Se posso dirti la mia , lui parla per livelli altissimi, ma proprio altissimi. Per noi è quasi esclusivamente creatività e gioco tattico. Anche un maestro dopo 10 mosse brancola abbastanza nel buio e deve pensare con la propria testa. Fisher era un genio e di sicuro non ha lasciato gli scacchi perché sono un gioco poco creativo, dato che lui è stato molto creativo e dal gioco spettacolare, è da prendere con le pinze questa dichiarazione dello zio Bobby. byee

Questo si fa in ogni cosa che consista competere ad alti livelli la creatività si può allenare come il q.i scacchistico.

@@Bruno-ti3fe Ci sta che si sia stancato e probabilmente non riesce a sopportare le nuove tecnologie e non vuole assistere alla sua debacle

Io continuo a studiare poco e a giocare con calma diverse partite di 14 giorni a mossa. Capitano i momenti down ma poi mi diverto di nuovo. L'importante è non esagerare.

@@Bruno-ti3fe veramente è il contrario. Basta studiare pochissimo per stracciare tutti a livelli bassi , diciamo sotto Elo 1000. La creatività conta solo a livelli altissimi dove infatti i super GM vanno volontariamente a cercare situazioni fuori dagli schemi, per poter sorprendere l'avversario e non finire in una patta.

No no, si riferisce proprio, anche, al gioco giocato ai suoi tempi

@@deept3215 No, ci sono degli articoli a riguardo che contestualizzano queste sue risposte... Uno era su Sky sport se non sbaglio. Comunque basterebbe fare qualche ricerca per capire che queste dichiarazioni non screditassero il gioco che lo ha reso in assoluto più famoso.

@@giovannimaiellari6190 Fischer giocava cinque aperture Siciliana najrdof, grunfeld, indiana di re, attacco indiano di re e ruy Lopez variante di cambio… cinque tra le aperture più analizzate in assoluto insieme al gioco piano e al gambetto di donna. Lui era fortissimo in quelle perché sono aperture che arrivano tra le 25 e alcune ( najrdoff e ruy Lopez quasi a cinquanta mosse teorizzate) già all’epoca.

@@Chioc_ciola non dirlo, deve screditare i tempi moderni senza saperne nulla

Si riferisce anche ai suoi tempi. Per lui anche i tempi di morphy non erano così belli perché c'erano già molto libri. Lui voleva qualcosa di pulito si carta bianca. Ho visto l'intervista completa, è così

*era (è morto da oltre 10 anni). Fischer aveva gravi problemi psichici

@@cosimomontinaro magari non sono problemi ma il modo giusto di vedere la realtà

Però se si conosce la teoria, dai poco spazio all'inventiva. Ti chiudo.

@@talmickhail1617 Ma ti diverti? Vedendola cosi' per quanto tempo continuerai ad amare gli scacchi? Dunque, per quanto tempo continuerai a giocare? Smetterai presto, l'unico che continua sono io hahahahaha

La teoria è importantissima, ti risolve problemi che altri hanno analizzato per anni e4

@@talmickhail1617 Certo, ma se mi devo mettere ogni volta a studiarmi decine di aperture e difese con le svariate continuazioni di anche 15/20 mosse mi se ne passa la voglia di giocare al livello professionale. Lo so benissimo che piu' si conosce la teoria, piu' probabilita' si hanno di vincere, ma e' anche vero che gran parte della gente, nel momento in cui si rende conto di questo, lascia perdere...Il divertimento gia' si comincia a perdere quando si inizia a competere, figuriamoci poi se dobbiamo anche metterci a studiare mezze partite o addirittura partite intere!

@@moonknight9979 tu parti dal presupposto che tutti odiano gli scacchi anche se si tratta di memorizzazione, non è vero .

Anche negli scacchi 960 si ripresentano moltissimi schemi degli scacchi classici, solo non in apertura

Il più grande di tutti i tempi non usa la teoria, anzi ne esce subito da essa eppure è il migliore di sempre. Sto parlando di Magnus Carlsen, prova a guardare qualche sua partita e vedrai che studiare decine di decine di mosse non è la cosa più importante. È impossibile per un uomo essere un robot che fa delle mosse a comando, il gioco degli scacchi è un gioco di battaglia o guerra.

