Gli interventi sull’alluce valgo, sulle dita dei piedi e sui metatarsi possono andare male. Quando l’intervento di alluce valgo va male le conseguenze non riguardano solo il dito operato oppure il piede. Molto spesso le conseguenze sono molto gravi anche per la postura e per la deambulazione. La tecnica mini-invasiva consente di controllare visivamente come procede l’intervento fino ad arrivare alla correzione definitiva. Una fissazione anche se minima consente di rendere stabile la correzione e evita la recidiva della deformità. La tecnica percutanea espone il paziente ad un maggior numero di recidive, a causa della mancata fissazione della correzione.
- 1. Andatura asimmetrica
Durante il recupero da un intervento chirurgico al piede il paziente è costretto a camminare in modo asimmetrico (cioè zoppicare) e ciò può causare un carico sproporzionato su altre parti del corpo.
La camminata sbagliata può portare all'infiammazione dei tendini, dei muscoli e dei legamenti, che può essere dolorosa.
- 2. Gonfiore e intorpidimento Questo è MOLTO COMUNE dopo un intervento chirurgico al piede. Il paziente va avvisato che duri da 6 mesi a 1 anno a seconda del tipo e della complessità dell'intervento chirurgico che ha subito, della età, del peso e di altri problemi medici. Molto spesso questo gonfiore si risolverà. L'elevazione degli arti, il ghiaccio, le calze compressive e la mobilizzazione attiva possono aiutare con il sintomo del gonfiore.
- 3. TVP (trombosi venosa profonda) Si tratta di un coagulo di sangue nelle vene della parte inferiore della gamba. È relativamente raro ma può essere una grave complicanza della chirurgia del piede. I sintomi possono includere gonfiore e dolore. La maggior parte dei coaguli di sangue non causa problemi significativi o pericolosi per la vita. Occasionalmente i coaguli di sangue di grandi dimensioni possono causare una condizione chiamata sindrome post trombotica, che è un gonfiore cronico della gamba.
- 4. Ematomi post-chirurgici. L’uso prolungato di eparina per prevenire trombosi venosa ed embolia aumenterà il rischio di sanguinamento. Si possono verificare ematomi che possono causare problemi con la guarigione delle ferite e le infezioni. Per questo motivo la profilassi viene utilizzata solo per interventi chirurgici più grandi al piede o in persone con fattori di rischio per la formazione di coaguli di sangue.
- 5. Mancata risoluzione di tutti i sintomi Un po' di dolore può essere ancora presente anche dopo un intervento chirurgico riuscito al piede o alla caviglia.
- 6. Infezione Le infezioni gravi non si verificano comunemente. Il rischio di infezioni minori è di circa 1-3 su 100. La riospedalizzazione e gli antibiotici per via endovenosa possono essere necessari per le infezioni gravi, tuttavia più frequentemente le infezioni postoperatorie possono essere gestite con i soli antibiotici orali. Le persone con diabete, i fumatori e coloro che hanno avuto una precedente infezione nella zona corrono un rischio maggiore di sviluppare un’infezione.
- 7. Lesione nervosa/neurite L'intorpidimento sopra l'incisione è MOLTO COMUNE e migliorerà con il tempo. Un problema più serio è la lesione di un nervo che influisce sul controllo muscolare o sensoriale. Ciò può verificarsi quando un nervo viene posto sotto trazione o quando viene leso direttamente.
- 8. Consolidazione ritardata/mancata consolidazione delle osteotomie dell’alluce e dei metatarsi Molti interventi al piede e alla caviglia comportano la fusione delle articolazioni (artrodesi) o il taglio delle ossa (osteotomie). Se un'articolazione non si è fusa o un osso non si è consolidato nel tempo previsto (di solito 6-10 settimane), si parla di consolidazione ritardata. Molte consolidazioni ritardate continuano a guarire, tuttavia ciò può significare limitare il carico di peso più a lungo di quanto inizialmente previsto.
- 9. I fattori di rischio per la mancata consolidazione includono il FUMO, il DIABETE, PRECEDENTI DIFETTI DI CONSOLIDAZIONE OPPURE CONSOLIZAZIONI FUORI ASSE E NON ALLINEATE NEL PIEDE, SCARSO apporto di sangue, IMMOBILIZZAZIONE INADEGUATA (camminare sui piedi prima del previsto). Il tasso di mancato consolidamento varia, tuttavia in un paziente sano e collaborante la letteratura suggerisce un tasso di mancato consolidamento del 5-10% a seconda della procedura. Nel caso di pseudoartrosi si potrebbe aver bisogno di un'altra operazione per cercare di far guarire l'osso.
- 10. Problemi di guarigione delle ferite I problemi di guarigione delle ferite possono includere cicatrici e rotture della ferita. FUMO E DIABETE sono associati a un rischio maggiore di problemi di guarigione delle ferite.
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