Snia Viscosa CEO

@quinto16 4 күн бұрын

Ho conosciuto un vecchio che andò il spagna e combatte li.....

@jonspartan7487 10 күн бұрын

❤

@GAMER123GAMING 11 күн бұрын

Wotan strafe England

@Perunslav1 11 күн бұрын

DVX MEA LVX

@user-hm5pu8jr8h 11 күн бұрын

Siamo.tornati!! Vedi ultime elezioni in tutta Europa 2024

@AryanJJ 15 күн бұрын

suona la Cerignola... ah no

@ricilgrosjean675 18 күн бұрын

Ultime Merci 👍

@ChodeMaster 21 күн бұрын

Engelskmenn fortjener det verste

@dronatiditesta. 25 күн бұрын

🖤🖤✋️

@GoliardoPillonaLenny 29 күн бұрын

Shlein? Manco è italiana

@no_its_patrick Ай бұрын

Українська музика неймовірна 🥰

@francescobernarndini9800 Ай бұрын

Brividi...complimenti per come è stato fatto il video...ultimi difensori dell Europa

@cimex50 Ай бұрын

Formazione La LVF e la Brigade Frankreich furono sciolte nel settembre 1944 all'indomani della liberazione alleata della Francia. I loro soldati furono ripiegati in una nuova unità creata lo stesso mese chiamata Waffen Grenadier Brigade of the SS Charlemagne (Waffen-Grenadier-Brigade der SS Charlemagne). A loro si unirono i collaborazionisti francesi in fuga dall'avanzata alleata a ovest, così come i francesi della Marina tedesca, del Corpo Motorizzato Nazionalsocialista (NSKK), dell'Organizzazione Todt e dell'odiata polizia di sicurezza Milice che erano fuggiti prima delle forze alleate. [6] L'SS-Brigadeführer Gustav Krukenberg fu nominato comandante della divisione, mentre Edgar Puaud, che aveva comandato la LVF, era il comandante nominale francese. [7] I due principali reggimenti di fanteria furono designati come 57º e 58º reggimento. I membri della LVF erano il nucleo della prima e la Sturmbrigade formava il nucleo della seconda. [7] La LVF presidiava anche il battaglione di artiglieria, la compagnia del quartier generale e la compagnia del genio. Nel febbraio 1945, l'unità fu ufficialmente promossa a divisione e rinominata SS Division Charlemagne. A quel tempo aveva una forza di 7.340 uomini; [8] 1.200 uomini della LVF, 1.000 della Sturmbrigade, 2.500 della Milice, 2.000 della NSKK e 640 erano ex Kriegsmarine e polizia navale. [9]

@computerino-ej9zj Ай бұрын

l'inno di ogni buon cittadino

@paolop8839 Ай бұрын

Non un solo uomo, che sappia difendere le proprie idee con la propria pelle dovra mancare di salutarli.

@eisenschwein8468 Ай бұрын

Er strafe es

@mayumiono5943 Ай бұрын

Hai un canale Telegram di riferimento? Bellissimo pezzo comunque 🖤✋

@user-hm5pu8jr8h Ай бұрын

Non ho un canale ma se troviamo modalità privacy studiamo come fare by V!!

@user-hm5pu8jr8h Ай бұрын

Non utilizzare strani canali,, x il bene comune non fidarti by V

@Perun_1 Ай бұрын

DVX MEA LVX

@nicolacamposarcone5152 Ай бұрын

Masterpiece.