Non studiate gli scacchi, solo pratica su pratica e riuscirete a migliorare tantissimo. Se volete sapere vi dico l'elo che ho raggiunto in un percorso senza teoria nonostante controcccorrente

​@@rf00111basta la pratica, che ti permette di sviluppare la comprensione del gioco. Poi ovviamente facendo pratica impari le trappole e i tatticismi in apertura. Se hai talento o semplicemente ti dedichi con passione puoi arrivare a livelli altissimi senza studiare tutte le aperture per le prime 20 mosse

E sarebbe un bene o un male se il lavoro ripagasse più del talento?Sinceramente non mi sembra un buon motivo per odiare questo gioco

@@dani3649 dipende dai punti di vista

@@dani3649 dipende se ti piace di più il lato artistico o quello sportivo, nell'arte la creatività spesso conta più del lavoro (anche se ovviamente bisogna lavorare tanto), per chi ci vede l'arte negli scacchi la piega che sta prendendo il gioco negli ultimi anni (e che prenderà sempre di più in futuro) è veramente frustrante

Di solito uno deve avere talento per diventare qualcuno. Poi subentra la preparazione e lo studio. Un atleta professionista senza talento può allenarsi finché vuole, ma se non ha del talento non riuscirà mai ad emergere. Vero è che tanti talenti non sono emersi perché non hanno lavorato duramente. Due esempi? Maradona (talento che non si allenava) ed il sottoscritto che si è fatto un mazzo così e non è mai emerso🤣

@@dani3649 io sono parzialmente d'accordo con Bobby Fisher. Quando entri ed approfondisci la teoria perdi la bellezza dell'intuizione. Del lampo geniale. Perché se l'altro ha studiato le contromosse, se le è preparate, non c'è modo per l'intuizione di avere il sopravvento.

Purtroppo solo gli sciocchi o se vogliamo essere magnanimi: coloro che non sono intelligenti e un minimo saggi lo considerano come "mAtTo!$!2" o "pAzZo!11!2" quando in realtà bisogna analizzare con cautela e perspicacia ciò che dichiara e si riesce quindi a comprendere come più del 95% di ciò che pensava fosse vero(compreso Soprattutto ciò che disse sugli ebrei e le donne. Spauracchi che I vigliacchi, codardi non affrontano come argomenti e non si azzardano a criticare come invece fanno con tutte le altre categorie di persone🤡)

E questo in che maniera dovrebbe incidere con quello che ha detto, cosa peraltro vera?

Non penso sia proprio così ..😂

@@gameboicolor6439 Karpon,Kasparov 1993,Kramnik 2000,Anand2007,Carlsen 2022....

Negli scacchi a maggior ragione un giocatore non tanto giovane può giocare anche meglio di uno più giovane perché ha più esperienza, poi ci sono le eccezioni ovviamente ma l'età conta più sulla lucidità mentale che sulla bravura e/o il talento

@@Ore89392 Se parliamo dei scacchi a titolo amatoriale ,sono d'accordo con te che è più importante l'esperienza, ma se parliamo del mondo di scacchi professionale no. Deve esserci la preparazione fisica e mentale che può avere solamente un giovane.

Non capisco perché venga definito sport, non c'è nessuno sforzo fisico. Capisco che è un gioco competitivo, ma mi sembra sbagliato definirlo sport.

Non è che se uno è matto diventa automaticaente stupido

@@user-jc1lq6pz8j no ma non è lucido in quello che dice

Non credo, anzi a livelli altissimi può essere il contrario. Dipende da come uno vuole giocare a scacchi, io personalmente non ho mai cokprato nè letto un libro

Cosa sono gli scacchi 960?

@@byodrecop una variante di scacchi che ha inventato Fisher dove i pezzi sulla prima fila all'inizio della partita sono distribuiti in maniera casuale, quindi la preparazione non conta nulla e si dà più spazio all'inventiva e alla fantasia. Si è svolto anche un campionato del mondo ufficiale, vinto da Wesley so.

Il più forte di sempre, ovver Carlsen, non fa altro che uscire subito dalla teoria. Guarda come apre e ti stupirai. Apre come gente normalissima ma riesce a vincere grazie a mosse geniali. Gli scacchi inoltre sono un grandissimissimo gioco psicologico.

