Se intendi la lucina led che illumina la zona in cui si andrà ad avvitare/svitare: no, non ce l'ha.

@@signor.elettricista ok grazie

Leggo il suo messaggio solo adesso. Attualmente è obbligatorio il 30 mA per tutti i circuiti in cui è presente almeno una "presa a spina". Il 300 mA va bene per gli altri circuiti (fotovoltaico, caldaia, luci ecc.), ovviamente a fronte di una certa resistenza di terra.

@@signor.elettricista mi scusi se insisto, ma la norma di riferimento e la norma CEI 64- 8 che non richiede il differenziale ad alta sensibilità x le prese a spina, ma solo in ambienti particolari, come i locali da bagno. In tutti gli ambienti ordinari, la tensione di contatto ammessa sulle masse é 50 volts, mentre nei locali da bagno é 25 volts. Il coordinamento delle protezioni con la resistenza dell'impianto di terra é fondamentale ai fini della sicurezza degli impianti elettrici. Forse ritiene ancora valida la Legge 46/90 ( molto lacunosa ed imprecisa)che prevedeva l'installazione del salvavita ad alta sensibilità da 30 mA nelle abitazioni, anche in assenza d'impianto di terra, ai fini di un loro adeguamento, che tuttavia non era regolare in quanto non rispondente alla regola d'arte previsto dalla legge n. 186 del 1968. Saluti.

​​@@vincenzomeloni7444 tu hai un appartamento senza bagno? Non ti lavi? 😂😂😂

@@brunobassi2440 sai leggere ciò che ho scritto in precedenza? Il salvavita ad alta sensibilità da 30 mA non è obbligatorio x proteggere tutte le prese della casa, ma solo x determinati ambienti e soprattutto l'impianto può essere sezionato su diversi circuiti: una parte di questi circuiti, non appartenente ad ambienti particolari, può tranquillamente essere protetta con differenziale da 300 mA coordinato con la resistenza dell'impianto di terra, mentre i locali da bagno saranno protetti con differenzialu ad alta sensibilità. È più chiaro cosi? Mi sono spiegato?

Teoricamente i morsetti rapidi non sono a norma o almeno non tutti

Sì? 😂 Non lo so, non sono mai stato a Lecce... però una volta sono stato a Bari, può essere per questo? 🤣🤣🤣

@@signor.elettricista mmmmh sembrava così. Bari impossibile. Cerca lino banfi e vedrai come è il "barese"

@@GiuSimoo89 Lino Banfi, Foggiano

No. Però un impianto senza messa a terra mi fa pensare ad un impianto vecchio, e questo potrebbe essere. Anche se in linea di massima la colpa è della cabina "Enel". Eventualmente puoi dotare il tuo impianto di uno scaricatore di sovratensioni.

Grazie di aver commentato ❤️

Non è cambiato molto dagli anni 80 a ora nel senso che gli apparati IMQ erano equivalenti ai nuovi CE. È cambiato che i cavi devono essere del tipo nuovo ignifugo e in linea di massima devi mettere il cavo da 2.5mm al posto del 1 o del 1.5 e mettere il 4 al posto del 2.5 e il 6 al posto del 4 Poi devi avere una terra decente con almeno 4 paline e devi fare in modo che a ogni punto luce o presa deve arrivare energia passando almeno 2 magnetotermici e 2 differenziali che risolvi con un magetotermico + salvavita a monte dell'impianto da 26 A e un magnetotermico+salvavita per ciascuna sezione periferica dell'impianto. Non è che le norme dicano proprio così ma in linea di massima questo è in più al 80 per il resto cambia poco e niente anche se on passato i cavi venivano arricciolati e nastrati mentre ora vanno morsettati.

Prego ❤️

Grazie ❤️

Grazie ❤️

Grazie 😍

Riparato e già rimontato al cliente 😁

Il fatto che ci sia stato un blackout a causa di un operaio che trapanava, posso solo pensare che abbia trapanato involontariamente dei cavi Enel. Comunque questo non dovrebbe avere ripercussioni sugli impianti vicini. Comunque se vuole sapere se il suo impianto elettrico è sicuro, lo faccia controllare da un elettricista, assicurandosi che tutto l'impianto sia protetto da dispersione grazie a dei differenziali ("salvavita") o che ci sia il filo di terra, questi sono due caratteristiche che almeno conferiscono un minimo di sicurezza.

