Venti piacevoli minuti 🙂 Faccio fatica a parlare di elaborazione quando si sostituisce un motore; per me l'elaborazione è ottimizzare quello che si ha a disposizione. Di poco tollero la sostituzione di componenti standard con altri studiati ad hoc ma vabbé, mia opinione. Per una elaborazione soft senza intaccare l'affidabilità opterei per un alleggerimento delle masse alterne (non è necessario esasperare le lavorazioni) e una bilanciatura con tolleranze più ristrette rispetto a quelle espresse dal costruttore. Ricordiamoci che ogni lavorazione sul basamento aumenta l'affidabilità (e qualche cavallo) e tutte le lavorazioni sulla testata aumentano la potenza. A seguire una corretta messa a punto sopratutto con una accensione elettronica dedicata (l'ideale sarebbe una accensione programmabile). Per quanto riguarda la testata eliminerei tutti gli spigoli vivi (valvole e fusione in camera di combustione) e migliorerei il flusso allo scarico lavorando le valvole e le sedi anche qui eliminando gli spigoli. Per le valvole di aspirazione sarei più restio a lavorrne il flusso in entrata poiché gli spigoli vivi tra sedi e valvole generano dei micro vortici che tengono le gocce di benzina in sospensione, il che rende il carburante meglio nebulizzato col vantaggio di farlo bruciare più velocemente. Trattandosi di un motore stradale la coppia e da prediligere sulla potenza. Per quanto riguarda la sostituzzione in toto del motore va ricordato che l'aumento di potenza va compensato con un rapporto al ponte più lungo (i cambi Alfa Romeo sono tutti uguali come rapporti, ad esclusione del cambio della Junior GTA) che è il modo più accettabile per adeguare i rapporti. La Berlina 2000 a richiesta poteva montare il differenziale autobloccante. Per quanto riguarda i freni non mi sembra che ci fossero differenze tra le varie cilindrate e potenze, i componenti erano molto standardizzati, se proprio si vuole migliorare qualcosa si possono montare dei baffati all'anteriore o pastiglie più performanti. Un eccessivo miglioramento della frenata va compensato con gomme più tenere o più larghe (maggiore superfice di aderenza) poiché si rischierebbe il bloccaggio della ruota con conseguente perdita di aderenza e spiattellamento dei pneumatici.

Salve. Sono proprietario di un'Alfetta 1.6 e qualche anno fa ho sostituito il vecchio e usurato 1.6 con un 2.0. Non ho sostituito il cambio che è rimasto quello del 1.6. Oltre alla totale ricostruzione del motore 2.0 ho chiesto al preparatore di farlo leggermente "pepato". La scelta del preparatore è ricaduta sulla riprofilatura degli alberi a camme di serie anticipando di 8° l'apertura delle valvole di aspirazione e di 8° l'apertura delle valvole di scarico, oltre all'aumento di 0,20 mm dell'alzata delle valvole. Nessuna modifica alla chiusura delle valvole. Per quanto riguarda i carburatori ha preferito lasciare i coni diffusori da 30 mm del 1.6 in luogo di quelli da 32 mm del 2.0 (e anche del 1.8), i getti sono quelli del 1.6 ma allargati (non so di quanto). Mi ritrovo con un motore con una buona coppia ai regimi medio bassi, ma pigro nel salire di giri.... e questo aspetto non mi piace affatto. Se devo essere sincero ho perso un po' (tanto) l'entusiasmo iniziale. Alla luce della mia personale esperienza posso dire che va benissimo montare un motore di maggiore cubatura ma bisogna stare molto attenti ad eventuali elaborazioni (anche soft) perché potresti ottenere dei risultati non proprio incoraggianti. E' necessario che il proprietario abbia una buona conoscenza del funzionamento delle cammes (aperture, chiusure, alzate ecc...) e soprattutto essere molto chiari con il preparatore. Al minimo dubbio è meglio non elaborare il motore e lasciarlo così originale che già avere una maggiore cubatura è sempre una gran cosa.