@@giulianoradice975 sai come si allena Carlsen vero? Oggi è solo memoria. I Computer hanno deprezzato questo gioco. Adesso sembra ci sia un motore che riesce a battere anche AlphaZero

​@@Andre-PMCkao anche io vado in un circolo e mi consigliavano la stessa cosa. Bon dare asxolto, fai tanta pratica. Io ho raggiunto i 2400 Elo, e ora sto anche ottenendo ub alto punteggio Fide. Fai più pratica che cuoi. Anche a me dicono la stessa cosa, ma gli scacchi sono creatività, no alla memoria. La tastiera è guasta, scusa se ci sono errrori di ortografia

Scacchi960, noto anche come Fischer Random Chess o Fischerandom

@@deept3215 bravissimo 👍

il Fisher Random

Esiste e l'ha inventata proprio lui, solo scacchi 960

Come fa a non diventare sbilanciato? Con un cavallo già spostato il bianco, che lo sposta di nuovo, mette una pressione assurda. Così come per gli alfieri. Non solo, ma queste disposizioni devono essere studiate, perchè fare cose randomiche non ti salva. Se faccio una certa disposizione che rompe la partita alla prima mossa del bianco la cosa perde di senso

In realtà è la stessa cosa

@@meguminexplosion9010 in realtà no però se vuoi spiegarmi cosa intendi magari capisco meglio

@@tommaso1672 Nei giochi a informazioni incomplete come il poker si arriva semplicemente ad un equilibrio di nash dove le informazioni sono complete ma mixate

@@meguminexplosion9010 il poker è un caso speciale a se, ma anche li poi nei fatti non puoi mai sapere tutto, rimane un gioco diverso dagli scacchi anche in questo senso. Se giochi a Magic non esistono manuali perché le informazioni sono meno che imperfette. L'improvvisazione è il fulcro del gioco, forse dovrebbe giocare a quello.

@@tommaso1672penso che l'improvvisazione nell'atto pratico esiste nelle situazioni che non sono state studiate, quindi anche negli scacchi se quella situazione non è stata simulata. Poker e Magic idem se la situazione è stata matematicamente risolta anche se non sai cosa sta facendo Oppo non hai bisogno di improvvisare

Famiglia , amici e vivere cosa di cui non ha fatto mai , anche se fin da bambino ha sofferto cose che per noi "e meno male"non sono capitate❤️😔❤️

Bobby e l unico che ha investito una vita negli scacchi 😔❤️🙏🙏🙏🙏🙏

Ho scritto un po a cane per la tastiera chi ma chi vuole.capire capirà 😉😅🤣

se ha raggiunto quel livello è proprio perchè ha sacrificato tutto per gli scacchi. Purtroppo sappiamo come è finita. Sarei curioso di sapere se avrebbe preso la stessa strada sapendo come si è poi evoluta la sua vita. Anche se probabilmente, per via di quello che ha vissuto da ragazzino e per via della sua predisposizione genetica, probabilmente la sua vita sarebbe stata complicata ugualmente nei suoi ultimi istanti

che poi lui stesso era ebreo. Semplicemente pensava gli scacchisti ebrei dell'epoca si fossere alleati per non fargli vincere più il mondiale (aveva sviluppato una forte paranoia, anche per predisposizione genetica) e quindi fece determinate uscite sul suo stesso popolo.

@@ficifict altro che paranoico, sapeva benissimo quello che diceva,il problema è che vivendo in un mondo di goym,come te,lo hanno fatto credere pazzo. Grande Bobby!

puoi trovare questa intervista completa, non è manipolata per nulla.

