo) su ogni gadget c’era scritto: supplemento al numero X di… e qui il titolo della rivista e la data. Controlla se c’è qualcosa di simile. Comprai solo il primo disco, perché il 16 maggio del 1978 partii per il servizio militare. Comunque mi pare curioso che la pubblicazione dei dischi avvenne 12 anni dopo i fatti raccontati e non nell’anniversario tondo. Posso sbagliarmi, ma mi pare strano.

@@corrado53 ha assolutamente senso quanto riporta, visto il decennale. Non so perché 12 anni dopo (ho acquistato questi dischi su Subito.it con l'intento di riversarli) ma nella terza di copertina del volumetto allegato è riportato "Allegato al numero 47 del 1980". Si vede per un istante al minuto 2:26 del video di presentazione. Per la precisione, sono dei 33 giri in formato 45 giri ed è incredibile che ancora si possano ascoltare. Ma era un peccato perderli, per chi ha vissuto quegli anni come lei. Forse la pubblicazione che lei ricorda era veramente un 45 giri, poi riedito in forma più estesa. Ieri ho trovato in un mercatino anche una videocassetta su questo periodo. Spero di riversarla presto per integrare anche con le immagini

@@SecondA_VitA Grazie della risposta. Sì il mio era un 45 giri. Si vede che due anni dopo L'Espresso ha replicato. In effetti i contenuti che lei pubblica sono troppi per un normale 45 giri. Buon sabato.

@@gio4447 le tabelle di confronto sono del Sole 24 Ore e tengono conto soprattutto dell'inflazione, in quegli anni a due cifre

@@amafirenze-vi1uh le temibili fonovaligie. Il povero Wright si sarà rivoltato nella tomba😂

@@marcomanunta9511 È quello che manca oggi e infatti guarda come siamo messi...🤣

@@SecondA_VitA Vedessi come sto messo io che non ne ho mai fatto uso.

@@marcomanunta9511 se guardi i video su questo Canale stai alla grande 😉 Ovviamente mai fatto uso anche io e vedi bene che fine ho fatto anche io

@@fabioalberti2120 Ciao Fabio, grazie del commento. L'intento di questa iniziativa è esattamente quello che descrivi. Personalmente ho scarsissima conoscenza della storia della musica popolare contemporanea italiana (uso la dotta terminologia di uno KZfaqr che ha commentato uno dei miei video) e questa collana di VHS, insieme all'opera in LP della Fabbri Editori di cui ho pubblicato il primo volume la settimana scorsa, è un documento di valenza storica non disponibile altrove per avere un quadro più completo possibile dell'inizio di questa storia. Una storia che si è poi rinnovata nel tempo, fino ad arrivare ai giorni nostri (vedi Caruso di Dalla, a proposito). Di Caruso, di cui ho l'integrale Naxos Historical, ne parlerò nella Storia dell'intrattenimento audio/video, altra iniziativa (questa unica nel suo genere) di questo Canale. Se sei curioso ci sono le playlist dedicate. Anche la storia della riproduzione non è che si conosca poi così a fondo. È un percorso lungo ma spero interessante. Buona visione

Grazie Gianni. Si, vero. Non dobbiamo perdere questo spirito, soprattutto in questi anni post Covid che ci hanno cambiato non nel bene. Rinnovare queste emozioni è cibo per la mente e per l'anima.

Complimenti! Un oggetto che ha una storia e che ancora dona tante emozioni a chi lo usa.

@@danilomordini389 Molto vero, grazie di averlo ricordato. Sto ascoltando anche gli altri dischi e mi sto convincendo sempre di più di aver fatto un ottimo acquisto. Presto li pubblicherò. Non dimentichiamo però di approfondire anche la storia dietro a questi brani, la cui conoscenza rende ancora più interessante la riscoperta o il ricordo. In questo video si può approfondire un pò di contesto storico dietro ai brani di questo LP kzfaq.info/get/bejne/eNJ0gLOanMvVc2g.html

L'importante è che noi figli ci siamo evoluti nell'ascolto😄

Ogni cosa ha i suoi pro e i suoi contro...

@@domenicofanclub7177 sicuramente l'aspetto economico è uno dei contro, anche se oggi non è più così critico come in passato. Nella gioia di ascoltare musica in alta fedeltà ci vedo solo dei pro, come nel fatto che l'impianto stereo fosse un elemento essenziale di ogni famiglia, una tradizione che oggi si è persa, insieme al desiderio di collezionare un oggetto che si può "passare" alle generazioni successive

@@SecondA_VitA Credo che nella vita ci voglia nè tanto nè quanto, ecco oggi abbiamo di tanto superato il quanto, in tutto.