Salve, il valore della resistenza di terra dev'essere coordinato con la soglia d'intervento dell'interruttore differenziale, ossia dev'essere garantita la seguente relazione: 50/Idn= RT per cui se sostituiamo Idn con 0.03, avremo una RT= a 1667 ohm🎉 50 è la tensione di contatto massima che può assumere una massa metallica collegata all'impianto di terra, prima dell'intervento del salvavita..

Ciao, non mi è capitato ancora di installare colonnine per la ricarica di auto elettriche. Comunque sarebbe da vedere anche la lunghezza del cavo. Ipotizzando circa 15m, per un assorbimento di 7kwh, andrei di 10mm². Però fatti consigliare dal tuo elettricista di fiducia o da un progettista.

Il citofono è di colore bianco? Più che altro per capire se ha la chiamata elettronica o a ronzatore.

@@signor.elettricista modello urmet 1130/1... no, non è totalmente bianco più un crema con base grigia. All'interno ci sono due fili apriporta collegati al 8/9 e 10/6 (metto la sbarra perchè sono ponticellati) + altri due fili al 7/1 e al 2. Da quel che ho capito il pulsante apriporta, apre il cancello quando è a metà corsa. Possono rispondere più persone contemporaneamente. Dove posso trovare i fili che aprono la porta dei condomini? nel citofono? o pensi ci sia una scatola a parte? Condominio anni 60/70.

@@valerioboccaccini4390 ho capito qual è il citofono, perfetto. È a chiamata elettromeccanica cioè al suo interno c'è il cicalino (ronzatore) che emette un ronzio quando qualcuno suona dalla pulsantiera, e questo lo fa sia a cornetta agganciata che no. Per scoprire di chi è il citofono non ben agganciato, basterà suonare uno alla volta tutti i tasti, ovviamente suonerà dentro, però quando suonerà a chi ha il citofono aperto sentirà in provenire dall'altoparlante della pulsantiera il suono di ritorno del citofono interno. Praticamente sentirà il suono dal microfono del citofono che in quel momento è "aperto".

@@signor.elettricista 🤔 ottima osservazione, non ci avevo pensato 👍🏻 Nei prossimi giorni farò un test a riguardo! Grazie Ma eventualmente a livello di test sui contatti dove potrei mettere mano? la risposta è in teoria "da nessuna parte"... essendo un citofono condominiale e meglio chiamare un tecnico specialista. Ma come tutti sanno le situazioni condominiali sono sempre un poco particolari specialmente per far intervenire un tecnico. Esiste (solitamente) una scatola dove arrivano i contatti di tutti i condomini? Grazie

@@valerioboccaccini4390 appena ho un attimo di tempo ti rispondo in maniera più dettagliata. Purtroppo non ricordo a memoria i collegamenti di questo citofono. Fosse stato un citofono Farfisa ti avrei saputo rispondere, infatti capitano più spesso, almeno nella mia città, di manutenzionare impianti anni 70 marchiati Farfisa. Comunque ti posso dire con certezza che l'apriporta è gestito da un filo dedicato che fatto toccare col negativo aziona l'elettroserratura. Infatti nel citofono hai 5 fili, che gesticono: voce, ascolto, suonata, apriporta e negativo.

Grazieeee ❤️

Grazie 😁

il differenziale e il magnetotermico sono 2 dispositivi di protezione che svolgono 2 funzioni diverse

che frutto e'?

non in senso stretto

hanno tutti dai 40 anni in su e andrebbero cambiati alla prima occasione in quanto l'isolante e' vecchio

@@rockybalboa2484 E hanno molta meno "portata" di amperaggio a parità di diametro, ergo, si surriscaldano più facilmente.

​@@diesel-td1946 dettaglio trascurabile

@@rockybalboa2484Se dici così non è che ne sai tanto, l' elettricità scorre sulla superficie e un filo intero da 1,5 conduce molta meno corrente di uno che a pari diametro è multifilo. Con il tuo ragionamento un filo da 1.5 mm. è quasi come averne uno da 2,5 o da 4. Mah!😨😨😨😨

ciao... guarda che hanno una corrente a 12-24 volt...c è un trasformatore....😜😇