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"Storie nella Storia". Intervista in dialetto di Bormio (sottotitolata in italiano) alla signora Giuseppina Rini Pedranzini (classe 1918) sulla coltivazione della segale negli anni 1940.
Effettuata per la realizzazione del documentario "La segale e la màchina de bàter" (www.alpinia.info, 40 minuti), sulla filiera della segale e il restauro della trebbiatrice acquistata dalle famiglie contadine di Bormio durante la seconda guerra mondiale.
Un tempo, ma neanche troppo tempo fa… parliamo di alcune generazioni, lo svolgersi della vita in montagna era piuttosto “lineare”.
L’economia era legata principalmente al mondo agricolo e contadino: in sostanza, si viveva di quello che, autarchicamente, si produceva e tra queste cose vi era ciò che donava la terra.
La coltivazione dei campi si alternava: un anno si seminava la segale e l’anno dopo le patate, e così via. Nello svolgersi delle varie attività contadine la donna aveva un ruolo molto importante, e quindi anche nel mondo legato alla coltivazione della segale.
In proposito ci svela un po’ di segreti, qui con la sua limpidissima voce di quasi 100 anni, la signora Giuseppina Rini Pedranzini: la chiacchierata è del 25 agosto 2017, la signora Giuse è nata il 14 gennaio 1918.