@@domenicofanclub7177 credo sia il "troppo" paradossalmente a diventare critico. O meglio, sempre con riferimento alla musica, per noi che ci sudavamo un album, ora avere tutto a disposizione è una miniera inesauribile di scoperte e voglia di condivisione. Da queste intenzioni nasce anche l'idea di questo piccolo canale. Per chi non ha assaggiato l'attesa, il tutto è come avere niente.

@@andreafanti3583 grazie Andrea, corretto. Ma Obscured (album che personalmente avevo in cassetta - ricordo tutta bianca - e che consumai letteralmente per Free Four) era una colonna sonora composta abbastanza rapidamente e di minor conoscenza nel prestigioso catalogo pinkfloydiano. Un pò come More, solo per i più aficionados

@@isoples Grazie di questo ricordo. Incredibile che ancora le diano bel suono dopo 60 anni. Deve averli tenuti con cura, complimenti!

@@LuciaPreziosi Grazie Lucia. Inizia con questo primo video un viaggio lungo, ma spero sempre interessante.

Grazie! Deve essere un paesino interessante, direi😀

Grazie Antonio, sicuramente diventato un piccolo cult del suo genere. Un film simpatico e importante per la storia del DVD nel nostro Paese, ma non in assoluto la prova migliore di Robin Williams

@@gpmameli grazie di questo ricordo. Tre stipendi, una bella sommetta. Avrà mangiato vinili per un bel pò, ma quanta soddisfazione. Il primo impianto difficilmente si scorda

@@flaviozorzenon6903 grazie Flavio. Si vero. C'era soprattutto l'idea di costruirli non solo per durare, ma anche per essere riparati. Non lo dico io, ma mi riferisco a molte esperienze di riparatori su KZfaq che dimostrano questa affermazione

@@colinomoscovito6858 grazie anche di questo contributo. Un primo tema importante è sicuramente quello della musica del nostro tempo. Fatta eccezione dei grandi nomi del passato o dei grandi cantautori nostrani, il pop che emerge in superficie è, almeno per me, di natura consumistica e decisamente poco interessante. Magari tra 20 anni sarà rivalutata dagli storici della musica o classificata in qualche fase di sviluppo che porterà ad altro, nobilitandola. A me in tutta onestà sfugge ora. Quello che è interessante è tutto quello che non emerge al grande pubblico. Lì sta la qualità. Dobbiamo essere coscienti di questo, che la fruizione è cambiata. Basta fare una passeggiata su piattaforme come Bandcamp e d'improvviso tutta la visione cambia. Una scelta coraggiosa, sicuramente, e senza tutte le guide che c'erano un tempo (parlo di riviste), ma che se si ha volontà e pazienza di scoprire porterà a sicure sorprese positive

@@damirhlobik6488 grazie a voi che state dando valore a tutto il piacevole lavoro fatto per far crescere questo Canale amatoriale. Buon ascolto a te!

@@massimoc2867 grazie Massimo, benvenuto su questo canale amatoriale. Spero troverai altri contenuti interessanti. Buona visione!

@@fabioalberti2120 Grazie Fabio. Complesso non più di altri, sicuramente sistemarlo non è stato semplice, come spiego nel video, soprattutto per la sistemazione dei cavi. Però è la sintesi di un lavoro che ho iniziato ancora 11enne quando riuscii ad acquistare il mio primo rack e poi due anni dopo arrivarono i primi componenti separati. Una buona dose di esperienza, senza punte di specializzazione, e sicuramente di fortuna nelle sinergie. Si il lettore te lo consiglio. Materiale almeno in DVD è sterminato per l'ascolto stereo PCM a televisore spento, se non tolleri qualche difetto. Il BD è un'altra cosa ma vero non c'è moltissimo a confronto col DVD, ma la traccia PCM sempre quella è

Ma grazie a te Andrea di questo importante ricordo. E' incredibile come ci si ricordi ancora di oggetti che sono di 40 e più anni fa. Si vede che quegli oggetti li abbiamo desiderati, sfogliati nelle riviste, acquistati prosciugando ogni paghetta, fatti suonare fino allo stremo. Io mi ricordo nei giorni di vacanza in casa che mi alzavo la mattina e accendevo "lo stereo". Anche con 30 gradi in casa il poverino lavorava ininterrottamente per ore, tra ascolti e registrazioni. Erano sessioni sudatissime! Ma che tempi!

