Può darsi che tu non chiuda bene il pugno, facendo scivolare i polpastrelli sul palmo della mano. Un'altra possibilità, se non sei abituato a serrare il pugno a mano nuda, è che le falangi delle mani soffrano per la compressione contro il palmo. Ti consiglio di rivolgerti al tuo medico di base per farti indirizzare e risolvere il problema quanto prima.

I piegamenti sui pugni sono una forma di allenamento funzionale alle arti marziali. Quindi sono consigliate a chi pratica sport da combattimento ed è già in grado di eseguire correttamente dei piegamenti normali. Naturalmente possono essere praticate da chiunque, tenendo conto però delle proprie capacità fisiche e di eventuali patologie pregresse. Riguardo alle nocche, il naturale declino fisico di una persona, porta sempre ad avere problemi articolari man mano che gli anni passano. Come tutti gli esercizi, se questi piegamente vengono praticati correttamente da persone sane, non costituiscono di certo una fonte problmemi ortopedici maggiore di qualsiasi altro esercizio. Ricordo che comunque gli esercizi illustrati nel video sono rivolti a che pratica sport da combattimento sotto la guida di un insegnante qualificato.

Inizialmente è meglio cominciare a farlo su una superfice non troppo dura, come un tappetino da yoga o un asciugamano piegato in due. Poi si può passare ad eseguirle sul pavimento. Allenandosi senza strafare e imparando la corretta forma dell'esercizio, si potrà arrivare ad eseguire le kentate anche sull'erba, sul cemento o su pavimenti in legno.

L'articolazione del polso è composta da ossa, cartilagine e legamenti. I muscoli i cui tendini passano attraverso il polso sono nell'avanbraccio, quindi il polso non può "ingrossarsi" diventando ipertrofico (mentre l'avanbraccio sì). Se però intendi "rinforzo" come una maggior robustezza dei tendini e resistenza isometrica del polso nel mantenere la posizione sicuramente questo esercizio aiuta molto. Una volta che si riesce ad eseguirlo facilmente su un terreno uniforme, si può passare anche a superfici instabili, migliorando così anche la propiocezione.