hi there! that was me on tiktok :) Rosa is a huge inspiration for me. My video of the whole thing will be uploaded to KZfaq in the coming days. Thanks to the amazing Felice Liotti who recorded this recording of Rosa singing this song on New Year's eve in 1987. I met him in Palermo last year.

@@AmandaPascali your version is so nice, you have a great singing voice.

your voice was very beautiful in that clip, make me instantly into that song, any full version in your channel for us to watch? ​@@AmandaPascali

That’s amazing to hear you’re going to go back. Hope you enjoy it❤️💛Also my family lasts name is also Latino lol

Quando ci si lascia andare allo sproloquio sarebbe indicato cominciare con un "secondo me". Pochi posti al mondo hanno un'identità paragonabile alla Sicilia.

Il chitarrista è mio padre, Rocco Giorgi

@@caterinagiorgi2123 GRAZIE!!!

ora no ,ahahahahah

+Andrei Nazare mi sembr proprio di si

+Andrei Nazare Chi semu surdi o muti Rumpemu sti catini Sicilia voli gloria Né mafia e né parrini

+Andrei Nazare contro la mafia e la gente di chiesa corrotta

E vero e la verità e la più bella cosa ma anche nelle famiglie mafiose ce chi non e d'accordo come Giuseppe impastate

Non solo per questo! La motivazione è molto più vasta e complessa! Quando fu composto il canto (scritto da I. Buttitta), si era negli anni '50: la mafia latifondista aveva rialzato la testa, cercando di riportare la situazione storica della Sicilia, al periodo prefascista, quando il contado siciliano era dominato da un "pugno" di famiglie (nobili), che da secoli vivevano arroccati nei loro privilegi e nel loro potere; a queste famiglie si era aggiunta una feroce borghesia mafiosa (già dall'800), la quale non era da meno rispetto ai nobili, e tendeva a sostituirsi a loro (spesso si trattava di ex contadini arricchiti, di campieri e mezzadri). Negli anni '50 vista tale situazione, erano riprese le lotte dei contadini, che in Sicilia, al di là di quello che si crede, non erano mai mancate, le quali tornarono a minacciare gli interessi della mafia latifondista, spesso nel segno del social-comunismo. La mafia latifondista reagì brutalmente con stragi e omicidi di contadini, capilega, sindacalisti ecc. Dunque lo scontro ebbe anche connotati politici ben marcati, nel segno della lotta al comunismo: i mafiosi pretendevano di difendere la democrazia minacciata dai comunisti. Come ben si sa, la Chiesa, per altri motivi, era antimarxista, e temendo una avanzata del comunismo in Sicilia ed altrove, si schierò con il regime democristiano e con l'America; dunque si trovò volente o nolente, nella stessa parte della barricata di democristiani, latifondisti, mafiosi (con i mafiosi addirittura a pretendere di difendere la Chiesa e la religione) e americani, spesso tacendo, se non approvando segretamente, i crimini commessi dalla mafia contro i contadini, visti come reazione alla minaccia comunista. Non si dimentichi però, al di là della politica delle alte sfere della Chiesa, l'impegno degli strati più bassi e umili della stessa Chiesa, che si schierarono con i contadini, pagando un alto prezzo. Il canto scritto da Buttitta e cantato dalla Balistreri, denuncia quindi la sotterranea "alleanza" tra Chiesa e mafia latifondista, tra Chiesa e potere democristiano filoamericano.