@@fuovac3515 grazie di questo ricordo. Caspita ti impressionò moltissimo se ancora lo hai così vivo

@@SecondA_VitA le wavecannon si basano sulle proprietà dei tubi sonori e sul web troverai tutte le specifiche sono molto ingombranti e se usate ad alti volumi possono lesionare le strutture. Credo siano dedicate ai cinematografi

@@fuovac3515 si ho visto anni '80

@@danielemorabito6485 grazie Daniele di questa testimonianza! Quando le cose erano fatte per durare!

@@alexvivinc Grazie Alex. Anche io ho lo stesso dubbio, ma alcuni commenti di utilizzatori del vintage mi hanno confermato il contrario

La polvere non è un problema.

@@sobaal grazie di questa utile testimonianza. Anche il CD non è un granché purtroppo. Risentito per l'occasione di questo video e almeno la versione in mio possesso non rende giustizia al valore dell'opera. Ho la versione in DTS che devo ascoltare. Poi nel mio carrello dei sogni c'è sempre la versione OMR. Ma per quello che costa resterà lì

@@SecondA_VitA Dovresti dotarti del sistema per la masterizzazione dei vinili con il DSD256 e quel 256 significa che il suono viene rielaborato e restituito con una qualità 256 volte superiore al cd.

@@sobaal un ottimo consiglio grazie! Purtroppo nel mio caso però dovrei cambiare tutta la logica dell'impianto, per la riproduzione. A parità di qualità del mio attuale impianto non me lo potrei permettere. Il suggerimento potrà essere sicuramente utile per altri appassionati. Grazie!

@@guydo c'è Overnite Sensation di Frank Zappa nel video gemello a questo. Anche chi guarda o ascolta non si fermi solo qui😉

grazie del commento. Vero. Come ho scritto in altri commenti, però, sta a noi provare a coinvolgerli per quanto possibile, un pò come facevano i nostri genitori. Non dobbiamo rinunciare a farlo, anzi

Grazie del commento. Lei pone una questione interessante. Le potrei dare due risposte. La prima è legata al periodo di riferimento di questo video e al mantenimento di una certa coerenza terminologica. Per quanto ho ricostruito, in quegli anni, il POP identificava tutta la musica non "classica" di provenienza straniera. "Musica Leggera" era la non "classica" italiana. E arrivo alla seconda risposta. In realtà non abbiamo nella nostra fantastica e complessa lingua un concetto che sia "democratico" e quindi si usa non opportunamente una convenzione ereditata. Anche "musica classica" non è corretta di per sè, perchè restrittiva.

@@SecondA_VitA capisco, ma non sono d'accordo: è chiaro per es. che un termine come 'negro' in un romanzo come La capanna dello zio Tom è 'accettabile' rispetto al periodo in cui è stato scritto e ambientato, ma se studiassimo, se raccontassimo quel libro metteremmo tra virgolette quel termine o ne parleremmo specificatamente, chiarendone il 'nuovo' utilizzo da noi proposto. Certamente se si parla di musica tra quella romantica e quella barocca parliamo di classica, se no è vero che per estensione chiamiamo abbastanza impropriamente 'classica' ogni musica proveniente dall'ambito colto (ma questo almeno ci aiuta in parte a collocarla). Ci sono da diversi anni studi 'di matrice anglosassone' sulla popular music - in Italia per es. un emerito esponenti di questi è Franco Fabbri, musicista e musicologo - che hanno tra l'altro proprio affrontato il problema del linguaggio, dell'annosa questione del 'nominare le cose' quindi offrendo, definendo così, già 'un punto di vista' sull'oggetto... E' proprio cercando di valorizzare la bella lingua italiana che tra le opzioni più accreditate è risultato il nome "Musica popolare contemporanea". Ovviamente ne stiamo parlando proprio perché, dato l'interesse per il suono, la musica e la storia di questa, è importante ogni piccolo dettaglio, anche riguardo il 'come chiamarla' (non è un caso che gli studi più avanzati in materia siano proprio quelli anglosassoni, che - avendo una lunga e prestigiosa storia in ambito di popular music - hanno sentito probabilmente per primi questa esigenza.

