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Scegliere e poi implementare correttamente delle attività didattiche per bambini autistici è sempre molto difficile perché ogni bambino è diverso e ha delle caratteristiche a sé.
Come promesso nel video precedente, con proposta di un’attività didattica per l’autismo, oggi vi accompagnerò nel fornire gli aiuti e nello strutturare correttamente un’attività di categorizzazione.
COME INIZIARE?
In un’attività didattica per l’autismo è sempre molto importante, per prima cosa, chiarire verbalmente al bambino il compito che dovrà svolgere e quello che assieme andremo ad imparare, in questo caso, illustrandogli le tre categorie in cui dovrà collocare le immagini.
ATTIVITÀ DIDATTICHE PER L’AUTISMO: STRUTTURAZIONE E AIUTI NELLA CATEGORIZZAZIONE
Il primo aiuto che in questo tipo di attività va fornito è il prompt verbale totale, ossia dirò il nome dell’item e la categoria a cui appartiene l’item.
In caso di grosse difficoltà a comprendere il compito, potrò aiutare il bambino usando il prompt fisico totale ossia accompagnando la mano del bambino a posizionare l’immagine sulla giusta categoria.
Nell’autismo le attività didattiche devono prevedere oltre che un’iniziale scelta dei prompt (o aiuti) da fornire anche un modo per ridurli ed eliminarli gradualmente.
Un modo per sfumare (fading) il prompt fisico totale, è quello di fornire un prompt fisico parziale ossia dare una minima guida del polso o del gomito del bambino per direzionare dove dovrà collocare l’immagine, in questo modo la guida fisica sarà ridotta ma si riuscirò ad evitare che il bambino sbagli.
Nel corso delle sessioni di lavoro, dovrò ridurre gradualmente anche il prompt fisico parziale, e un modo per farlo è quello di dare un prompt gestuale in cui mi limito ad indicare con il dito la categoria di appartenenza.
L’obiettivo da raggiungere nell’insegnamento a bambini con autismo con attività didattiche è quello che l’abilità, che tali attività prevedono di sviluppare, diventi nel tempo indipendente e autonoma.
In questo caso che il bambino divida per categoria di appartenenza gli item rappresentati in delle immagini in totale autonomia.
NELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE PER BAMBINI AUTISTICI È IMPORTANTE SCEGLIERE I PROMPT PIÙ ADEGUATI
Nel caso dell’attività di categorizzazione i prompt che si possono sceglier dal più intrusivo al meno intrusivo sono:
• Prompt verbale totale;
• Prompt fisico totale;
• Prompt fisico parziale;
• Prompt gestuale.
Ovviamente, da quale aiuto partire e la modalità di fading (riduzione graduale dell’aiuto) va sempre supervisionato e concordato con un BCBA® (Behavior Analyst Certification Board) sulla base di una profonda conoscenza del singolo caso specifico.
ATTIVITÀ DI CATEGORIZZAZIONE PER L’AUTISMO: PERCHÉ SCEGLIERLA?
Nella proposta di attività didattiche per bambini autistici quello che vogliamo fornirvi è sempre l’idea di un lavoro a più livelli che può favorire la generalizzazione delle abilità.
In questo caso specifico l’attività di categorizzazione può diventare un punto di partenza per poter poi ampliare il linguaggio.
Attraverso questa attività possiamo, infatti, contemporaneamente lavorare sul linguaggio verbale o non verbale:
• Linguaggio ricettivo/risposta dell’ascoltatore: tocca/dammi/fammi vedere tutti gli animali, tutti gli oggetti d’arredamento…
• Tact/etichettamento/denominazione: imparare a denominare le categorie (frutta, verdura, abbigliamento, animali, lettere, persone…);
• Intraverbale/capacità di rispondere a delle domande: che cos’è un cane? “Un animale!” oppure dimmi un tipo di frutto “la mela”
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Ci vediamo alla nostra prossima sessione di lavoro!
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