Per lui la parte più bella degli scacchi era il momento creativo dove TROVI (non conosci) una sequenza di mosse vincenti. Ha detto perchè lui odia gli scacchi, non perchè sono brutti

Buongiorno Alessandro, secondo me ti sbagli e mi permetto di provare a farti cambiare idea. Non può essere una menzogna quello che ha detto, proprio perchè come hai detto tu gli scacchi si sono realmente trasformati così dopo il 2000. Quindi è facile presumere che Bobby avesse già capito e predetto questo processo di cambiamento, che si andava via via ad evolversi. Avendo quindi visto in Karpov un giocatore che si concentrava principalmente sulla teoria, si rifiutò di perdere il titolo contro questo stile di gioco che disprezzava e quindi lo abbandonò. In effetti il mio è un altro punto di vista, il tuo quindi è valido, però lo ritengo meno nobile e dispregiativo verso una persona, che almeno secondo me, non se lo merita

@@Bughi_Baga Buongiorno Gabriele, finalmente una persona con la quale si può parlare civilmente, invece dei soliti insulti a chi osa toccare Bobby... Sai, ci sono delle cose che non mi convincono in quello che dice... 1. Si lamenta della creatività sacrificata in nome delle conoscenze, ma è una contraddizione in quanto lui raggiunse i risultati che ha avuto proprio grazie ad esse... Fischer non era un giocatore dallo stile creativo, al contrario era molto metodico e leggeva tantissimi libri sugli scacchi dai quali imparò il più possibile, lui non usava l'intuizione ma le conoscenze (oltre al grande talento, ovvio) Era un giocatore alla Botvinnik, non alla Tal... 2. Lo studio degli scacchi c'era dai tempi di Steinitz... Aperture, mediogioco e finali si studiavano pure allora, fu Botvinnik a studiare in maniera scientifica i repertori di aperture... E il 1975 distava solo tre anni dal 1972 mica decenni, però gli scacchi dell'epoca di Karpov non gli andavano bene il che è strano visto che a crearli è stato... lui!! E ci ha vinto il mondiale (e gli andavano bene allora dato che solo lui giocava quel tipo di scacchi, ma nel '75...) Mi pare ipocrita Non ne ho mai fatto una questione di merito o demerito, Fischer è stato immenso però a mio parere ha avuto paura delle nuove generazioni che avevano imparato pure da lui e allora non giocò Certo gli scacchi cambiano nel tempo tra computer e nuove conoscenze, ma che non gli piacciono perché sacrificano una creatività che lui non ha mai avuto... Gli scacchi di Fischer servono ad aggirare la teoria delle aperture, dove era restato indietro al tempo del match con Karpov,, teoria che proprio lui dimostrò fosse fondamentale conoscere nel mondiale con Spassky...

Scusate l'intrusione. Voglio solo evidenziare che la domanda sulla creatività gli è stata posta e non è stata la sua risposta a perché odia gli scacchi. L'intervistatore lo incalza troppo e l'intervista è troppo breve.

Bingo! Ciò che afferma nel video èuna sciocchezza! La verità è che aveva suo malgrado trovato un avversario più forte di lui che prima o poi lo avrebbe sicuramente sconfitto e quindi prima di perdere si è ritirato.

A dir la vera secondo me la fase di creatività la si ha nel medio gioco. Per saper giocare bene i finali bisogna conoscere la teoria dei finali alla perfezione, anzi, direi che i finali siano la parte più teorica e tattica del gioco. (Modifica) Questo però è solo il mio pensiero, che ho letto decine di libri di scacchi, di apertura, di finali, di tattiche, e altro ancora

@@davidesantoro8639 Si il mio intervento era ironico, e certamente condivido , quel poco di creatività è presente subito dopo la fase di apertura negli scacchi. Volevo solo stigmatizzare la frase di Fischer che negava completamente l'aspetto creativo del gioco, lasciando percepire un suo personale risentimento. Hai fatto bene a precisare, la mia ironia rileggendo poteva essere malinterpretata.🙂👍

@@richardmenichilli3722 forse nel video si capisce male perchè è estrapolato da un'intervista più lunga, ma anche fischer era d'accordo sul fatto che ci sia anche una parte creativa negli scacchi, semplicemente secondo lui è stata ridotta troppo. Nel video completo dice "al primo posto memorizzazione, poi teoria e solamente la terzo c'è la creatività". Ovviamente si riferisce solamente agli scacchi di altissimo livello

100%......si chiama vecchiaia

che poi era anche ebreo lui

@@ficifict e questo la dice lunga...

E qual è il problema?

ottimo

Ex campione di scacchi

Uno dei più grandi giocatori di scacchi della storia, americano