@cynicalman1984 Ай бұрын

Noi ritorneremo un giorno. A noi! ✋

@OPOS-el7tj Ай бұрын

❤

@DanielVincenzi-wg8bq Ай бұрын

Io e i miei boys quando andiamo a combattere quelli del tecnico

@marcopiga5960 2 ай бұрын

❤la canzone di ogni italiano per bene

@patriziademarco3753 2 ай бұрын

Bellissima

@francescomassone5477 2 ай бұрын

Mi chiedi se ancora non basta Quel mare di sangue che s'è attraversato, Che tarlo ci rode e ci guasta La sorda esultanza d'aver riportato A casa la pelle che mai nessuno più avrebbe scommesso tornasse da là... La chiami “nevrosi da eroi” Sarcasmo à la page di rigore parlando di noi. In guerra diletti ai poeti In pace reietti e stranieri, Resulta di morti incompleti Che ingombrano peggio dei veri. Sarà che un tizzone d'inferno Nell'occhio ci ha preso dimora, Che un puzzo di cane in inverno Ci sosta di presso da allora. T'inganni, sai, tu che di me Non vedi che vuota apparenza. Non crederai, non noti che Del lutto non puoi più far senza. Non chiedo che d'esser felice E il tempo son certa sia ora: Facile se farai come me E andasse il passato in malora! Sarà, ma non dopo la vista D'un cieco di guerra i cui passi sperduti Cercavano a tentoni la pista Per uscir da una selva di lazzi e di sputi E d'un mutilato le cui stampelle son state scalciate per ilarità. Ma odia ciascuno di noi Quel mezzo paese che teme e disprezza gli eroi. La stessa carogna che ieri Qualunque nemico ha tifato, Gli infami che oggi van fieri Di ciò che gli è stato evitato. Vigliacchi a cui la fierezza Procura un'innata allergia, Per cui vagheggiar la grandezza E’ sintomo di malattia. Credo, semmai, che dentro te Insorgano urlanti i caduti E sbagli sai se credi che Prestar loro voce ti aiuti. La vita era e resta una sola Malgrado ogni elucubrazione, Pensare a sé oggi non è che la più ardua missione. Non cedere un palmo di terra Sul fronte non era che il giusto Ma in questa più infima guerra Finisci per prenderci gusto. Scusami, sai, se dico che indietro non son mai tornato Non fino a che non si vedrà ciò per cui s'è sanguinato. Vi faccio gli auguri in tal caso, Di più non saprei cosa dirvi Ma se la sorte vi arriderà sarò la prima a seguirvi.

@nicolacamposarcone5152 2 ай бұрын

Ok, ma non sono d'accordo anche da un punto di vista di destra radicale, rispetto per tutti i popoli e per la sovranità di ognuno di essi, viva gli Etiopiani e la loro terra natia, la loro spiritualità (roba vodoo adesso non so bene scusate l'ignoranza) e il loro sangue, e viva anche il nostro.

@MattiaMinardi 2 ай бұрын

XXVIII/X/MCMXXII 🖤

@MattiaMinardi 2 ай бұрын

MEMENTO AUDERE SEMPER 🖤☠

@AryanJJ 3 ай бұрын

non la conoscevo. buon lavoro come al solito

@rubenroman5663 3 ай бұрын

Mi chiedi se ancora non basta Quel mare di sangue che s'è attraversato, Che tarlo ci rode e ci guasta La sorda esultanza d'aver riportato A casa la pelle che mai nessuno più avrebbe scommesso tornasse da là... La chiami “nevrosi da eroi” Sarcasmo à la page di rigore parlando di noi. In guerra diletti ai poeti In pace reietti e stranieri, Resulta di morti incompleti Che ingombrano peggio dei veri. Sarà che un tizzone d'inferno Nell'occhio ci ha preso dimora, Che un puzzo di cane in inverno Ci sosta di presso da allora. T'inganni, sai, tu che di me Non vedi che vuota apparenza. Non crederai, non noti che Del lutto non puoi più far senza. Non chiedo che d'esser felice E il tempo son certa sia ora: Facile se farai come me E andasse il passato in malora! Sarà, ma non dopo la vista D'un cieco di guerra i cui passi sperduti Cercavano a tentoni la pista Per uscir da una selva di lazzi e di sputi E d'un mutilato le cui stampelle son state scalciate per ilarità. Ma odia ciascuno di noi Quel mezzo paese che teme e disprezza gli eroi. La stessa carogna che ieri Qualunque nemico ha tifato, Gli infami che oggi van fieri Di ciò che gli è stato evitato. Vigliacchi a cui la fierezza Procura un'innata allergia, Per cui vagheggiar la grandezza E’ sintomo di malattia. Credo, semmai, che dentro te Insorgano urlanti i caduti E sbagli sai se credi che Prestar loro voce ti aiuti. La vita era e resta una sola Malgrado ogni elucubrazione, Pensare a sé oggi non è che la più ardua missione. Non cedere un palmo di terra Sul fronte non era che il giusto Ma in questa più infima guerra Finisci per prenderci gusto. Scusami, sai, se dico che indietro non son mai tornato Non fino a che non si vedrà ciò per cui s'è sanguinato. Vi faccio gli auguri in tal caso, Di più non saprei cosa dirvi Ma se la sorte vi arriderà sarò la prima a seguirvi.