Le parole di Sandro Ciotti ad inizio trasmissione mi hanno commosso, sono state di un intelligenza e di una veridicità che in molti ancora oggi non capiscono...Grazie e forza Napoli
@silviotifoso14 жыл бұрын
Sandro Ciotti? Unico, inimitabile... Persona d'altri tempi, educazione, garbo, tatto... Livello assoluto...
@lavitaenascostaconcristoindio4 жыл бұрын
Verissimo,grande sportivo
@domenicomaiello3864 Жыл бұрын
Ti sei dimenticato che aveva anche una grandissima cultura e un linguaggio meraviglioso
@albertoroin2647 Жыл бұрын
Sandro Ciotti un vero signore, di quelli con la S maiuscola. Per tutti noi La Voce. E Giampiero Galeazzi, un grande. Per noi rimarrà sempre il nostro Bisteccone. Riposate in pace.
@diegomusciacco143 жыл бұрын
Grande Sandro Ciotti. Giornalisti così non esistono più oggi sono faziosi .Ricordi indelebili. L'italia ha sempre considerato Napoli come Africa e a tutt'oggi è ancora così.
@patrizioilcapitano69316 жыл бұрын
Voce emozionante di un calcio più emozionante grazie diego
@jamiroflavio5 жыл бұрын
"-Che cos'è per te Napoli a questo punto?? - è mia casa, mia casa" Grazie D10s
@francescomontanino2 жыл бұрын
Una delle domeniche più belle della mia vita. Avevo appena compiuto 13 anni, ma quel giorno fu un qualcosa di incredibile. A parole, non si può descrivere. Sandro Ciotti seppe esprimere come meglio non si poteva, lo stato d’animo non solo di un intero popolo ma di ognuno di noi. Altri tempi, che non smetto mai di rimpiangere vedendo come siamo ridotti oggi…….
@francescoditalia83083 жыл бұрын
Ciao Diego🙏🏻😭😢👼🏻❤️💙🔟🇦🇷👑🤴🏻💎
@dongiampaolocentofanti74383 жыл бұрын
Poesia per Maradona Novembre 26, 2020 / gpcentofanti Io non guardo le apparenze che la vita qui è nascosta ma tu, più forte di sempre… Napoli ti era conveniente? Ad altro no? Non guardo le apparenze. Napoli pare l’avessi nel sangue. Caso, cielo, per povera gente che mai ha vinto niente, senza “santi” in alte sfere? Io non guardo le apparenze ma tu, più forte di sempre, parevi grande capitano, uomo squadra, non solamente calciatore forte. Fragile suffrenn ‘nzieme a la città. Comm ma comm penzare chella punizzione, Pecci non passava o’ pallone, l’impossibile era niente. Contro leggi di natura e pure quella del potente. Miracoli per la povera gente. E ancora per le vie si legge: Me crerev ca murev e stu juorno nu o verev: 10 maggio 1987. Giampaolo Centofanti blog