Ciao Domenico, quanto scrivi è la prassi. Il Codice Destinatario viene richiesto dall'azienda che produce il software di fatturazione (ne può richiedere al massimo 50 ma quasi sempre gliene basta 1) L'azienda poi, come ad esempio Fattura24, fornisce questo codice a tutti i suoi clienti. Il Codice Destinatario, come spiegavo nel video, identifica un canale e nello specifico il canale che collega il Sistema di Interscambio al software di fatturazione prodotto dall'azienda che ha ottenuto originariamente il codice destinatario. Sarà poi il software di fatturazione a ricevere le fatture, aprirle e vedere a quale cliente recapitarle (come fosse un postino) Per concludere il Codice Destinatario identifica come destinatario il software di fatturazione e non è univoco per la P.IVA che lo usa per ricevere le sue fatture di acquisto.

@@ccamusso ah ecco, non avevo capito nonostante il video. Grazie

Grazie Arnaldo il tuo commento mi da l'opportunità di dare un'informazione in più. All'interno del portale 'Fatture e Corrispettivi' qualsiasi soggetto IVA può indicare il proprio canale di ricezione prevalente. Questa configurazione (non obbligatoria) è molto utile perchè permette di ricevere sempre le fatture di acquisto sul proprio canale anche quando i fornitori inseriscono in fattura un codice destinatario sbagliato oppure vecchio (ad esempio quello del gestionale di fatturazione che si usava prima di passare a Fattura24 🙂)

Alziamo le mani e ci arrendiamo 😂

Crediamo tramite tecniche di phishing o un malware. Mai come in questi casi si capisce l'importanza dell'autenticazione a due fattori.

Sicuramente utile quando si parla di finanza, poi io andrei a fondo col cliente (magari l'avete già fatto), se è piscing ok ha da stare più attento, se è malware c'é da eliminarlo tassativamente.

E' vero, la predisposizione di un bonifico prevede l'inserimento dell'intestatario dell'IBAN. Ma incredibilmente è un dato che non viene verificato nella transazione intra UE.

Le banche per l'elaborazione del bonifico tengono in considerazione solo il codice IBAN. Quindi se emetti un bonifico al codice IBAN sbagliato (ad esempio quello del truffatore) indicando il beneficiario corretto (quello del tuo fornitore vero), la banca trasferirà i soldi tenendo in considerazione solo l'IBAN. Ci sono dei controlli più rigidi per i trasferimenti extra UE e per quelli nei paradisi fiscali ma in generale vale quanto ti ho scritto sopra.

Il servizio della Camera di Commercio, come quello dell'Agenzia delle Entrate sono sicuramente una scelta valida se si ha come obbiettivo quello di non spendere nulla. Però hanno uno svantaggio enorme, sicuramente quello dell'AdE: qualsiasi problema te lo dovrai risolvere da solo perché non c'è modo di avere da loro assistenza telefonica. Prima di decidere verifica che tipo di assistenza telefonica offre il servizio della Camera di Commercio. Inoltre ci sono degli errori che si rischia di commettere quando si è lasciati a se stessi, come ad esempio non tenere in considerazione la "data di effettuazione dell'operazione", che possono costare sanzioni anche fino a 2000 euro per ogni singola fattura. In questi casi scegliere il software giusto, anche se a pagamento, potrebbe addirittura farti risparmiare più soldi di quelli che avresti risparmiato scegliendo un servizio completamente gratuito. Per non parlare dello stress evitato. Tutto questo per dirti che fai sicuramente bene a tenere sotto controllo i tuoi costi ma, per un tema delicato come quello della fatturazione elettronica, il mio consiglio è sempre quello di trovare un servizio per il quale vale veramente la pena spendere la cifra richiesta. Se stai cercando un'alternativa ad Aruba, prova www.fattura24.com

Grazie Andrea

Concetti importantissimi bravissimo Carlo hai affrontato l'argomento in modo sintetico semplice ed esaustivo . Il gestionale che curate e sviluppote ogni giorno è d'altronde strumento utilissimo ed economico per calcolare bene le scelte che ogni piccola azienda ogni giorno deve affrontare per portare tutto oltre il livello 4 .

Grazie Giuseppe, mi fa veramente piacere sapere che ci segui su questo canale.

Ciao Luca. Il processo di autenticazione a due fattori implementato in Fattura24 non prevede una conferma via SMS o Email. Usiamo esattamente il processo di Autenticazione a due Fattori consigliato da Danilo Belvedere alla fine del suo video (min 13 e 37) e cioè quello che prevede il possesso di un dispositivo fisico di proprietà dell'utente, nel nostro caso proprio lo smartphone dell'utente, con sopra installato Google Authenticator. Ciò detto non esistono sistemi sicuri al 100%. Il nostro compito, come quello di chiunque fornisca servizi sul cloud, è cercare di adottare le migliori soluzioni possibili ma sopratutto informare i nostri clienti sui rischi in cui incorrono se non affrontano certe tematiche. Grazie per il tuo contributo e per il link che hai gentilmente condiviso che invitiamo tutti a vedere.

@@fattura24 L'unico modo per salvarci è solo quello di dire addio ad internet.. Ma la vedo dura ormai internet è come una droga dove nessuno ne può far a meno 😂

Si, in Fattura24 è possibile attivare l'autenticazione a due fattori. Trovi maggiori informazioni in questo video: kzfaq.info/get/bejne/jZddeMdhyrqng5s.html Inoltre come ulteriore elemento di prevenzione, ogni qual volta viene creato o cancellato o modificato un IBAN, l'amministratore dell'account riceve una notifica via email. Purtroppo non esistono servizi per verificare l'intestatario di un IBAN.