@@materic-emotional ottima lectio. Però ancora personalmente non mi convince, per il retaggio che ha il "popolare" nella nostra lingua, sia in termini di tradizionale sia in termini di livello sociale. Così il "non popolare" diventa elitario davvero, come se ci fosse una musica di serie A e di serie B. Fin quando qualche genio linguista non conierà il giusto termine che sia anche efficace ossia di immediato impatto, preferisco sbagliare con "musica leggera" che non è offensivo di per sè, ma è relativo al fatto che si può fruire anche senza particolare impegno (pensiamo all'ascolto in radio) o la cui composizione ed esecuzione non è paragonabile , in termini di oggettiva complessità, ad un brano di un compositore di "musica colta". Ed ecco che si sbaglia di nuovo🤣 Non se ne esce

@@SecondA_VitA allora dobbiamo capirci. Il termine 'popolare' ha diverse accezioni, e la musica popolare contemporanea a volte corrisponde a tutte queste accezioni, altre volte corrisponde solo a alcune di esse. Mi spiego: la musica a diffusione di massa è da intendersi come 'popolare', cioè a larga diffusione: lo sono Mozart, i Beatles, Orietta berti, etc. 'Popolare' però sta anche per 'non accademico' e in questo senso sicuramente è compresa Orietta Berti, in buona parte i Beatles ma non Mozart. 'Popolare' prevede anche che utilizza sistemi di diffusione di massa: i dischi prima, le cassette, i CD, Internet oggi ... e questo accomuna tutta la musica oggi. 'Popolare' come sinonimo di musica leggera che significherebbe 'di facile consumo' e di facile esecuzione, mi dispiace ma è proprio sbagliato e il termine è molto vecchio: ci sono brani rock (di musica straniera che secondo lei sarebbe 'leggera', se ho capito bene) molto complessi (XTC, king Crimson con tempi composti, Aphex Twin, etc. etc.), così come ci sono brani di elettronica complessi e altri semplici... Ci sono brani folk (quelli che lei indicherebbe come leggeri, popolari, sempre se ho capito bene) che, come il canto a tenore, polifonia sarda, o altra musica popolare - nell'accezione stavolta 'del popolo' (o semplicemente folk) - dell'Amazzonia, dell'Africa, etc. che non sono di facile ascolto (sfido a contarne gli ascoltatori, soprattutto tra i giovani). Ci sono invece brani di musica classica e romantica che non sono 'così complessi' (brani spesso eseguiti da studenti di pianoforte): escluderei pertanto la difficoltà di esecuzione e di ascolto. Questi vari esempi per spiegare in che senso si parla di Musica Popolare Contemporanea (o Popular Music), evitando il termine 'leggera' che utilizzerei solo per indicare musica che, come dice lei stesso, ha certe caratteristiche di semplictà, di alta diffusione, di applicazione di certi cliché, di attenzione 'partciolare' al mercato e alla diffusione radio... ma date poi eccezioni e accavallamenti tra leggera e 'popolare contemporanea' occorre stare comunque attenti, credo. Quindi la musica popolare contemporanea è 'popolare' - a seconda dei brani, degli autori - secondo diverse accezioni... ma difficilmente lo è in tutte le accezioni in tutte le sue espressioni. N.B.: una cosa interessante, rispetto proprio al suo video, è che l'attenzione per l'hi-fi, per un ascolto il puù possibile di qualità, nasce con lo sviluppo delle sottoculture giovanili, con il definirsi delle identità musicali, con il loro sviluppo e complessità (il Prog senza hi-fi, senza stereofonia, sarebbe stato diverso, direi...).

@@materic-emotional mi spiego meglio. Personalmente non uso "musica leggera". Preferisco come lei giustamente indica parlare di pop, rock, country e così via o musica italiana per identificare comunemente la produzione nostrana. Se ho usato musica leggera nel video è perché così veniva citata sulle riviste del tempo. Era giusto mantenere la corretta nomenclatura. Come usare réclame invece che pubblicità, pigione piuttosto che affitto e così via. Anche questo è vintage che capisco pochi colgono (eccezion fatta per alcuni 😉). Se uso un termine in un video non è detto che lo utilizzi nell'uso comune. Ma ritengo opportuno o meglio interessante una certa coerenza anche di linguaggio. Giusto o sbagliato che sia oggi