Siamo d'accordo con te. C'è però da tenere in considerazione il fatto che migrare ad un'altro sistema operativo non è un passaggio alla portata di tutti, non tanto per l'aspetto tecnico quando per quello psicologico. Il passaggio è per i più un’esperienza carica di ansie e resistenze emotive. Le persone, per natura, tendono a preferire ciò che conoscono e a cui sono abituate, e il cambiamento verso qualcosa di sconosciuto può evocare una serie di reazioni emotive e cognitive che frenano l’adozione di nuove tecnologie. Basti pensare che solo il 2% dei nostri clienti ha attivato l'autenticazione a due fattori, accettando i rischi.

Forse ci sono delle eccezioni ma in generale la banca incassa anche se il nome che accompagna la predisposizione di bonifico non corrisponde con quella intestataria del conto di destinazione.

@@fattura24 in questo caso è responsabile la Banca però, almeno ai tempi in cui ci lavoravo

Grazie mille, Mario! La fuori è un guerra e siamo felici di poter aiutare i nostri clienti a proteggersi dalle truffe.

Grazie Peppe! È un piacere sapere che hai trovato questo contenuto utile.

@@fattura24 e’ successo anche a me e per fortuna il cliente se n’è accorto poco prima di fare il bonifico! Sono vostro cliente con più profili (Azienda e Professionista) e non posso che complimentarmi! Buon lavoro, a presto

In realtà è stata una scelta voluta per massimizzare la sicurezza dell'account. Ci rendiamo però conto che potrebbe essere scomodo richiedere ogni volta, per lo stesso device, l'OTP. Ci ragioniamo ancora un po per trovare il miglior compromesso possibile. Grazie per il suggerimento.

@@fattura24 Immaginavo, per quello chiedevo se fosse una scelta, per evitare attacchi tipo quelli che clonano la sessione di Chrome, e permettono in effetti di bypassare la 2FA. Comunque confermo la soddisfazione sul vostro gestionale, e l'apprezzamento per l'upgrade di sicurezza Grazie a voi!

Grazie Vittorio

Grazie mille, siamo molto contenti che ti sia piaciuta questa novità ed è veramente bello sapere quanto sei soddisfatto di Fattura24.

Voi vendete servizi. Quindi se fatturate contestualmente al pagamento (o anche prima del pagamento) il problema non si presenta (purchè la fattura sia corretta e accettata dallo SdI) La strategia di fatturare e poi emettere, in caso di disdetta del cliente, la nota di credito mi sembra, oltre che prudente, anche corretta. Suggerire comunque di fare un passaggio con il vostro Consulente e vedere cosa ne pensa lui.

Se il tuo cliente ha pagato l'importo presente nel tuo preventivo e tu, non sapendo di aver incassato, non hai emesso la fattura nei tempi previsti dalla normativa, dovrai procedere con un Ravvedimento Operoso. Si tratta di un ammenda di poche decine di euro tramite la quale sani il ritardo ed eviti la sanzione da parte dell'Agenzia delle Entrate. Ma potrebbe non essere sufficiente. Quando si presentano queste situazione noi consigliamo sempre di coinvolgere il proprio Consulente e concordare con lui il da farsi. Quello che tu devi portare a casa è che, in caso di ritardo, non puoi far finta di nulla.

Se esiste una data di effettuazione dell'operazione, la fattura deve riportare quella data. Quindi a titolo di esempio, se la merce non è stata pagata ma è stata spedita, la fattura dovrà avere come data quella di spedizione e dovrai spedirla allo Sdi entro 12 giorni da quella data. Sconsigliamo però di ridursi all'ultimo giorno.

@@fattura24 grazie mille .

12 giorni rispetto alla data della fattura, quella presente all'interno del documento.

L'approvazione del Decreto Legge è di fine 2023 e dovrebbe entrare nel programma scolastico a partire dall'anno scolastico 2024/2025. Incrociamo le dita.

Si c'è, ma l'esito rimane importantissimo e non può essere ignorato. Ad esempio, nel caso di fatture emesse verso la Pubblica Amministrazione, potresti erroneamente prendere per buona una fattura di vendita che successivamente la PA ha Rifiutato.

Nelle fatture elettroniche, il bollo viene applicato 'virtualmente' e non fisicamente come avviene per le fatture non elettroniche. Relativamente alla 'copia di cortesia' di una fattura elettronica, non devi applicarci sopra il bollo fisico ma devi comunque fare in modo che riporti le diciture necessarie e previste dalla normativa. In Fattura24 abbiamo già diversi modelli fattura pronti all'uso, nel caso contatta la nostra Assistenza Clienti, per sapere come utilizzarle.

Siamo assolutamente d'accordo con te. E' un argomento molto interessante.

Assolutamente SI 😉

Sono assolutamente d'accordo è proprio da li che arrivano i risultati più interessanti.

Hai tutta la mia ammirazione 💪

Sono d'accordo con te, chi ci governa (o ci ha governato) ha enormi responsabilità ma di certo non maggiori di quelle che noi tutti dovremmo avere verso noi stessi. Per indole, io tendo a vedere più le opportunità che gli ostacoli. Abbiamo la fortuna di vivere in Italia, che con tutti i suoi difetti, è comunque una delle principali democrazie del mondo, uno dei paese più ricchi del mondo, uno dei paesi con la migliore formazioni scolastica, con università e aziende di eccellenza. Se vogliamo vederla come una piattaforma, l'Italia è sicuramente una delle migliori al mondo dove poter sviluppare la propria crescita personale e professionale a prescindere dagli enormi margini di miglioramento che ci sono e che hai giustamente sottolineato. 💪💪💪

Non male come idea 🙂

Grazie Oliviero, mi fa veramente piacere ritrovarti qui.

Grazie, mi fa veramente piacere. Vedrai, anche i prossimi non sono affatto male.